PALMA E NOCE DI COCCO

PALMA E NOCE DI COCCO

Ormai reperibile nei nostri supermercati sotto forma di olio, burro, farina, acqua e persino zucchero, il cocco ha nutrito per migliaia di anni gli uomini.

Ricchissimo di sostanze nutritive, le foglie si usano per cucinare o costruire ripari, mentre il guscio e le sue fibre sono utili per fare corde, falò, monete e persino zattere!

Dopo essere stato snobbato a lungo, oggi la scienza è sempre più interessata a questo frutto e alle sue numerose proprietà.

Parliamo finalmente di uno dei miei ingredienti preferiti: il COCCO!

PALMA E NOCE DI COCCO: LA PALMA DA COCCO (Cocos Nucifera)

I primi riferimenti scritti alle noci di cocco si devono a un monaco del V secolo, che le vide nel corso di un viaggio in Sri Lanka.

Originaria di Malesia, Polinesia e Asia Meridionale,  la palma da cocco (Cocos Nucifera, ovvero “che porta noci”) è una pianta della famiglia delle Arecaceae. Longeva e possente, ha ormai colonizzato le spiagge tropicali di tutto il mondo. Due le varietà “progenitrici”: le palme da cocco indiane e quelle del Sud-Est asiatico (palme da cocco del Pacifico). A differenziare le due varietà sono soprattutto i frutti.

Le noci di cocco indiane sono infatti allungate e spigolose, mentre quelle del Pacifico sono più robuste e schiacciate.

La palma da cocco può raggiungere altezze superiori ai 30/40 metri ed è in grado di sopravvivere in ambienti ostili, su terreni sabbiosi e con gradi elevati di salinità.
L’intero tronco, colonnare e slanciato, è ricoperto da cicatrici di forma anulare delle foglie cadute e dei racemi; le foglie apicali, pennate e lunghe sino 5 metri, costituiscono una corona.

Le infiorescenze, costituite da gruppetti di fiori gialli, sono spadiciformi e racemose.

I frutti, invece, sono le noci di cocco, drupe ovali e voluminose, dal peso di 0,5-1,5 chili ciascuna: ogni drupa è avvolta esternamente da un esocarpo liscio, da un involucro fibroso (mesocarpo) nella parte mediana, mentre l’endocarpo è legnoso e molto duro.
La parte interna, commestibile, è costituita da una polpa bianca dal sapore piacevole, dolce e delicato, contenente il latte di cocco

CURIOSITÀ: La parola cocco viene dal termine spagnolo e portoghese “coco”, che significa “volto di scimmia”

NON SOLO NOCI

La palma da cocco è una risorsa fondamentale per molti Paesi ed ha meritato per questo il titolo di “re dei vegetali”.

Dalla palma da cocco non si ricavano solo le noci, ma essa si usa anche per produrre una fibra molto resistente, il COIR, utilizzata per lavori di intreccio, tappeti, corde…

Sempre dalla palma, si estrae la LINFA, utilizzata per produrre vino, aceto, zucchero e grappa!

Persino le gemme più giovani possono essere mangiate (cavoli o cuori di palma).

Non dimentichiamo poi che il legno è utilizzato come ottimo materiale da costruzione, mentre le fronde si usano per intrecciare cappelli, stuoie e i tetti delle abitazioni dei Paesi tropicali

PALMA E NOCE DI COCCO: la noce di cocco

Come dicevamo poco fa, la noce di cocco è il frutto della Cocos Nucifera.

Sull’albero, le Noci di Cocco sono protette da un guscio fibroso (il pericarpo) spesso dai 5 ai 15 cm. Sotto questo guscio fibroso si trovano le coperture brunastre molto dure e sottili, che devono essere rotte per raggiungere la polpa, che aderisce alle pareti interne.

La Noce di Cocco può essere rotonda o allungata con un diametro dai 10 ai 15 cm, il guscio è duro e rivestito di fibre marroni.

La polpa contenuta all’interno è fibrosa, lattiginosa e ricca di un olio pregiato. Nei frutti ancora acerbi, la polpa è sostituita da un liquido bianco opalescente, dolce e rinfrescante, conosciuto come “acqua di Cocco”. Man mano che la noce di cocco matura, l’acqua si trasforma in polpa bianca. Nei Paesi tropicali, non è raro trovare in vendita queste noci non ancora mature, di cui si consuma appunto il liquido interno.

Le parti edibili della noce di Cocco sono la polpa ed il liquido molto rinfrescante nel centro vuoto del frutto.

A seconda della varietà da cui è prodotta, può avere forma allungata e spigolosa (noci di cocco indiane) oppure più robusta e schiacciata (noci del Pacifico) .

QUALI ACQUISTARE

Al momento dell’acquisto, per verificarne la freschezza, scuotete la noce di cocco per verificare la presenza di acqua al suo interno. Se infatti l’acqua mancasse, non acquistate il frutto!

In commercio troviamo la noce già privata della buccia e del mesocarpo fibroso.

Oltre che fresca e intera, la noce di cocco si trova in vendita anche essiccata, a bagno nel latte, grattugiata e grigliata.

COME CONSERVARE

La noce di cocco non ancora aperta può essere conservata per un periodo di circa 4 mesi. Una volta aperta va però conservata in frigorifero ricoperta d’acqua, meglio se è quella al suo interno, per non più di 4 o 5 giorni.

CONSUMARE LA NOCE DI COCCO

Per mangiare la noce di cocco, occorre estrarre la polpa, una delle operazioni più catartiche della cucina! Prima di rompere il rivestimento, bucate con un cavatappi uno degli “occhi” presenti sulla superficie per estrarre l’acqua di cocco (che poi potrete raccogliere e consumare). 

Tenendo il frutto con una mano, date poi un forte colpo di martello su una delle 3 spine che corrono sulla lunghezza; il cocco si spacca e diventa allora facile estrarre la polpa bianca.

Come potete notare, sono diventata bravissima nello sgusciare le noci di cocco!!!

CURIOSITÀ

L’acqua della noce di cocco è considerata un ottimo sostituto del plasma sanguigno. Durante la seconda guerra mondiale, l’acqua di noce di cocco veniva direttamente iniettata ai feriti quando non era disponibile il siero del sangue.

COMPOSIZIONE DELLA NOCE DI COCCO

Composta prevalentemente da acqua, la noce di cocco presenta un elevato quantitativo di grassi, è ricca di carboidrati e fornisce anche un discreto apporto di fibre.

Ha un buon contenuto di sali minerali e vitamine. Sia l’acqua che la polpa sono dissetanti e idratanti, in grado di donare energia se ci si sente deboli.

In particolare, l’acqua è anche in grado di favorire il rafforzamento del sistema immunitario e ha una notevole efficacia depurativa.

Grazie alla presenza di acido laurico in questo frutto si riscontrano effetti benefici sul sistema nervoso. L’alto contenuto di fibre della polpa, inoltre, favorisce la motilità intestinale e aiuta in caso di stitichezza.

Applicato sulla pelle, il latte di cocco si rivela un ottimo struccante ed esercita un’azione idratante e anti-età sulla pelle.

Il cocco, come polpa o latte, è un ottimo ingrediente da aggiungere alle ricette per un sapore fresco ed esotico.

Torneremo a parlare del cocco la settimana prossima!

CURIOSITÀ

La palma da cocco è spesso chiamata “albero della vita” e la parola sanscrita che lo indica si potrebbe tradurre “cibo che sostiene tutta la vita”.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!