GNOCCHI UNA STORIA AFFASCINANTE

GNOCCHI UNA STORIA AFFASCINANTE

Oggi vi propongo la ricetta degli gnocchi di ceci lessi e mentre stavo preparando la ricetta mi è venuto in mente che non vi ho mai raccontato nulla di quello che è senza dubbio il mio piatto preferito. Rimedio subito, con alcune curiosità su quella che è una delle ricette più rappresentative della cucina italiana!

Scoprirete che non siamo solo noi a prepararli!

GNOCCHI UNA STORIA AFFASCINANTE. Definizione

Probabilmente tra le prime paste usate dall’uomo, gli “gnocchi” sono

palline o cilindretti di pasta dalla forma sferica o ovoidale, fatti con patate, semolino, farina,…

Una volta cotti in acqua bollente, possiamo condirli con innumerevoli sughi, dal semplice burro e salvia alle salse più complesse. Amati in particolare nel Nord Italia, sono presenti in tutte le cucine regionali, in infinite varianti.

In origine erano fatti con acqua e farine di miglio, panico, sorgo e farro. Pensate agli gnocchetti di gries (cioè di semolino), tipici del Friuli Venezia Giulia ma anche della cucina romana, oppure agli “gnudi” toscani, fatti solo con ricotta e spinaci. E non dimentichiamo i canederli, tipici della tradizione alto-atesina, a base di pane raffermo!

Solo dalla seconda metà del XVIII secolo cominciarono ad essere preparati con patate. L’uso di questo ingrediente li rese più leggeri e raffinati.

GNOCCHI UNA STORIA AFFASCINANTE. Curiosità

Il nome “gnocco” deriverebbe dal longobardo knohha, che significa nocca, nodo.

Nei ricettari medievali e rinascimentali li chiamano zanzarelli, che esistono ancora oggi.

Da qualche anno assistiamo ad un ritorno all’antico, per così dire e gli gnocchi vengono preparati con i più svariati ingredienti!

Vediamo quali sono le ricette particolari di ciascuna regione

⇒ Valle D’Aosta : gnocchi alla bava

Nonostante il nome, sono buonissimi: si preparano con una miscela di farina bianca e di grano saraceno e poi vengono conditi con fontina o toma piemontese, che si sciolgono con il calore.

La ricetta QUI

⇒ Piemonte: dunderet e ravioles

Tipici del Piemonte sono i Dunderet, o strangoiaprieve. Sono un impasto di farina, uova e latte: lavorato in una terrina, si prende a cucchiaiate e si getta nell’acqua bollente. La forma è allungata e irregolare. In passato erano il piatto della domenica.

Per la ricetta, cliccate QUI

Pure gnocchi sono i ravioles della Valvaraita.  Si preparano con patate e tomini, bolliti e serviti con burro e formaggio grattugiato.

Erano il piatto delle grandi occasioni, preparati per matrimoni e battesimi. La ricetta QUI

Liguria

Ho scoperto che i Liguri chiamano i classici gnocchi di farina e patate “trofie”, mentre nel levante ligure, le trofiette sono la versione antica degli gnocchi, fatte con sola farina, dalla caratteristica forma a truciolo.

Il nome potrebbe derivare da strufuggiâ, strofinare, termine che descrive il movimento della mano sulla madia necessario per ottenere le trofiette.

Oltre alla classica versione originale esistono trofiette realizzate con la farina di castagne dette “bastarde” dal sapore più dolce e delicato che esaltano il condimento abbinato.

Una prelibatezza le trofiette con le fave!

⇒ Lombardia : imbarazzo della scelta

In Lombardia ci sono tantissimi tipi di gnocchi, non solo di patate. Per esempio gli gnoc de la cua (gnocchi della coda) sono fatti con spinaci o erbette, pane raffermo e uova. Tipici della Valcamonica, sono modellati con il cucchiaio e cotti in acqua bollente, vengono conditi con formaggio silter grattugiato.

QUI la ricetta

I MALFATTI sono simili ai precedenti ma l’impasto è arricchito con ricotta e formaggio grattugiato. Ricordano molto gli gnudi toscani e si condiscono con tanto burro e formaggio! Io ne ho assaggiata una versione con la borragine che era davvero da urlo!

QUI la ricetta

Tipici della provincia di Como sono gli GNOCCHI ALLA LARIANA, anch’essi senza patate. L’impasto prevede farina, uova, latte e aromi. Dopo aver amalgamato tutto, l’impasto va a cucchiaiate in acqua bollente. Una volta a galla si condiscono con formaggio fresco (tipo robiola), salsa di pomodoro o ragù.

