CAPODANNO ORIGINE USI E COSTUMI ITALIANI

CAPODANNO ORIGINE USI E COSTUMI ITALIANI

Perché “spariamo” all’anno vecchio? E per quale motivo indossiamo biancheria rossa? Ve lo siete mai chiesti? Dopo avervi parlato dei cibi portafortuna, oggi vi racconto quali sono le tradizioni italiane per salutare l’anno che sta per finire e dare il benvenuto al nuovo anno!

CAPODANNO ORIGINE USI E COSTUMI ITALIANI. BUONA FINE E MIGLIOR PRINCIPIO…

La mezzanotte tra il 31 Dicembre e il Primo Gennaio segna un momento di passaggio, che ricorda al mondo la fine di qualcosa e l’inizio di un nuovo percorso.

Dalla notte dei tempi è momento di espiazione, di chiusura di un ciclo e dell’inizio di un altro (quest’anno il Primo di gennaio è anche un lunedì, ottimo per far partire i buoni propositi).

Tutti i simboli e le usanze di Capodanno hanno radici storiche molto antiche, che spesso ci sono conosciute.

Perché ci si veste di rosso? Come mai ci si bacia sotto il vischio? Perché porta bene mangiare le lenticchie o il melograno? Da dove deriva l’usanza di sparare i botti? Perché si gettano le cose vecchie?

CAPODANNO ORIGINE USI E COSTUMI ITALIANI

Per il vocabolario, Capodanno è il primo giorno dell’anno. Nel mondo moderno il Capodanno cade il Primo gennaio del Calendario Gregoriano in uso in tutto il globo. Per chi segue invece ancora il calendario giuliano, per esempio le chiese ortodosse, la data è quella del 14 gennaio, ma vale solo per questioni religiose.

Nella larghissima maggioranza degli Stati è un giorno di festa. Il 1 gennaio cade anche la festa solenne dedicata alla Madre di Dio.

Non sempre però fine e inizio dell’anno hanno coinciso nella storia con dicembre e gennaio

CAPODANNO ORIGINE USI E COSTUMI ITALIANI: ORIGINI E STORIA DEL CAPODANNO.

Come per molti dei nostri usi, bisogna risalire all’antica Roma per le date. È stato Giulio Cesare, nel 46 a.C., a fissare la data del Capodanno al primo giorno di gennaio. Prima di allora, infatti, l’anno iniziava il primo di marzo.

Il Capodanno risale alla festa di Giano (Ianus in latino, dal cui nome deriva anche Gennaio), il dio bifronte, Ianus), il dio degli inizi, materiali e immateriali. E’ il dio che può guardare il futuro e il passato ma anche, essendo il dio della porta, può guardare sia all’interno sia all’esterno.

Il primo di gennaio i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e scambiarsi il dono di un vaso bianco con miele, datteri e fichi, il tutto accompagnato da ramoscelli d’alloro, detti strenne, come augurio di fortuna e felicità. Il termine strenna derivava dal fatto che i rami venivano staccati da un boschetto della Via Sacra dedicato ad una dea di origine sabina: Strenia, apportatrice di fortuna e felicità.

CAPODANNO ORIGINE USI E COSTUMI ITALIANI: LE DATE DEL CAPODANNO

L’adozione del Primo gennaio come obbligatorio primo giorno dell’anno risale al 1691, con papa Innocenzo XII. Egli stabilì in questo giorno la festa della circoncisione di Gesù.

Nel Medioevo molti Paesi europei usavano il Calendario Giuliano, ma vi era un’ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell’anno

In Inghilterra e in Irlanda il capodanno si celebrava il 25 marzo (Annunciazione del Signore), in Spagna si cambiava l’anno al 25 dicembre. La Francia sceglieva la domenica di Resurrezione, Venezia il primo di marzo (capodanno nella Roma repubblicana) e la Sardegna il primo di settembre.

