CARDAMOMO SPEZIA RARA

CARDAMOMO SPEZIA RARA…E CARA!

Tra le spezie più care del mondo (dopo zafferano e vaniglia), il cardamomo è poco diffuso in Occidente, mentre in Oriente è tra le spezie più amata.

Da quando l’ho scoperto, non ne posso più fare a meno! Conosciamolo meglio insieme

CARDAMOMO SPEZIA RARA. Che cos’è

Detto anche cardamomo verde o vero cardamomo, questa spezia si ricava dai semi essiccati dell’omonima pianta (Eletteria Cardamomum), appartenente alla famiglia delle Zingiberacee.

Originaria della Cambogia, era utilizzato dagli Arabi per aromatizzare il caffè, dagli Indiani per il curry e dai popoli Nordici per le marinate e le conserve.

Gli antichi Egizi, dopo averne ridotte in poltiglia le radici, fabbricavano delle compresse contro l’alito cattivo.

L’ALBERO DEL CARDAMOMO

La pianta del cardamomo può raggiungere anche i 20 metri di altezza, ha foglie lunghe e strette, con fiori biancastri, da cui hanno poi origine frutti tondeggianti e coriacei, nei quali sono contenuti numerosi semi aromatici, che possono essere bruni o grigiastri.

Di gusto piccante, i semi si possono utilizzare come condimento in preparazioni dolci e salate, da soli o interi, per aromatizzare liquori, tè e caffè.

Il cardamomo verde, il migliore, è coltivato in India, ma si trova anche in Thailandia e in Indonesia.

Il cardamomo nero ha un sapore più deciso.

APPROFONDIMENTO : CARDAMOMO  VERDE E CARDAMOMO NERO

Come è possibile intuire, i due tipi di cardamomo si ricavano da due diversi generi della famiglia delle Zingiberaceae:

  • il CARDAMOMO VERDE si ricava da due diverse varietà di Elettaria:
    • E. cardamomum (distribuita fra Iran, India e Malesia) : da essa si ricava il cardamomo verde o vero cardamomo.
    • Elettaria repens (tipica dello Sri Lanka): da essa si ottiene il cardamomo di Ceylon
  • il CARDAMOMO NERO di ricava invece da piante del genere Amomum

Sempre da piante del genere Amomum, si ricavano altri tipi di “cardamomo” (marroneKravandi Giavadel Bengalabianco o rosso).

COME ACQUISTARLO

Se possibile, è preferibile acquistare il cardamomo nel suo baccello emacinarlo solo al momento dell’uso, per conservarne meglio l’aroma.

Se invece acquistate cardamomo in polvere, la polvere deve essere grigio-nera, non marrone. Se è chiara significa che hanno macinato baccello tutto intero, compresa la buccia esterna.

GLI USI

In Oriente, oltre che per dare sapore al riso, aromatizzare tè e dolci, il cardamomo viene utilizzato anche per alleviare i problemi digestivi. Vi ricordo che è tra le spezie presenti nella ricetta più classica del GARAM MASALA, la miscela di spezie che noi occidentali chiamiamo “CURRY” (vedi QUI)

UNA CURIOSITÀ:

era conosciuto in Europa fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che lo utilizzavano per produrre profumi.

VALORI NUTRIZIONALI. Cento grammi di cardamomo apportano:

  • ENERGIA  311 kcal
  • ACQUA  8,28 g
  • CARBOIDRATI 68,47 g
  • PROTEINE 10,76 g
  • LIPIDI 6,7 g
  • FIBRE 28 g

SALI MINERALI

  • Calcio 383 mg
  • Ferro 13,97 mg
  • Magnesio 229 mg
  • Fosforo 178 mg
  • Potassio 1119 mg
  • Sodio 18 mg
  • Zinco 7,47 mg
  • Manganese 28 mg

VITAMINE

  • Vitamina C o acido ascorbico 21 mg
  • Tiamina o vitamina B1 0,198 mg
  • Riboflavina o vitamina B2 0,182 mg
  • Niacina o vitamina B3 1,102 mg
  • Piridossina o vitamina B6 0,23 mg
  • Fitosteroli 46 mg

CARDAMOMO SPEZIA RARA: LE PROPRIETÀ

Come tutti i semi, che devono nutrire la nuova pianta, il cardamomo è un concentrato di nutrienti. In particolare, è ricco di sali minerali e fitosteroli.