In Lombardia troviamo anche degli gnocchi di pane. Infatti in Val Chiavenna si preparano I PIZZOCCHERI con mollica di pane e uova o farina e latte più un condimento di casera.

Possono anche contenere patate. VEDI QUI

Avete mai assaggiato i CAPUNSEI? Tipici del Mantovano, sono gnocchi di pane dalla forma allungata e affusolata. L’impasto prevede, oltre al pane grattugiato, Grana Padano, noce moscata, aglio, burro fuso e uova. Cotti in brodo bollente sono serviti, asciutti, con vari condimenti: burro e salvia, pomodoro, salamella mantovana ben rosolata o con le erbe.

La ricetta QUI

Tipici della Lombardia, e precisamente della provincia di Brescia, sono anche dei fantastici gnocchi di polenta taragna, gli GNOCAREI.

Si preparano sia con gli avanzi di polenta impastati con farina e uova,  tagliati e cotti in brodo, sia con una miscela di farina gialla e farina di grano saraceno, impastate con acqua e latte da cuocere al cucchiaio.

Io ne preparo spesso una versione semplificata, visto che cucino sempre una quantità industriale di polenta!

In Val Camonica si preparano anche gnocchi di castagne (GNOC DE SCHELT) e di riso (GNOC DE RIH). Non ho mai provato questi gnocchi di riso “italiani”. Pensavo che fossero cinesi!

Dimenticavo i miei preferiti: gli GNOCCHI DI ZUCCA! L’impasto usa la zucca invece delle patate e il colore è già una festa!

⇒  Trentino Alto Adige. Non solo Canederli

Tante le ricette di gnocchi che possiamo assaggiare in questa regione.

Gli SPATZLE, per esempio, sono gnocchetti di forma irregolare ottenuti da un impasto di fdarina di grano tenero (spesso miscelata a farina di grano saraceno), uova e acqua (a volte latte o birra), con la possibile aggiunta di ricotta, erbe o spinaci. L’impasto è messo in pentola con acqua bollente salata facendolo passare attraverso un’apposita grattugia. Sono serviti come contorno per piatti di carne o come minestra asciutta

I  CANEDERLI o Knodel  sono invece delle palline di pane raffermo, uova, latte, cipolla, prezzemolo e erba cipollina, spesso arricchiti anche da speck e formaggio.

Ne esistono anche delle versioni dolci, come i marillenknödel (canederli d’albicocche) o gli zwetschgenknödel (di prugne). In questo caso, l’impasto racchiude un’albicocca o una prugna. Una volta lessato viene fatto rotolare nel pane grattugiato abbrustolito assieme a burro, zucchero e cannella, finché lo zucchero non caramella. 

Non dimentichiamo che anche in Trentino si preparano dei favolosi gnocchi di polenta, conditi con funghi e luganega!

⇒ Friuli-Venezia-Giulia

Come già detto, tipici di questa regione sono gli GNOCCHETTI DE GRIES, fatti con semolino e poi serviti con burro oppure in brodo.

Ma troviamo davvero una grande varietà di gnocchi. Oltre ai CANEDERLI, che vengono spesso serviti come contorno al gulash, possiamo assaggiare gnocchi di mais, di cioccolato e i miei preferiti: gli gnocchi de susini, in cui un impasto di patate avvolge mezza susina (o una prugna secca).

Sono un primo piatto davvero goloso e vi prometto che stavolta lo prepareremo insieme!

⇒  Veneto

Oltre ai Canederli con formaggio di malga tipici delle Dolomiti, in Veneto possiamo trovare i famosi GNOCHI CON LA FIORETA. Ovvero gnocchi con farina e fioretta (ricotta fresca semiliquida). Gli gnocchi vengono cotti in acqua e poi serviti con burro fuso e formaggio stravecchio grattugiato.

Una curiosità: in Veneto il giorno degli gnocchi è il VENERDÌ e non il giovedì! Inoltre i classici gnocchi di patate si condiscono con zucchero e cannella… Da provare!

La ricetta QUI

⇒  Emilia Romagna

Nella patria della pasta fresca gli gnocchi sono una vera istituzione. Ne esistono tantissime versioni, una più golosa dell’altra. Oltre ai MALFATTI con ricotta ed erbette e agli GNOCCHI DI ZUCCA, troviamo i particolari PISAREI E FASO. Sono gnocchetti di farina e pangrattato conditi con fagioli, lardo, cipolla e pomodoro.

