CONSERVE DI POMODORI UNA TRADIZIONE

CONSERVE DI POMODORI UNA TRADIZIONE

IL POMODORO (LA PUMMADORE, come si dice in Abruzzo), è una pianta (Solanum lycopersicum) originaria dell’America Latina, probabilmente del Perù e fu introdotta in Europa dal Messico, durante il XVI secolo.

Protagonisti negli orti e in cucina, in Abruzzo si trovano due varietà molto particolari, la PERA D’ABRUZZO e il “MEZZO TEMPO” vastese, indispensabile per il classico brodetto di pesce.

E la preparazione delle conserve è una grande tradizione, che molti giovani stanno recuperando. Del resto, abbiamo anche accennato al fatto che le conserve di pomodoro rientrano tra i PRODOTTI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI (vedi QUI)

Vi confesso che per me è un grande divertimento! Soprattutto, mi piace il rito della bollitura nel calderone… e poi la cenere che resta diventa ingrediente fondamentale del mosto cotto!

Anche se ne abbiamo parlato diffusamente anche in passato (vedi QUI), oggi riprendiamo l’appuntamento con il blog parlando proprio di questo ingrediente, senza cui pizza, condimenti, insalate e tanti piatti della tradizione nostrana sarebbero inconcepibili!

CONSERVE DI POMODORI UNA TRADIZIONE. I pomodori

Nonostante i pomodori siano protagonisti indiscussi di piatti e ricette della cucina mediterranea, la loro diffusione risale quindi ad epoche davvero recenti.

Come dicevamo, infatti, solo nella prima metà del ‘500, dopo le spedizioni dei primi Conquistadores spagnoli, il pomodoro venne conosciuto anche in Europa, in particolare in Spagna ed Italia.

Mentre il popolo azteco faceva largo uso del pomodoro, una volta arrivato in Europa il pomodoro si vide relegato a pianta ornamentale e per lungo tempo si ritenne che i suoi frutti fossero indigesti.

In Italia, però,  i pomodori entrano nel cucina povera del Meridione già a metà del 1500, ma dovremo aspettare ancora qualche tempo prima che il pomodoro compaia ufficialmente nei ricettari.

Ricordate : il pomodoro è UN FRUTTO!

Infatti quello che mangiamo è la bacca prodotta dalla pianta! Nella maggior parte dei casi, questo frutto ha un intenso colore rosso, dovuto alla presenza di una sostanza antiossidante, il LICOPENE

Secondo le ricerche storiche in ambito botanico, però, i primi pomodori apparsi in Italia erano di colore giallo. Proprio a questo deve il suo nome, pomo d’oro.

Ormai il pomodoro è diffuso in tutto il mondo ed è senz’altro uno dei più coltivati a livello globale.

Innumerevoli le varietà raccolte a scopo alimentare. Pensate: solo in Italia ne troviamo più di 300 varietà diverse, da quelle che producono pomodori di grandi dimensioni a quelle che danno vita ai “pomodorini”.

CONSERVE DI POMODORI UNA TRADIZIONE. VALORI NUTRIZIONALI DEL POMODORO

Qualunque sia la loro varietà, tutti i pomodori nascondono nella loro polpa succosa un inestimabile patrimonio nutrizionale, con tante vitamine, minerali e sostanze protettive.

Cento grammi di pomodoro fresco apportano solamente 17 Kcal.

Sono ricchi d’acqua (94%); i carboidrati rappresentano quasi il 3% mentre le proteine sono calcolate intorno all’1,2%, le fibre all’1% e i grassi rappresentano solamente lo 0,2%.

Tutte le varietà contengono una buona concentrazione di pigmenti carotenoidi, come la pro-vitamina A, e di vitamina C, che svolgono la loro azione benefica a livello di cute, vista e sistema immunitario.

I pomodori sono inoltre ricchi di folati, indispensabili per il corretto funzionamento del sistema nervoso e per la formazione dei globuli rossi.

La loro componente più preziosa è probabilmente il licopene, un pigmento naturale che ha una notevole efficacia come antiossidante.

Buona anche la componente minerale: ferro, zinco, selenio, fosforo e calcio associati a citrati, tartrati e nitrati agiscono in sinergia assicurando proprietà rimineralizzanti ed antiradicaliche.

Contengono una buona quantità di potassio ed una minima concentrazione di sodio: ciò rende i pomodori un alimento con buone qualità diuretiche e disintossicanti.

CONSERVE DI POMODORI UNA TRADIZIONE. I MILLE USI DEI POMODORI

I pomodori vengono consumati crudi e cotti, in una miriade di ricette che fanno parte del nostro patrimonio culturale.

Ricordiamo poi che il calore della cottura aumenta la biodisponibilità del licopene e che l’assorbimento intestinale di questa sostanza migliora se consumata insieme ad una piccola quantità di grassi.

Insomma : aggiungere un filo di olio extravergine di oliva è un ottimo accorgimento!

Morale della favola: consumiamo i pomodori, in qualunque modo ci piaccia!

Come dice il Maritozzo, non c’è niente di meglio di un piatto di spaghetti con pomodori freschi e basilico… Se poi completiamo con una bella scarpetta, la festa è completa!

Oltre alle ricette che già vi ho proposto in passato per conservare i pomodori, nei prossimi giorni ve ne proporrò molte altre, oltre a qualche idea per le conserve di uva! Ne avevo 80 kg da smaltire! Grazie alla cara Pinella, per fortuna, il lavoro si è dimezzato!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!