CREMA DI FAGIOLI BORLOTTI

CREMA DI FAGIOLI BORLOTTI

In questo periodo mi sto sbizzarrendo con ricette perfette per il brunch della domenica ma anche per gustosi secondi piatti, accompagnato con verdure cotte e crude

Per esempio potete usare questa ricetta per delle gustose bruschette, ma anche per farcire dei fantastici bignè.

Ottima anche spalmata sul pane carasau e poi infornata per 5 minuti ricoperta di scaglie di pecorino…

Insomma, una vera delizia, che potete sbizzarrirvi a modificare come meglio preferite.

Provate ad aggiungere del tonno in scatola… Una vera delizia!

Ora però basta chiacchiere e mettiamoci al lavoro

CREMA DI FAGIOLI BORLOTTI : LA RICETTA PER 4

  • Difficoltà : bassa
  • Preparazione : 10 minuti
  • Cottura : –
  • Costo : basso
  • Riposo : –

INGREDIENTI

PREPARAZIONE

  • Scolate i fagioli dal loro liquido e metteteli in un frullatore.
  • Aggiungete scalogno, pepe, sale, rosmarino e peperoncino piccante.
  • Volendo, unite anche i pomodorini divisi a metà
  • Frullate fino ad ottenere una crema liscia.
  • Versate la crema di fagioli in una ciotola, condite con un filo di olio e servite.

Potete conservare la crema di fagioli in frigo per 2 giorni all’interno di un contenitore ermetico in vetro.

CREMA DI FAGIOLI BORLOTTI : un’idea in più

Potete arricchire questa crema con 200 g di formaggio spalmabile. Aggiungetelo ai fagioli prima di frullarli e, se necessario, diluite con un pochino di acqua.

Servite la crema di fagioli con il pane tostato: abbrustolite le fettine di pane su una griglia calda per un paio di minuti.

ono una ottima fonte di proteine e di fibre alimentari con basso contenuto di grassi, un valore energetico molto elevato, non contengono glutine ed ancora vitamine del gruppo B, nei freschi vitamine C, fosforo, potassio, calcio e ferro.

I legumi secchi contengono dal 20 al 40% di proteine, una percentuale quasi doppia rispetto a quella dei cereali e molto vicina a quella dei prodotti di origine animale.

Hanno pochi grassi, dal 2 al 5%, e un elevato contenuto di fibre alimentari, sia insolubili, localizzate principalmente nella buccia e utili per regolare le funzioni intestinali, sia solubili, che contribuiscono al controllo dei livelli di glucosio e colesterolo nel sangue.

Il valore energetico delle leguminose è tra i più elevati del mondo vegetale: i carboidrati, infatti, rappresentano circa il 50% del loro peso.

Contengono una discreta quantità di fosforo, potassio, calcio, ferro, vitamine del gruppo B e, quando sono freschi, anche vitamina C.

CREMA DI FAGIOLI BORLOTTI : i  borlotti

Senza dubbio i legumi più conosciuti, la loro pianta è originaria delle Americhe. Infatti giunse in Europa solo dopo la scoperta del nuovo continente da parte di Cristoforo Colombo.

Tutte le organizzazioni che nel mondo si occupano di salute sostengono che l’introduzione dei legumi nella dieta è in grado di combattere l’obesità, prevenire e aiutare ad affrontare malattie croniche come il diabete.

Infatti i fagioli, come tutti i legumi, contengono numerosi composti bioattivi (tra cui inibitori delle alfa-amilasi e alfa-glucosidasi, flavonoidi e polifenoli) e stimolano l’attività dei microrganismi benefici del nostro intestino (sono prebiotici).

I borlotti favoriscono il senso di sazietà, riducono l’assorbimento di colesterolo e zuccheri e contrastano la stitichezza.

Ricchi di antiossidanti, offrono grande versatilità in cucina

Potete infatti usarli come base per tante ricette non solo salate!

Inoltre sono amici dell’ambiente: I residui dei raccolti dei fagioli possono essere utilizzati come foraggio animale e aumentare la concentrazione di azoto, fattore che migliora la salute e la crescita degli animali.

Inoltre la loro coltivazione richiede un basso consumo di risorse ambientali, in particolare di acqua e suolo.

La ridotta impronta idrica, inoltre, rende la coltivazione di legumi una scelta intelligente nelle zone aride e nelle regioni soggette a siccità.

Inoltre, le leguminose sono piante “azoto-fissatrici”, cioè sono in grado di convertire l’azoto atmosferico in composti azotati. grazie alla simbiosi con alcuni microrganismi (Rhizobium leguminosarum).

I RIZOBI sono capaci di fissare l’azoto atmosferico e trasferirlo alle piante ospiti, trasformandolo in composti che la pianta utilizza per produrre le proprie proteine.

In questo modo le leguminose possono contribuire ad aumentare la fertilità dei suoli ed hanno perciò un impatto positivo sull’ambiente.

Le leguminose possono infatti vivere in terreni poveri e aridi e sono perciò considerate  “piante pioniere”, colonizzatrici di suoli altrimenti deserti.

Queste piante hanno quindi una ridotta impronta del carbonio, ovvero basse emissioni di gas serra legate alla sintesi chimica dei pesticidi e dei fertilizzanti per l’agricoltura.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!