RAPE E CIME DI RAPA. Omaggio a un ortaggio dimenticato

RAPE E CIME DI RAPA. UNA VERDURA VITUPERATA

“Sei una rapa”, mi diceva mamma quando ero piccola…e, io, poverina, non capivo.

Che cavoli è una rapa???

Sono dovuta diventare adulta per scoprire che “rapa” è il nome con cui comunemente, si indicano le radici della Brassica rapa, una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Brassicacee, proprio come i cavoli.

Ricca di vitamina C, B e di acido folico, è utile per le sue proprietà disintossicanti e antiossidanti. Scopriamola insieme.

RAPE. UN NOME, TANTE SPECIE

Il termine rapa si utilizza in modo generico per identificare circa 30 specie di questo ortaggio, coltivato sia per la sua radice che per sue cime fiorite, le famose cime di rapa.

A seconda della pianta da cui proviene, si presenta sotto varie forme e colori, con dimensioni molto variabili. Esistono infatti varietà di rapa molto piccole ed altre grandi, con forme sferiche, allungate oppure appiattite, mentre i colori vanno dal bianco violetto al giallo e addirittura al nero.

LE PRINCIPALI VARIETÀ DI RAPA:

Con la sua radice grossa e carnosa, le rape hanno costituito per millenni una delle principali fonti di nutrimento per l’uomo, sin dai tempi dei greci e dei romani. Infatti, essendo possibile conservarla fino al raccolto successivo, se ne accumulavano grandi scorte per i mesi in cui la terra non produceva molto.

Di questo tipo di ortaggio, consumato soprattutto in inverno, si utilizzano sia la radice carnosa che le foglie (crude e cotte).

Come detto, si coltivano molte varietà di rapa. Tra le più note, troviamo:

  • La rapa bianca, o rapa comune, Brassica rapa L. subsp. rapa
  • Le cime di rapa, Brassica rapa L. subsp. sylvestris (conosciuta comunemente come cima di rapa)
  • Il ravizzone o rapa da olio, Brassica rapa L. subsp. campestris, molto simile alla colza (Brassica rapa campestris oleifera), un’altra rapa oleifera autoctona europea; da sempre, le due specie sono state confuse, quindi mescolate, pertanto sia la coltivazione che la commercializzazione ed il consumo, non sono ben distinguibili tra una rapa e l’altra.

RAPE E CIME DI RAPA. UN PO’ DI STORIA

Abbiamo accennato che, per secoli, le rape sono state una parte importante dell’alimentazione umana (e animale). In pratica, fino alla scoperta delle patate, sono state alla base della dieta delle classi più povere. In epoca romana, Plinio elencava le rape fra gli alimenti base delle classi più misere, classificandole come terzo prodotto dell’agricoltura, dopo vino e frumento.

Ancora nel Duecento, Salimbene da Parma riferiva della grande importanza di questa pianta, inclusa dai “rustici” (villani) tra i “grani minuti”, assimilata cioè nel valore ai cereali inferiori e ai legumi.

I medici antichi attribuivano alle rape anche il potere di stimolare Venere, per la loro capacità di originare gli spiriti ventosi, e Galeno affermava addirittura che queste verdure generavano sperma.

Dal Quattrocento in poi, sulla scia dell’autorità di Galeno, diversi autori italiani classificavano rapa bollite o cotte sulla brace come cibo afrodisiaco, benché un po’ indigesto e adatto a stomaci forti.

Nel XVII secolo a questo ortaggio dedicò diverse ricette il medico  aquilano Massonio, che lo proponeva per stimolare l’appetito, per rinvigorire, per addolcire il palato assieme al miele.

Con il tempo le rape passarono di moda come afrodisiaco, soprattutto presso le classi più elevate, essendo considerate alimento poco raffinato, poco adatto ad un convivio amoroso.

RAPE  E CIME DI RAPA. LA RAPA DI HALLOWEEN.

Come sappiamo, il simbolo di Halloween per eccellenza è una zucca in cui viene intagliato un grottesco volto illuminato da una candela posta al suo interno (vi ricordate? Ne abbiamo parlato QUI). Ma nella leggenda irlandese da cui ha origine questa tradizione non si parla di zucche, bensì di …RAPE! Infatti, Stingy Jack, il protagonista della leggenda, ripose il tizzone donatogli dal Diavolo in una rapa svuotata, ricavandone così una lanterna.

Da allora, nelle notti della vigilia di Ognissanti è possibile scorgere la fiammella di Jack, che vaga alla ricerca della sua strada. Da allora Jack fu soprannominato Jack O’Lantern.

Come si passò dalle rape alle zucche???

Quando gli gli irlandesi emigrarono in America, non ebbero più a disposizione il loro tubero e ricorsero, quindi, alle grosse zucche gialle, facilmente reperibili nella nuova terra e ben più grandi.


RAPE E CIME DI RAPA. E IL SEDANO RAPA????

Il sedano rapa (Apium graveolens var. rapaceum) non fa parte della grande famiglia delle rape. Infatti è una varietà di sedano.

Appartenente alla varietà rapaceum della specie Apium graveolens , è conosciuto anche come sedano di Verona. In pratica, si tratta di un sedano capace di sviluppare anche la radice, che diventa molto grossa e arrotondata, e può raggiungere il peso di circa un chilo.

Ha una buccia grinzosa e una polpa biancastra, tenera e aromatica, dal sapore simile al sedano da coste.

L’autunno è la stagione ideale per la raccolta di queste radici, che devono essere sode e croccanti e avere meno radichette laterali possibile.

Del sedano rapa si consuma la radice (infatti è un cosiddetto “ortaggio da radice”), di colore bianco e di forma a globo; le foglie sono di colore verde scuro, gli steli sono cavi all’interno e l’apparato radicale ha un notevole sviluppo.

Ne riparleremo



RAPE E CIME DI RAPA. Curiosità

La rapa è molto usata nell’alimentazione umana nei paesi nordici mentre nell’Italia meridionale e insulare è raramente usata o addirittura sconosciuta pur tuttavia rappresentando il protagonista di una diffusissima conserva, la giardiniera.

È l’ingrediente principale di diverse ricette tradizionali, tra cui la brovada, un piatto friulano che si ottiene macerando le rape nelle vinacce e cucinandole in padella ma viene anche utilizzata per preparare minestre, zuppe e risotti.

Può essere anche bollita e consumata in insalate, gratinata al forno o fritta dopo averla tagliata sottilmente, fritta nell’olio bollente e aggiunto burro fuso e zucchero.

Domani proseguiremo la conoscenza di questi meravigliosi ortaggi con le loro proprietà nutrizionali

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!