Frutta esotica o tropicale che cos’è

Frutta esotica o tropicale

FRUTTI DALL’ALTRO MONDO!!!

Mango, papaya, kiwi, banana…ogni anno l’elenco dei frutti “esotici” diventa sempre più lungo. Conosciamo quindi meglio la frutta esotica o tropicale e alcune “new entries”!

Frutta esotica o tropicale: che cos’è

Stando al significato letterale, con frutta esotica dovremmo intendere la frutta originaria dai Paesi lontani. Possiamo trovarla in molti supermercati, su qualche banco del mercato, nei negozi di cibi etnici e online, generalmente con prezzi ben più elevati rispetto a quelli della frutta nostrana.

Alcuni di questi frutti sono ormai entrati a far parte della nostra dieta quotidiana, come la banana e l’ananas, mentre altri sono consumati tradizionalmente per le feste, come ad esempio i datteri.

La frutta che cresce ai tropici trova condizioni di crescita particolarmente favorevoli, come l’abbondanza di acqua e la costante presenza del sole.

Per questo motivo, spesso, la frutta tropicale è più nutriente della frutta dei climi temperati, tanto da permettere di fare senza problemi pasti basati solo sulla frutta.

Non dimentichiamo però che la frutta esotica ha un enorme impatto ambientale.

Il grande consumo di petrolio per i trasporti e per il mantenimento della catena del freddo dai Tropici fino ai nostri banchi di frutta e verdura, sono fattori da tenere ben presenti quando consumiamo questo tipo di frutta.

Inoltre è spesso difficile ottenere informazioni sui metodi di coltura e sul tipo di prodotti chimici di sintesi usati.

Gran parte della frutta esotica è consumata nei Paesi ricchi nel “nord del mondo” e spesso la fetta di guadagno più grande non va al produttore ma ai distributori.

Ricordiamo però che variare le nostre scelte a tavola ci assicura una dieta completa ed equilibrata.

Introdurre quindi ogni tanto i frutti tropicali nella nostra alimentazione può quindi essere una buona abitudine, anche senza seguire le mode del momento.

I frutti esotici soddisfano il gusto e rompono la ripetitività nella nostra tavola.

Frutta esotica o tropicale. Alcune varietà

Oltre ad ananas, avocado, mango, banana e cocco, molti altri frutti esotici stanno invadendo le nostre tavole. Vediamone alcune insieme

⇒ Ananas 

Cresce nelle foreste tropicali e sub tropicali del Sud America, soprattutto in Brasile e Paraguay, ma anche nel mio vaso! Scoperto già da Cristoforo Colombo, arrivò in Europa solo nel 1700. Dolce e succoso, fresco e digeribile, ha diverse proprietà benefiche: 

  • è dissetante e ha proprietà anti-infiammatorie;
  • facilita la digestione;
  • la sua polpa è ricca di potassio, vitamina C e A, che danno una botta di energia e rinforzano il sistema immunitario;
  •  ha proprietà dimagranti e diuretiche

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E presto vi racconterò come farlo crescere in casa!

⇒  Avocado

E’ una bacca a forma di pera, originaria del Messico e del Guatemala. Ricco di grassi monoinsaturi, aiuta  ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo, diminuendo il rischio di malattie cardiache. E’ ricco di antiossidanti ( vitamina A/E).

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⇒ Cocco

È il frutto dell’ “albero della vita”, come lo chiamano i coltivatori dei  paesi tropicali da cui proviene. Probabilmente originario dell’Indonesia, il cocco è ricchissimo di fibre, sali minerali e potassio, e proprio l’altissima concentrazione di potassio lo rende un integratore fenomenale per gli sportivi.

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⇒  Durian

È un frutto tropicale molto particolare: di forma ovale, all’esterno la buccia si presenta ricca di piccole spine di colore marroncino.

La polpa è però tenera e dolce, cremosa e di colore bianco-giallognola.

Nonostante sia disprezzato nel sud est asiatico per il suo terribile odore, ha un sapore incredibile,  che combina vari frutti esotici, ricco e intenso.

E’ un potente antiossidante e contiene, tra le altre cose, il triptofano. E’ un amminoacido precursore della serotonina, utile contro stress e insonnia! 

