Dopo aver spiegato quali sono i marchi di qualità e aver parlato dei prodotti DOP ed IGP dI Liguria (vedi QUI), Piemonte e Valle d’Aosta, oggi passiamo a cercare di conoscere meglio i prodotti IGP e DOP del Veneto.
PRODOTTI DOP E IGP DEL VENETO. I NUMERI
L’Italia è leader in Europa con 294 prodotti Dop, Igp e Stg riconosciuti dall’UE.
In vent’anni questo patrimonio agroalimentare è cresciuto di quasi 5 volte (+382%). La regione leader in Italia è l’Emilia-Romagna, che può contare 43 prodotti Dop e Igp. Seguono il Veneto con 36, la Lombardia con 34, la Toscana con 31, la Sicilia con 30 e il Lazio con 27.
Diciotto prodotti DOP e diciotto IGP, questi i prodotti di eccellenza di un territorio che ci regala anche numerosi vini DOC e DOCG.
Ricordiamo che il Veneto vanta ben 28 vini a denominazione di origine controllata (DOC) e 14 vini a denominazioni di origine controllata e garantita (DOCG).
I vini bianchi e rossi più importanti sono prodotti nelle provincie di Verona, Vicenza e Treviso. Tra essi ricordiamo Soave, Valpolicella, Bardolino, Recioto, Prosecco.
Tra i maggiori vini Docg, l’Amarone della Valpolicella, il Bagnoli Friularo, il Bardolino Superiore, il Colli Euganei, il Valdobbiadene, il Recioto della Valpolicella
PRODOTTI DOP E IGP DEL VENETO. L’elenco completo per categoria
Poco alla volta proveremo a parlare di tutti questi meravigliosi prodotti. Di alcuni abbiamo già parlato e di altri ci occuperemo sotto.
PRODOTTI A BASE DI CARNE
Tra le regioni italiane il Veneto è tra quelle con una tradizione antica e radicata nella produzione dei salumi.
La carne di maiale, infatti, è molto diffusa e apprezzata dai palati veneti.
- Cotechino Modena IGP
- Mortadella Bologna IGP
- Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP
- Salame Cremona IGP
- Salamini italiani alla Cacciatora DOP
- Sopressa Vicentina DOP
- Zampone Modena IGP
FORMAGGI
Il Veneto vanta una grande tradizione a livello caseario. Oltre agli otto Formaggi DOP, il Veneto è ricco di formaggi tradizionali, realizzati da piccole realtà casearie a livello locale, che puntano sulla qualità e sulla tipicità dei loro prodotti.
- Asiago DOP
- Casatella Trevigiana DOP
- Grana Padano DOP
- Montasio DOP
- Monte Veronese DOP
- Piave DOP
- Provolone Valpadana DOP
- Taleggio DOP
ALTRI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE
Il pregiato miele delle Dolomiti Bellunesi è utilizzato in molte ricette locali quali torte, biscotti e yogurt, ma anche per cucinare primi piatti come la pasta salsiccia e miele, come ingrediente del tipico liquore e in abbinamento con i formaggi tipici come il Piave DOP.
OLI E GRASSI
Anche se la coltura dell’olivo in Veneto è marginale rispetto alle altre produzioni agricole, la maggior parte del prodotto è certificato e di elevata qualità.
- Garda DOP Olio extravergine di oliva
- Veneto Valpolicella DOP, Veneto Euganei e Berici DOP, Veneto del Grappa DOP Olio extravergine di oliva
ORTOFRUTTICOLI E CEREALI, FRESCHI O TRASFORMATI
Tipica delle terre venete è la produzione dell’asparago bianco, oltre a quella di radicchio. Ben 5 le tipologie di radicchio che hanno ottenuto dall’Unione Europea il marchio IGP. E non dimentichiamo la produzione di risi di alto pregio
- Aglio Bianco Polesano DOP
-
Asparago Bianco di Bassano DOP
- Bianco di Cimadolmo IGP
- Asparago di Badoere IGP
- Ciliegia di Marostica IGP
- Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese IGP
- Insalata di Lusia IGP
- Marrone di Combai IGP
- Marrone di S. Zeno DOP
- Marroni del Monfenera IGP
- Pesca di Verona IGP
- Radicchio di Chioggia IGP
- Radicchio di Verona IGP
- Rosso di Treviso IGP
- Variegato di Castelfranco IGP
- Riso del Delta del Po IGP
- Riso Nano Vialone Veronese IGP
PESCI, MOLLUSCHI, CROSTACEI FRESCHI E PRODOTTI DERIVATI
Il primo mollusco italiano DOP dal 2015
PRODOTTI DOP E IGP DEL VENETO. Aglio bianco polisano DOP
Introdotto nel Polesine già in epoca romana, l’oro bianco del Polesine è ricordato persino da Virgilio nelle sue Georgiche. Si contraddistingue per il bulbo di colore bianco lucente, privo di striature, e per la struttura compatta.
Si conserva molto a lungo e ha un sapore meno pungente, con aromi di erba tagliata e frutta.
PRODOTTI DOP E IGP DEL VENETO. Gli asparagi
Originari dell’Europa orientale e già noti a Egizi, Greci e Romani, già intorno al 1500, la produzione di asparagi era fortemente sostenuta dalla Repubblica di Venezia.
