CAMINITO di Maurizio de Giovanni

CAMINITO è il nuovo libro che MAURIZIO DE GIOVANNI dedica alle appassionanti vicende del Commissario Ricciardi. E non lo ringrazierò mai abbastanza per questo regalo! Vi racconto perché mi è piaciuto

CAMINITO. Un aprile del commissario Ricciardi

MAURIZIO DE GIOVANNI

Editore: Einaudi

Collana: Einaudi. Stile libero big

Anno edizione: 2022

In commercio dal: 29 novembre 2022

Pagine: 280 p., Brossura Il libro

Genere : giallo, poliziesco

Preceduto da : IL PIANTO DELL’ALBA

CAMINITO. Un aprile del commissario Ricciardi : il libro

«Il solo pensiero di una fine di Ricciardi ha messo in agitazione i fan». Severino Colombo, Corriere della Sera

È il 1939, sono trascorsi cinque anni da quando l’esistenza di Ricciardi è stata improvvisamente sconvolta. E ora il vento d’odio che soffia sull’Europa rischia di spazzare via l’idea stessa di civiltà. Sull’orlo dell’abisso, l’unico punto fermo è il delitto.

Fra i cespugli di un boschetto vengono ritrovati i cadaveri di due giovani, stavano facendo l’amore e qualcuno li ha brutalmente uccisi. Le ragioni dell’omicidio appaiono subito oscure; dietro il crimine si affaccia il fantasma della politica. Con l’aiuto del fidato Maione – in ansia per una questione di famiglia – Ricciardi dovrà a un tempo risolvere il caso e proteggere un caro amico che per amore della libertà rischia grosso. Intanto la figlia Marta cresce: ormai, per il commissario, è giunto il momento di scoprire se ha ereditato la sua dannazione, quella di vedere e sentire i morti.

Cinque anni possono cambiare un mondo. Una vita, tante vite.

Il grande ritorno del commissario Ricciardi.

CAMINITO. Un aprile del commissario Ricciardi: L’autore

Maurizio de Giovanni (Napoli, 31 marzo 1958) è uno scrittore italiano di romanzi gialli.

Nato a Napoli, vive e lavora nella città partenopea. Per partecipare ad un concorso per giallisti emergenti, nel 2005 scrive un racconto ambientato nella Napoli degli anni trenta, I vivi e i morti, con protagonista il commissario Ricciardi.

Il racconto diventerà poi la base del primo romanzo della serie, Il senso del dolore. Nel 2012, De Giovanni decide di cimentarsi con un noir ambientato nella Napoli contemporanea e pubblica Il metodo del coccodrillo, con protagonista l’Ispettore Lojacono, un nuovo personaggio. Con questo romanzo ha inizio una nuova serie, I bastardi di Pizzofalcone, ispirato all’87º Distretto di Ed McBain.

I romanzi di questa serie hanno dato anche origine a una  fiction televisiva. L’anno 2017 vede la pubblicazione del primo di una nuova trilogia di libri di genere mistery chiamata ‘I guardiani’.

Molti dei suoi romanzi sono stati tradotti in inglese, spagnolo, tedesco e francese.

CAMINITO. Un aprile del commissario Ricciardi : breve riassunto e commento personale

Natale quest’anno è stato davvero speciale, con l’arrivo del nuovo splendido romanzo di Maurizio de Giovanni, dedicato alle indagini del commissario Ricciardi! E’ stata una grandissima gioia sfogliare il libro e, soprattutto, leggerlo! Appena aperto, non sono più riuscita a smettere di leggere, come mi succede semore del resto con i libri di questo autore.

Dai fatti narrati nel precedente romanzo sono trascorsi cinque anni e Laura Lobianco, l’identità assunta da Livia per sfuggire ai fascisti, è diretta al suo nuovo lavoro. Anche al di là del mare, infatti, Livia ha continuato a cantare, anche se ormai ha abbandonato la musica lirica ed ha deciso di dedicarsi alla musica del luogo. Il suo pianista, Diego, vuole farle cantare una canzone del suo amico Gabino Coria Peñaloza,

“Conosco il sentimento che gli ha fatto scrivere quei versi. Ho visto il dolore nei suoi occhi. È lo stesso dolore che hai tu nella voce ogni volta che canti, mia señora”.

Come ci spiega de Giovanni, mentre dall’altra parte dell’oceano e al di sotto dell’equatore aprile porta freddo e pioggia, al di sopra dell’equatore l’inverno cede il posto al caldo e risveglia l’anima…

Il maestro Caputo, ghiotto di nespole, arranca con la sua gamba zoppa lungo un sentiero, per raccogliere quei frutti che la sua magra pensione non gli consente di acquistare. Mentre si dedica a questa sua innocente passione, nota una macchia di colore tra i cespugli e si rende conto che si tratta di vestiti. Ha forse colto due amanti? Troppo immobili:

a meno di un metro, al di là della siepe, c’erano due cadaveri”

Sappiamo già che del delitto sarà incaricato Ricciardi con il fedele Maione ma siamo impazienti di scoprire che cosa è accaduto al nostro caro commissario, dopo la morte dell’amata Enrica. 