Questi ultimi fitosteroli svolgono un ruolo fondamentale nel ridurre i livelli di colesterolo cattivo e aiutano quindi a prevenire le malattie cardiovascolari.

Nei semi di cardamomo è inoltre presente il CINEOLO, un composto con proprietà antibatteriche,  responsabile di alcune delle proprietà benefiche di questa spezia.

BENEFICI EFFETTI DEL CARDAMOMO

Già gli antichi Egizi utilizzavano il cardamomo per rinfrescare la bocca, curare il mal di gola e detergere i denti.  Secondo la medicina ayurvedica, esso è un ottimo antidoto in caso di punture di scorpione e morsi di serpente. Essa utilizza poi il cardamomo per trattare problemi alle vie urinarie ma anche per tosse, influenza e raffreddore, oltre che per disturbi di tipo circolatorio come le emorroidi. L’Ayurveda ne SCONSIGLIA L’USO in caso di calcoli biliari, gravidanza e nel periodo dell’allattamento

Nell’antica medicina cinese era considerato un rimedio per regolare il transito intestinale, mentre per Greci e Romani era un ingrediente fondamentale in profumeria e contro l’alitosi.

RICAPITOLANDO: BENEFICI DEL CARDAMOMO

 Usato soprattutto per le sue proprietà digestive e carminative, il cardamomo ha anche ottime proprietà antibatteriche.

  • Favorisce la digestione e contrasta il gonfiore intestinale (azione carminativa)
  • Riduce i livelli di colesterolo, per cui avrebbe un effetto cardio-protettivo.
  • Ha proprietà antisettiche, grazie al cineolo, un composto che caratterizza l’olio essenziale.  Per questo motivo l’uso di cardamomo e del suo olio essenziale può essere utile per le affezioni delle vie respiratorie, rendendolo un buon alleato in caso di tosse e raffreddore.
  • La sua potente azione antibatterica potrebbe essere utile per prevenire le carie dentali.

UN’IDEA: DECOTTO AL CARDAMOMO PER DIGERIRE

Per beneficiare del suo effetto digestivo e carminativo, si può preparare un decotto, facendo bollire per 5 minuti un cucchiaino di semi di cardamomo (aperti) in 200 ml di acqua.

GLI USI DEL CARDAMOMO

Come detto più volte, questa spezia si può usare sia nelle ricette dolci che salate. Grazie al suo aroma, viene utilizzata anche per aromatizzare liquori e bevande.

Il caffè al cardamomo, ad esempio, si prepara semplicemente inserendo i semi di una o due bacche leggermente pestati all’interno della moka, insieme alla polvere del caffè.

Io la adoro nelle confetture, come quella speziata alla zucca o quella di carote e cioccolato! Vi posterò presto quest’ultima ricetta!

UNA CURIOSITÀ

Potete aggiungere uno o due semi di cardamomo durante la cottura di alimenti che potrebbero favorire il meteorismo, come cavoli o legumi

Tre modi per inserire il cardamomo nei dolci (da gastronomiamediterranea.com)

Su un sito internet, ho trovato questi “consigli d’uso” del cardamomo. Li ho trovati particolarmente utili e li condivido con voi:

  1. Preparate lo zucchero al cardamomo, da tenere sempre sottomano. Aggiungete 4 grammi di cardamomo in polvere a 200 grammi di zucchero, ed usatelo quando volete uno zucchero con una marcia in più.
  2. Pestate un pochino alcuni baccelli di cardamomo finché si aprono ed escono i semini neri. Metteteli nel latte da usare come base per delle creme (2 o 3 baccelli per 200 ml di liquido). Portate a bollore e fate poi sobbollire piano piano per 3-4 minuti, spegnete il fuoco e lasciate i baccelli in infusione per 10 minuti. Si può aggiungere qualche goccia di acqua di rose e un pizzichino di sale.Io ho usato questo metodo per preparare un ottimo gelato con latte di cocco! La ricetta la settimana prossima!
  3. Preparate un semplice sciroppo al cardamomo da tenere sotto mano per bevande o dessert. Mescolate 250 ml di acqua con 350 g di miele e 6 o 7 baccelli di cardamomo leggermente pestati in un pentolino e fate riscaldare finché il miele è ben sciolto. Spegnete e lasciate in infusione per 1 ora. Filtrate. Usate questo sciroppo come bagna di torte o cupcake oppure per addolcire una limonata, del caffè o del tè freddo.
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!