⇒  Feijoa

 È il frutto di un arbusto sempreverde, l’Acca sellowiana, proveniente dal Sud America.

Troviamo però colture di feijoa in Liguria, dove la pianta, utilizzata soprattutto a scopo decorativo, era stata importata dai navigatori genovesi.

Ha una forma allungata, la buccia è verde e irregolare e la polpa è granulare, ricca di piccoli semi e di colore bianco-giallognola.

Il profumo ricorda quello dell’ananas e il sapore è un mix tra ananas e fragola. Vanta numerosi benefici e proprietà per l’organismo:

  • è fonte di fibre e aiuta a tenere sotto controllo il corretto funzionamento dell’intestino;
  • ricca di omega 3 contrasta il colesterolo perché scioglie i grassi dannosi per l’organismo. Questo frutto esotico è dunque benefico per il sistema cardiocircolatorio;
  • è  uno tra i  frutti tropicali in cui è presente una significativa quantità di  acido folico, la famosa vitamina B9.

⇒  Finger lime (microcitus australasica)

Il “caviale di lime” è un agrume proveniente dall’Australia. Coltivato ormai anche in Calabria, la sua forma ricorda il dito di una mano, la buccia è rugosa e di colore verde scuro. La polpa è composta da tanti piccoli chicchi, simili a minuscole perle, che possono essere di vari colori: bianchi, gialli, rosati, arancioni e rossastri.

Contengono un succo prelibato dal sapore acidulo che esplode in bocca: è  un incrocio tra il limone e il lime. Ha proprietà diuretiche, dissetanti, favorisce la digestione ed è ricco di antiossidanti.

⇒ Guava

La guava proviene dal Sud America, dove viene coltivato soprattutto in Brasile, Venezuela, Colombia e Messico. Gli antichi Atzechi lo chiamavano “prugna di sabbia“: è grande quanto un pugno e la polpa può avere diversi colori, dal bianco, al giallo e al rosso.

La sua consistenza ricorda la pera ed ha un sapore molto dolce. Ha una concentrazione elevatissima di vitamina C, per cui ha  proprietà antiossidanti.

In particolare, le foglie contengono flavonoidi e polifenoli. Il tè ricavato dalle foglie di guava aiuta i pazienti diabetici per le sue proprietà anti-diabete e anti-infiammatorie  ed è stato riconosciuto istituzionalmente dal governo cinese come bevanda benefica.

Oltre alla vitamina C, la guava è ricca di vitamina A e di sali minerali, tra cui calcio e ferro.

⇒ Kiwano 

Dal cuore dell’Africa arriva questo frutto tropicale dalla forma eccentrica e stravagante. Ha una buccia di colore giallo-arancio ricoperta di aculei, che lo rendono simile a un riccio di mare; all’interno la polpa è di un verde acceso e brillante, che ricorda il cetriolo e il kiwi, da cui deriva il suo nome, kiwano.

Ha consistenza gelatinosa e il suo gusto ricorda banana e limone. Detto anche “melone cornuto”, è ricchissimo d’acqua ma anche di vitamina A e C, oltre che di oligominerali, soprattutto il potassio e il magnesio. E’ anche un’ottima fonte di vitamina E.

⇒ Litchi

Soprannominato “la ciliegia della Cina“, per la sua forma che ricorda quella di una ciliegia o dell’uva a grappolo, il litchi chinensis è un frutto tropicale di colore rosato. La parte esterna è rugosa mentre all’interno la polpa è bianca, carnosa e succosa. Il suo gusto ricorda quello dell’uva e delle fragole.

In Cina è considerato un portatore di buon auspicio e viene regalato a inizio anno per augurare fortuna.

Ricchissimo di vitamina C e di vitamine del gruppo B, contiene un particolare composto antiossidante, l’oligonolo, dalle proprietà antiossidanti (vedi QUI).

E’ inoltre un’ottima fonte di sali minerali, tra cui il magnesio.

Per mia sfortuna io sono allergicissima e quando l’ho mangiato la prima volta sono andata in choc anafilattico!!!

