Farfalle di mare verdure e surimi

Farfalle di mare verdure e surimi. Con GAMBI DI RAPA ROSSA

Ve l’ho detto: delle rape non si butta proprio nulla!

Ho acquistato delle bellissime rape rosse e mi sono trovata con brillanti foglie rosso – verde e dei gambi di un rosso brillante.

Sappiamo bene che il rosso è indicatore della presenza di antociani… potevo buttarli?

Ho così provato ad aggiungerli al ragù vegetariano che stavo preparando. E il risultato è stato al di là di ogni più rosea aspettativa!

  • Preparazione: 10 Minuti
  • Cottura: 20 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 4 Persone
  • Costo: Molto economico

Ingredienti

  • 1 Scalogno
  • 100 g Porro
  • 150 g Carote (1 carota di media grandezza)
  • 1 spicchio Aglio (Facoltativo)
  • 1 Peperoncino (Facoltativo)
  • 60 g Gambi di rapa rossa
  • 200 g Surimi
  • 360 g pasta corta (Io ho usato farfalle di farina di mais)
  • q.b. Sale grosso
  • q.b. Sale fino
  • 200 g Yogurt greco (Potete usare la panna, se volete)
  • 2 cucchiai Olio extravergine d'oliva
  • 1 Arancia (Succo e scorza)
  • 1 cucchiaio prezzemolo tritato

Preparazione

  1. FASE 1: PREPARARE LE VERDURE

    • Sbucciate e tritate finemente lo scalogno
    • Lavate l’arancia e grattugiatene la scorza
    • Spremete quindi il frutto
    • Lavate e sbucciate la carota
    • Tagliatela a julienne
    • Tagliate i gambi più duri dalle foglie di rapa rossa
    • Lavateli sotto acqua corrente
    • Tagliate i gambi a dadini
    • Lavate il porro: incidete la superficie in senso verticale e, aiutandovi con un dito, sfogliate i vari strati sotto l’acqua, per eliminare eventuali residui terrosi
    • Affettate il porro a rondelle. Io ho usato solo la parte verde, più aromatica
  2. FASE 2: CUOCERE LE VERDURE

    • Mettete a bollire l’acqua per la cottura della pasta. Quando arriverà ad ebollizione, salate con sale grosso e cuocete la pasta e scolatela al dente
    • In una capace padella, mettete a soffriggere lo scalogno tritato con due cucchiai di olio. Se vi piace, aggiungete uno spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato
    • Quando lo scalogno sarà diventato morbido, aggiungete i gambi di rapa.
    • Fate rosolare per un minuto
    • Aggiungete i porri e le carota
    • Unite la buccia dell’arancia e bagnate con il succo d’arancia.
    • Fate cuocere finché non è cotta la pasta.
  3. FASE 3: COMPLETARE IL PIATTO

    • Appena la pasta sarà al dente, scolatela ed unitela alle verdure in padella
    • Aggiungete il surimi tagliato a rondelle e lo yogurt greco
    • Mescolate e, se vi piace, completate con il peperoncino tagliato a pezzetti e con una spolverata di prezzemolo

Note

Farfalle di mare verdure e surimi. Il surimi

Il surimi è una preparazione culinaria tipica della tradizione culinaria giapponese. In origine, infatti, prima della sua commercializzazione su larga scala, il surimi era prodotto in maniera semplice e sul momento.

Secondo la ricetta originale, il surimi è un “battuto” (tritato a coltello) di polpa di merluzzo nordico Pollack cotto in acqua bollente (lessato), spianato e successivamente corretto di sapore.

Purtroppo oggi di questa semplicità è rimasto ben poco. In effetti potremmo paragonare il surimi al wurstel: nel trito può finire di tutto. Il prezzo è un buon indicatore della qualità del prodotto che acquistiamo. Ma, si sa, le frodi sono sempre dietro l’angolo.

Lo ammetto senza vergogna: nel mio congelatore c’è sempre una confezione di questo prodotto, fortemente sconsigliato. Ma un paio di volte l’anno ci capita di usarlo. E’ pratico e colorato e il sapore non è niente male.

Leggete attentamente l’etichetta. Quello che acquisto io ha una buona percentuale di pesce (circa l’80%), ma la maggior parte di quelli in commercio non arriva nemmeno al 40%.

Infatti il surimi italico, a forma di bastoncini di colore arancione all’esterno e bianchi all’interno, per legge contiene almeno il 36% di pesce. Il resto è costituito da addensanti, farine e fecola di patate e grassi vegetali.

Che tipo di pesce c’è nel surimi?

Il surimi è il risultato di una lavorazione industriale che utilizza le parti di scarto provenienti da altri alimenti, come merluzzo, sgombro, suri e differenti specie di carpe asiatiche. Nella maggior parte delle marche in commercio, la polpa impiegata per la produzione del surimi proviene da scarti industriali e da avanzi di lavorazione.

Ma ce ne sono di buona qualità, prodotti con metodi vicini a quelli tradizionali giapponesi, con vera polpa di merluzzo. Se lo trovate, comprate quello.

Anche se io ormai non mi fido proprio più di quello che si legge sulle etichette…

E quindi forse questa sarà stata l’ultima volta del surimi in casa nostra!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

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