Non proprio leggeri, ma davvero buonissimi!

  Toscana

Degli GNUDI abbiamo parlato a lungo: sono degli gnocchi fatti con ricotta e spinaci che devono il nome al fatto che non c’è nulla a ricoprire il ripieno.

Ma possiamo gustare anche ottimi gnocchi di castagne, con o senza patate! E persino gnocchi di mais. Nelle zone di confine con il Lazio, infatti, potrete mangiare gli GNOCCHI DEL CICOLANO mentre nella provincia di Lucca troverete i MATUFFI, che somigliano molto alla polenta pasticciata.

La ricetta QUI

  Marche

I nostri cugini preparano diverse golosità. Oltre agli gnocchi di ceci, in cui ai ceci si aggiungono le patate, troviamo ancora gnocchi di polenta, conditi con pomodoro oppure con asparagi. E gli gnocchi di tritello: assolutamente da provare con il tritello di frumento! Che è lo scarto della macinazione dei cereali, di solito usato per alimentare il bestiame.

Io lo trovo fantastico anche per preparare il pane!

  Umbria

I vicini Umbri preparano i classici gnocchi di patate e poi li condiscono con il ragù di agnello oppure con il sugo di oca. Ma potete anche assaggiare una vera specialità: gli gnocchi al Sagrantino!

Decisamente particolari gli GNOCCHETTI ALLA COLLESCIPOLANA. Infatti l’impasto contiene farina e pangrattato e, una volta cotti, vengono conditi con salsiccia, pomodoro e fagioli!

Voglio provare a prepararli la settimana prossima. Intanto la ricetta QUI

  Lazio

Non solo GNOCCHI ALLA ROMANA, che ormai dovremo proprio preparare… Infatti nella Sabina potrete gustare gli GNOCCHETTI DEL CONTADINO. Acqua salata e farina rendono davvero buoni questi gnocchi, che poi vengono conditi con pomodoro e pancetta.

Nella zona di Amatrice, invece, troviamo gli GNOCCHI RICCI. Considerati ben più antichi dell’amatriciana, sono preparati con farina e acqua calda ed hanno una forma particolare. Vengono infatti schiacciati tra pollice ed indice per creare il caratteristico riccio.

Il condimento è con sugo di agnello e pecorino!

Tranquilli, sono bravissima a prepararli e presto ve li proporrò!

Campania

I mitici GNOCCHI ALLA SORRENTINA sono ormai diventati portabandiera dell’Italia all’estero e sono davvero buonissimi. A noi piacciono con pomodori datterini e mozzarella di bufala, con tanto basilico.

La ricetta QUI

⇒ Puglia

Caratteristici di questa splendida regione sono degli gnocchi fatti con farina di grano duro. Si chiamano TRIDDHI in dialetto leccese o PIZZUA in barese. Cotti nel brodo, sono tradizionali di Pasqua e Natale. Dimenticavo: nell’impasto vanno anche prezzemolo e formaggio

A me ricordano i grattoni… La ricetta QUI

⇒ Calabria

Anche in Calabria, insieme agli gnocchi di patate, trovate gnocchi di semola. Gli GNOCCHI ALLA CALABRESE, meglio noti come STRANGHUJIAPREVITI, si preparano con acqua calda e semola rimacinata. Per la ricetta, cliccate QUI

⇒ Sicilia

Un grande classico sono gli gnocchi di patate conditi con sugo di melanzane, ma, se siete fortunati, potrete anche gustare le GANEFFE. Che cosa sono? Semplice: “canederli” fatti con il riso invece che con il pane. Un piatto del riciclo, fatto con avanzi di riso, grana o pecorino grattugiato, zafferano e uova.

Simili agli arancini, vengono fritte e poi servite in brodo!

La ricetta QUI

⇒ Sardegna

Il nostro viaggio nell’Italia degli gnocchi si conclude in Sardegna, dove “gnocchetti” sono un formato di pasta e le patate sono il ripieno dei culurgiones!

Gli “gnocchetti sardi” in realtà si chiamano MALLOREDDUS e sono fatti con semola e acqua. Sono buonissimi con cozze e fagioli ma anche con salsiccia e zafferano!

Pensate: in origine le palline di pasta venivano schiacciate con un tipico cesto di paglia.

Se volete provare a farli in casa, cliccate QUI

Se scoprirò altri “gnocchi”  vi terrò aggiornati!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!