In seguito vi furono almeno un paio di tentativi falliti di cambio di data. Il calendario repubblicano francese nato con la Rivoluzione faceva partire l’anno il 21 settembre.

L’era fascista in Italia aveva una numerazione parallela con l’inizio d’anno al 28 ottobre, la data della Marcia su Roma.

CAPODANNO ORIGINE USI E COSTUMI ITALIANI:  LENTICCHIE A MEZZANOTTE…

Uno dei riti più conosciuti in tutta Italia, come abbiamo già detto (vedi QUI) è quello di mangiare le lenticchie allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre.

Questa usanza sembra che favorisca l’abbondanza e la ricchezza.

… I BOTTI DI CAPODANNO.

I “botti” di Capodanno sono la manifestazione della volontà di allontanare le forze del male e gli spiriti maligni, che si scatenano in un momento di passaggio dal vecchio al nuovo anno, dalla fine all’inizio del tempo.

I “botti” oggi rappresentano anche l’allegria per l’arrivo del Nuovo Anno. Io non li amo particolarmente, ma ognuno è libero di festeggiare come preferisce.

… LANCIARE I COCCI A MEZZANOTTE.

L’usanza più caratteristica come rito di eliminazione del male, fisico e morale, che si è accumulato nell’anno trascorso, è quella di lanciare i cocci a mezzanotte.

Questa usanza è diffusa in diverse parti d’Italia ed è ancora viva nelle grandi città, come Napoli e Roma.

CAPODANNO ORIGINE USI E COSTUMI ITALIANI: IL PRIMO INCONTRO DELL’ANNO.

Lo sapevate? Allo scoccare della mezzanotte è importantissima la prima persona che si incontra per strada.

È di buon augurio, infatti, incontrare un vecchio o un gobbo, mentre se si incontrerà un bambino o un prete si avrà disgrazia. La ragione di queste credenze è nel principio dell’analogia: il vecchio vuol dire che si vivrà a lungo; il gobbo porta bene sempre, tanto più nel giorno in cui tutte le forze hanno il massimo potere.

In Piemonte, in passato, portava fortuna incontrare un carro di fieno o un cavallo bianco.

BACIARSI SOTTO IL VISCHIO.

Un’altra tradizione ancora molto seguita è quella di baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio. A mezzanotte, come brindisi speciale, il bacio sotto al vischio con la persona amata vi porterà amore per tutto l’anno.

Il vischio è una pianta benaugurante che dona prolificità, sia materiale che spirituale. I Druidi attribuivano al vischio un grande potere. Essendo una pianta aerea, che non ha radici ma vive attaccata al tronco di altri alberi, era considerata manifestazione degli dei che vivono in cielo; il toccare l’umana terra avrebbe voluto dire perdere i propri preziosi poteri. In effetti se usato bene aveva effetti curativi e miracolosi, se usato male poteva essere velenoso.

Viene definita la pianta della Luna, grazie alle sue bacche bianche e lattiginose, che quasi brillano al buio. I Celti usavano coglierlo soltanto in caso di reale necessità e con un falcetto d’oro, vestiti di bianco, scalzi e digiuni.

Il vischio era anche la pianta associata alla dea anglosassone Freya (o Frigga), sposa del dio Odino e protettrice dell’amore e degli innamorati

VESTIRE BIANCHERIA INTIMA ROSSA.

La tradizione italiana segue anche l’usanza di vestire della biancheria intima rossa la sera di Capodanno. Si tratta di un modo per attirare i buoni auspici per il nuovo anno.

Per il cenone dunque è d’obbligo un intimo color rosso sia per gli uomini che per le donne. Gli antichi romani lo indossavano come simbolo di sangue e guerra per allontanare la paura. Oggi è diventato un auspicio di fortuna per il nuovo anno.

Nel prossimo articolo vi racconto che cosa porteremo in tavola per San Silvestro e per Capodanno

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!