PESCHE VARIETÀ REGIONALI

PESCHE VARIETÀ REGIONALI

Ancora pesche…ma per concludere con l’argomento volevo almeno accennarvi ad alcune delle infinite varietà che si trovano sui banchi di frutta e verdura in questo periodo.

Ricordo ancora la mia faccia quando ho visto per la prima volta le pesche tabacchiere! Del resto, vi basterà leggere la provenienza della frutta che acquistate per rendervi conto che difficilmente vi capita di acquistare due volte la stessa varietà.

Ricapitoliamo quanto abbiamo detto finora su alcune tipiche varietà italiane.

PESCHE VARIETÀ REGIONALI. La classificazione delle pesche

Come accennato in un precedente articolo (vedi QUI), le varietà di pesca disponibili sul mercato sono numerosissime, tutte però riconducibili a TRE GRUPPI:

  1. PESCHE COMUNI
  2. NETTARINE O PESCHE NOCI
  3. PERCOCHE (o pesche da industria)

Sia le pesche comuni che le nettarine possono essere A PASTA BIANCA O GIALLA, ma hanno sempre buccia con colori che variano dal giallo rosato, quasi bianco, fino al rosso cupo.

Delle percoche vi ho parlato QUI

PESCHE VARIETÀ REGIONALI : IGP

Tra le numerose varietà (che in gergo botanico si chiamano CULTIVAR) coltivate ogni anno nel nostro Paese, alcune hanno addirittura meritato il riconoscimento IGP. Tra esse vi confesso che la mia preferita è la percoca di Leonforte. Ma ricordiamone insieme alcune.

PESCA E NETTARINA DI ROMAGNA IGP

Credo che sia stata la prima pesca ad ottenere la certificazione IGP, sin dal lontano (sigh!!!) 1997. La Romagna produce oltre il 50% delle Nettarine italiane e il 20% delle Pesche. Come si legge sul sito del consorzio di tutela, inoltre

«(La Romagna) è la culla della produzione di questi prodotti da cui hanno preso origine la frutticoltura italiana»

Sono frutti coltivati nelle province di Ferrara, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e possono essere a polpa bianca o gialla.

Pensate : alcune testimonianze farebbero risalire la coltivazione del pesco nella zona al IV secolo d.C. Certo è che la Romagna è stata un punto di riferimento fondamentale per le origini della frutticoltura a livello industriale.

I primi impianti a frutteto, in maggior parte pescheti, iniziarono a essere coltivati nel territorio di Massa Lombarda, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.

Se volete scoprire qualche ricetta con queste pesche, cliccate QUI

Percoca di Leonforte (Settembrina) : IGP nel sacchetto

La pesca tardiva di Leonforte, detta anche “settembrina”, è un frutto coltivato a Leonforte e nei territori dei comuni limitrofi, che si raccoglie in periodo autunnale. La caratteristica principale di questa pesca è che ogni frutto viene “insaccato” mentre è ancora sull’albero, a partire dalla seconda metà di giugno.

In questo modo il frutto viene protetto dentro il suo sacchetto di carta pergamenata, che lo accompagnerà fino alla sua completa maturazione.

La raccolta avviene nei mesi di settembre-ottobre-novembre. Il frutto si presenta di colore giallo, con striature rosse. Ha una polpa molto dolce, che si presta alla preparazione di marmellate e pesche sciroppate.

Nel 2010 le è stata riconosciuta dall’Unione Europea il marchio della Indicazione Geografica Protetta (IGP).

PESCA DI BIVONA O MONTAGNOLA. IGP dal 2014

Si tratta di una particolare varietà di pesche, prodotta a Bivona, in provincia di Agrigento, e in altri comuni limitrofi della zona dei Monti Sicani. E’ chiamata ancheMontagnola, perché prodotta in un’area collinare e montana.

Di dimensioni medie, il frutto ha polpa bianca e soda, spesso con venature rosee tendenti al rosso. Il sapore è dolce e aromatico e matura dalla fine di giugno alla terza decade di settembre

PESCA DI VERONA

E’ prodotta in 18 Comuni della provincia di Verona e non si tratta di una varietà specifica. Infatti il Disciplinare della IGP indica ben 22 tipologie diverse, tra cui pesche gialle e bianche e nettarine gialle.

 

 

 

PESCHE VARIETÀ REGIONALI: TABACCHIERA O SATURNINA

La ‘pesca tabacchiera’, detta anche platicarpa o piatta (Prunus persica var. platycarpa), è una cultivar di pesca a POLPA BIANCA diffusa in vari continenti.

Il frutto, di dimensione medio- piccola, ha la forma schiacciata di una tabacchiera e un sapore intenso ma dolce, con polpa morbida e molto profumata. Proprio per il suo gusto, è perfettai sia per piatti di pesce che di carne .

In Italia è coltivata in Sicilia, alle pendici dell’Etna, nei comuni di Adrano, Biancavilla,Bronte, Maniace,   Mojo Alcantara  e Roccella Valdemone.

Dalla fine degli anni ’80 del XX secolo è diffusa anche nelle Marche, dove è conosciuta come Saturnia o Saturnina e viene coltivata sulle colline della vallata del fiume Chienti tra i comuni di Montecosaro e Civitanova Marche.

Grazie al suo sapore molto particolare, è sempre più diffusa e amata e le coltivazioni si sono estese anche a molte altre regioni italiane

PESCA MERENDELLA: dalla Calabria con amore

Si tratta di una varietà pregiata di pescanoce; ha taglia piccola, bicciliscia di colore bianco tendente al verde con qualche striatura rosata. La sua polpa è dolcissima e profumata.

Diffusa in particolare nella piana di Lamezia Terme e nel catanzarese, questa nettarina giunge a maturazione tra metà luglio e agosto, periodo in cui si può trovare presso i mercati locali.

Se volete saperne di più su questo frutto, cliccate QUI

PESCA COTOGNA DI ROSANO: IN VIA DI ESTINZIONE

Coltivate in Valdarno sin dal XVI secolo, sono una varietà di pesca a buccia gialla, con polpa di color arancio giallo, consistente e a maturazione tardiva. Utilizzate soprattutto per il consumo fresco, sono ottime anche per marmellate e confetture.

I contadini la consumavano fresca affogata nel vino rosso.

E con questo credo di avervi raccontato tutto quello che so sulle pesche!

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!