L’enorme sviluppo della coltivazione di asparagi in Veneto è, tuttavia, storia recente e risale a meno di mezzo secolo fa, quando nelle campagne venete si abbandonò l’allevamento dei bachi da seta e si cominciò a coltivare l’asparago. Tre le varietà “certificate”
⇒ Asparago Bianco di Bassano DOP
L’Asparago Bianco di Bassano si consuma sin dal ‘500. Ai tempi della Repubblica di Venezia era già un alimento degno delle migliori tavole. Secondo una leggenda fu Sant’Antonio da Padova a portarlo con sé dall’Africa.
⇒ Asparago Bianco di Cimadolmo IGP
.In provincia di Treviso è coltivato il caratteristico asparago bianco. Un ortaggio ricco di proprietà che si raccoglie da fine marzo a fine maggio. Gli asparagi vengono fatti maturare coperti da teli e in assenza di luce crescono bianchi.
⇒ Asparago di Badoere IGP
L’asparago di Badoere IGP è ricco di vitamine e minerali, ma anche di acqua e fibre: per questo si contraddistingue per proprietà depurative e diuretiche.
PRODOTTI DOP E IGP DEL VENETO. Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese IGP
Già nella metà del 1600 vi sono testimonianze della presenza di questo legume nel bellunese.
Nel tempo ha poi conosciuto fasi alterne di sviluppo e di importanza in questa zona. Da legume particolarmente pregiato ed esportato verso le province di pianura e anche all’estero, dopo la seconda guerra mondiale ha subito alterne vicende. Da qualche decennio c’è stata la riscoperta e il recupero di questa coltura da parte della produzione locale.
PRODOTTI DOP E IGP DEL VENETO. LE INSALATE
⇒ Insalata di Lusia IGP
La coltivazione delle lattughe fu introdotta nei terreni di Lusia (tra le province di Rovigo e di Padova) a seguito di un’alluvione del fiume Adige, che ricoprì i campi di uno spesso strato di sabbia, costringendo gli abitanti ad abbandonare le colture di grano e mais.
L’unica insalata IGP in Europa, si caratterizza per cespi di varia forma e colore: le principali varietà sono la Cappuccio, la Gentile, la Brasiliana, la Romana e la Batavia.
⇒ Radicchio Rosso di Chioggia IGP
Si riconosce per il colore rosso intenso delle sue foglie e per l’inconfondibile forma sferica che gli hanno valso l’appellativo di “rosa di Chioggia”.
Originario della laguna veneta, è ricco di fibre, vitamine, calcio e fosforo. Il particolare microclima, la vicinanza con il mare e la “bora” che mitiga temperature e piovosità ne fanno un prodotto inimitabile da sempre presente sulle tavole locali.
⇒ Radicchio Rosso di Treviso IGP
Il radicchio cominciò la sua storia in Italia nel XVI secolo proprio nella provincia di Treviso. Dapprima alimento dei poveri, si guadagnò presto uno spazio importante su tavole molto più nobili. Il radicchio di Treviso si trova nei tipi precoce (settembre/novembre) e tardivo (dicembre/aprile).
Le foglie sono di colore rosso vinoso intenso e hanno un sapore gradevolmente amarognolo e croccante. Si consuma sia crudo che cotto.
⇒ Radicchio Variegato di Castelfranco IGP
Sembra che il Radicchio Variegato di Castelfranco, inconfondibile per la sua forma a rosa, sia un incrocio tra indivia e Radicchio Rosso di Treviso.
La sua produzione sembra risalire al XVIII secolo. Le foglie si presentano di colore bianco crema con variegature che vanno dal viola chiaro al rosso vinoso. È caratterizzato da un sapore delicato e da una consistenza croccante. Si trova da dicembre a marzo.
⇒ Radicchio di Verona IGP
Agli inizi del 1900, nelle zone di Avesa, Quinzano e Valpolicella compare la “cicoria rossa”, lungo i filari dei vitigni, intorno agli alberi da frutto o alle coltivazioni di frumento.
La coltivazione estensiva del Radicchio di Verona inizia dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando coinvolse la pianura veronese, il colognese, le zone intorno a Legnago, a Casaleone e a Isola della Scala. La varietà precoce si raccoglie nei mesi di ottobre e novembre, quella tardiva tra dicembre e febbraio.
PRODOTTI DOP E IGP DEL VENETO. Riso Nano Vialone Veronese IGP
L’origine antichissima del riso è cinese. Nel Mediterraneo e in Italia arrivò nel I secolo d.C. Questo riso particolare è ottenuto da semi selezionati ed è presente sul territorio dal 1945.
Appare di colore bianco e privo di striscia. Il chicco è di grossezza media, di forma tonda e semilunga, con dente pronunciato, testa tozza e sezione tondeggiante.
PRODOTTI DOP E IGP DEL VENETO – Emilia Romagna : Riso del Delta del Po IGP
Viene coltivato in una vasta area all’estremo orientale della Pianura Padana, tra Emilia Romagna e Veneto, nelle province di Ferrara e Rovigo.
Le prime documentazioni dell’introduzione del riso nel Polesine risalgono al 1400, ma è nel 1700 che la coltivazione diviene sistematica e diffusa.
I terreni alluvionali su cui cresce conferiscono al riso delle qualità fisiche e gustative particolari, come la sapidità elevata, l’elevato contenuto proteico e una particolare resistenza alla cottura.