⇒ Mango

Non manca mai in Casa Ignorante, dal momento che il Maritozzo ha una vera e propria passione per questo frutto! Il suo sapore è una combinazione tra quelli di ananas, arancia e pesca ed è ottimo sia in preparazioni dolci che salate.

Ricco di vitamine e di numerosi sali minerali, è un ottimo energizzante, che ci aiuta a recuperare quando ci sentiamo deboli.

Contiene lupeolo, un antiossidante che protegge il cuore e favorisce la circolazione, presente anche nei lupini e nelle olive.

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⇒ Maracuja

È un piccolo frutto tropicale di forma ovale, originario del Brasile, rinfrescante e profumato. Noto anche con il nome di “passion fruit”, ha una polpa gialla morbida e profumata, con tanti semini al suo interno. E’ ricchissima di acqua e ha gusto dolce con una punta acidula.

Contiene antiossidanti e beta-carotene ed è ricco di pectina, una fibra che aiuta la regolarità intestinale. 

Secondo uno studio del 2012, la maracuja aiuta a diminuire l’insulino-resistenza nei pazienti affetti da diabete di tipo 2.

Esistono due varietà, gialla e viola, e il Maritozzo lo adora! Torneremo presto a parlarne meglio

⇒ Papaya

Tra i frutti tropicali è uno dei miei preferiti, con la sua polpa di un bellissimo color arancio, con al centro dei semi di colore scuro, dal sapore dolcissimo e irresistibile.

Proviene dall’America Latina, probabilmente dal Brasile, ma viene coltivata anche nel Mediterraneo. E’ ricchissima d’acqua, di carotenoidi, flavodenoidi e vitamina C, fibre, vitamine e sali minerali.

Noi usiamo anche i semi, che hanno il sapore del pepe. I semi della papaya facilitano la guarigione delle ferite, favorendo la cicatrizzazione ed eliminando il gonfiore, grazie alla loro funzione antimicrobica.

Contiene papaina, un enzima che aiuta a normalizzare il ciclo mestruale, e arginina , un amminoacido necessario per lo sviluppo dell’organismo. Infatti stimola la produzione di ormoni della crescita.

Della papaya non si butta davvero nulla: la buccia di papaya aiuta a eliminare le rughe, le zampe di gallina e le ombre scure sotto gli occhi perché cancella le cellule morte dal contorno-occhi. Potete quindi usarla per una maschera di bellezza! E’ utile anche come impacco sui capelli.

Torneremo presto a parlarne!

⇒ Pitaya 

Il “frutto del drago” o “dragon fruit” è tra i più anomali e bizzarri fra i frutti tropicali. Assomiglia a una palla di fuoco e il suo involucro ricorda le fiamme sputate dalle fauci del drago. Esternamente è di colore rosso, mentre all’interno presenta una polpa bianca cremosa con dei semini neri commestibili; esiste anche una varietà di pitaya dalla polpa rossa.

Il gusto è una combinazione tra kiwi e pesca. Si tratta di una pianta grassa originaria del Messico, coltivata oggi anche in Asia, Israele, Cipro e Hawaii.

Ha un elevato contenuto di vitamine A, C e del gruppo B. E’ ricca di fitoalbumine, che aiutano il fegato a depurarsi dalle tossine e dai metalli pesanti.

⇒ Platano

Meglio conosciuto come banana verde, questo frutto tropicale fa parte della stessa famiglia delle banane, ma si distingue per la caratteristica buccia verde, per la polpa più soda e compatta e per il fatto che non può essere mangiato crudo.

Può essere consumato bollito o fritto e il suo sapore è simile a quello della patata. Per molte culture dell’America Latina, dell’Africa Occidentale e delle isole dei Caraibi è un alimento di prima necessità perché viene essiccato e macinato. La farina ottenuta è usata poi per numerose preparazioni e ormai la troviamo anche nei prodotti da forno per celiaci.

Ricco di vitamine e sali minerali, è molto nutriente ed è consigliato per chi pratica sport e per chi è in fase di riabilitazione da una malattia. Esso inoltre aiuta la regolarità intestinale e il corretto metabolismo.

Torneremo presto a parlarne!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!