DIETA MEDITERRANEA E OCCIDENTALE

DIETA MEDITERRANEA E OCCIDENTALE: 

DIFFERENZE E CURIOSITÀ

Riprendiamo a parlare di “dieta mediterranea” e vediamo che cosa si intende per “dieta occidentale”.

DIETA MEDITERRANEA E OCCIDENTALE. La dieta mediterranea

Come sappiamo bene, gli esperti indicano sempre la dieta mediterranea  come perfetta per mantenersi in buona salute.

Dichiarata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2010, la dieta mediterranea rappresenta, secondo la maggior parte degli esperti, uno dei regimi alimentari più sani. 

In realtà è un insieme di abitudini alimentari e tradizioni tipiche dell’area mediterranea. 

La versione italiana è leggermente diversa da quella spagnola, greca o marocchina.

Ma alla base, troviamo comunque gli stessi gruppi di alimenti. Ricordiamo che la dieta mediterranea prevede il consumo soprattutto di cibi di origine vegetale, con l’aggiunta di alcune proteine animali.

Il grasso più usato è l’olio di oliva. 

Per dimostrare scientificamente il valore salutistico della dieta mediterranea, fu intrapreso un esteso studio, famoso come “studio dei sette Paesi” (Seven Countries Study). Nel corso di questa ricerca, gli studiosi confrontarono le diete adottate da sette paesi (Stati Uniti, Italia, Finlandia, Grecia, Yugoslavia, Paesi Bassi e Giappone) per verificarne benefici e punti critici in termini di salute cardiovascolare.

I risultati mostrarono che più ci si scostava dagli schemi mediterranei, maggiore era l’incidenza di malattie cardiovascolari.

Infatti tale stile alimentare prevede il consumo di alimenti a bassa densità calorica come verdura, frutta, cereali e legumi, che assicurano anche un buon apporto di fibra. Inoltre si sono riscontrate numerose attività biologiche positive per il nostro organismo da parte di composti presenti quasi esclusivamente in alimenti di origine vegetale.

Esistono ormai numerose prove scientifiche che testimoniano l’efficacia della dieta mediterranea non solo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari ma anche nella protezione da malattie come cancro, obesità e diabete.

La dieta mediterranea riduce il rischio di osteoporosi e di problemi cognitivi. Protegge anche dallo sviluppo di molti tipi di cancro, tra i quali quello del seno, del colon-retto, della prostata, dello stomaco e del fegato.

Molti studi mostrano poi che la dieta mediterranea ha un impatto positivo anche sui disturbi dell’umore, riducendo notevolmente il rischio di depressione.

DIETA MEDITERRANEA E OCCIDENTALE. La dieta occidentale

Quando parliamo di “dieta occidentale”, intendiamo il regime alimentare presente soprattutto negli Stati Uniti. Esso è ormai diffuso in molte altre aree del mondo occidentale, inclusa l’Italia. Ahimè! 

Non solo: si sta rapidamente diffondendo anche in Cina o India, che vantano tradizioni alimentari completamente differenti da quella dei cosiddetti “Paesi sviluppati”.

La dieta occidentale prevede un elevato consumo di grassi saturi e zuccheri raffinati e un consumo molto ridotto di fibre (perché frutta e verdura sono molto scarse sulle tavole).

Quali sono i rischi per la salute se seguiamo la dieta occidentale?

Sovrappeso e obesità, malattie cardiovascolari, ipertensione, malattie metaboliche come il diabete di tipo 2, malattie infiammatorie intestinali e molti tumori… Queste le patologie a cui andiamo incontro se tutti i giorni mangiamo “alla maniera USA”.

Ce lo confermano i dati dell’OMS. 

Negli Stati Uniti e nella maggior parte dei Paesi occidentali le malattie croniche legate all’alimentazione rappresentano la maggior causa di malattia e anche di mortalità. Una vera e propria epidemia, che interessa il 50-60% della popolazione adulta occidentale o “occidentalizzata”.

Gli scienziati stanno studiando anche nuovi meccanismi alla base dell’impatto negativo di questa dieta sulla salute. Molti studi dimostrano come il cibo occidentale sia dannoso per il buon funzionamento del sistema immunitario e per il microbiota, la comunità di microrganismi che popolano il nostro intestino e ci aiutano a stare bene.

DIETA MEDITERRANEA E OCCIDENTALE. La dieta di Okinawa

Come forse saprete, gli abitanti di Okinawa sono tra i più longevi al mondo. Sembra che sia grazie alla loro alimentazione.

Cosa portano in tavola per vivere così a lungo?

L’isola di Okinawa fa parte di un arcipelago che si trova nell’Oceano Pacifico, a sud del Giappone,  famosa per la longevità dei suoi abitanti.

I centenari sono cinque volte più numerosi qui che in qualsiasi altra regione del mondo e invecchiano bene, come dimostra il fatto che la maggior parte di loro è indipendente e in buona salute fino alla soglia dei 100 anni.

L’alimentazione gioca di certo un ruolo di primo piano in questo traguardo e rispetta tutte le regole di base della sana alimentazione raccomandate dagli esperti.

Gli abitanti dell’isola consumano soprattutto cibo di origine vegetale. Fonte primaria di carboidrati sono le patate dolci, dato che il riso non cresce bene sull’isola. Essi assumono anche tanti vegetali e legumi (soprattutto soia). Moderato invece il consumo di pesce e solo occasionale quello di carne magra e formaggi. Pochi i grassi e quasi completamente bandito l’alcol. “bevande ufficiali” il tè verde e il tè al gelsomino!

Ma, ci dicono molti esperti, la dieta di Okinawa ha altre componenti essenziali, molto importanti per invecchiare bene: il senso di appartenenza alla comunità, l’idea di un obiettivo comune e del benessere come fondamento della vita quotidiana.

Insomma, se ci pensate, gli stessi che rendono così salutare anche la dieta mediterranea!

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!