Scopriamo così che Alfredo Maria Ricciardi torna spesso alla “loro” panchina, sua e di Enrica. Infatti solo quando aveva deciso di tornare in quel luogo tanto caro aveva potuto rivedere la luce…

“Sei mesi dopo la morte di Enrica, Ricciardi era entrato in sagrestia per parlare con il suo amico don Pierino Fava e il sacerdote aveva ascoltato le confidenze del commissario. Alla fine, gli aveva spiegato che avrebbe potuto trovare Enrica nei loro posti, “nei luoghi segreti dove erano stati soli”.

Così, sulla loro panchina, Ricciardi aveva ritrovato la pace e la sua amata, svolgendo il compito che lei, morendo, gli aveva assegnato:

“Non dimenticarti di noi”.

Di Marta, la figlia avuta da Enrica, si occupano Nelide e Bianca, che si è assunta il compito di educare la bambina con l’aiuto di un’istitutrice, la signora Stromillo. Toccherà però a Ricciardi scoprire se la piccola ha ereditato il suo “dono”.

Naturalmente Raffaele Maione è sempre il fedele amico del commissario e ora anche suo figlio Giovanni è entrato in polizia. Purtroppo il povero brigadiere ha promesso alla moglie di vegliare sempre sul ragazzo per cui Maione deve sobbarcarsi gli stessi turni del figlio, oltre ai suoi normali!

Per fortuna il momento sembra tranquillo, visto che lui e Ricciardi devono solo preoccuparsi della scomparsa del primo ufficiale di una nave genovese, il ventisettenne Paolo Parodi.

Proprio quando Maione si prepara a tornare a casa, il piantone Antonelli arriva con la notizia del ritrovamento di due cadaveri. E addio rientro in famiglia!

Mentre Ricciardi si occupa del nuovo caso, noi facciamo la conoscenza di Edna Stromillo, la ragazza madre che Bianca ha scelto come insegnante di Marta. La giovane ha anche un figlio, Federico, felicissimo di andare da Bianca per stare in compagnia della sua amica Marta.

Solo alla fine del romanzo apprenderemo che il bambino è sordomuto dalla nascita…

Sul luogo del ritrovamento dei due cadaveri arriva anche Bruno Modo, che riconosce subito il giovane ucciso. Si tratta infatti del povero Parodi, che il medico aveva visto poche ore prima. Il giovane, convinto antifascista, faceva da tramite tra i detenuti di Ventotene e le loro famiglie, consegnando proprio a Modo la corrispondenza!

– Paolo Parodi era un antifascista. Raccoglieva i messaggi dei confinati quando la sua nave faceva scalo alle Pontine, e li recapitava alle famiglie. Qui, e nelle altre tappe del viaggio. Lasciava le lettere a qualcuno delle organizzazioni delle città dove si fermava, e alcune le recapitava di persona.

Invece sembra impossibile scoprire chi sia la ragazza, che Parodi aveva confidato al suo comandante di voler sposare. Per risolvere il mistero serve un atto di grande coraggio da parte di una bambina, che rompe il muro di omertà eretto dalla sua famiglia. E di un’anziana vedova. Solo così i nostri apprendono che la ragazza si chiamava Teresa Imperato.

Modo però appare davvero distrutto. E sfoga il suo rancore sull’amico Ricciardi, accusandolo di sopportare il fascismo senza fare nulla per combatterlo. Il suo sfogo è tra le parti del libro che preferisco, anche perché ci permette di comprendere come sia sempre possibile l’affermazione di regimi totalitari. Lucida l’analisi che il buon dottore ci regala del fascismo e della politica espansionistica della “belva italiana”, come definisce Mussolini: 

 –Sulla fame della gente, sulle malattie e sullo sporco pensa di costruire il suo folle impero. Prima l’Africa, poi l’Albania; vuole fare una guerra contro il mondo, senza capire che non ha la forza nemmeno di restare com’è.

Accorata la difesa del commissario, che prova a spiegare all’amico come abbia aver sempre cercato di agire secondo giustizia, incurante degli avvertimenti di chi lo invitava a “girare lo sguardo”. E gli fa una promessa solenne : cercherà di scoprire chi ha ucciso Parodi, anche se si tratta dei fascisti.

Maione intanto ha un grosso problema. Infatti lo zio di Benedetta Garofalo è arrivato dagli USA e vuole prendere la nipote con sé. Ricordiamo che Benedetta è la bambina che Maione e sua moglie Lucia hanno accolto in famiglia dopo che i suoi genitori erano stati uccisi…Naturalmente la notizia butta Lucia nell’angoscia più nera.

Ci commuovono profondamente le parole di Benedetta. Quando infatti Maria le chiede che cosa vuole fare da grande, la ragazzina risponde immediatamente che vuole occuparsi dei genitori:

E voglio stare con mamma e papà, se andiamo via tutti chi rimarrà con loro?

Intanto Laura/Livia cerca di cantare “Caminito” ma Diego non è soddisfatto. E tra i due artisti ha luogo uno scontro decisamente intenso, che mi fa venire i goccioloni agli occhi.

Amori grandi, intensi, quelli che ci racconta De Giovanni, di genitori verso i figli, di figli per i genitori, di fratelli e sorelle… ognuno ci tocca il cuore e ci suscita emozioni profonde. Inutile: De Giovanni sa bene quali corde toccare per commuovere fino alle lacrime!

Più di tutti, però, mi commuove Nelide e spero sempre che alla fine conceda il suo cuore all’avvenente fruttivendolo,’O Sarracino, che da sei anni cerca di conquistarla.

Per mantenere la promessa fatta a Modo, intanto, Ricciardi si reca alla “casa del fascio” per incontrare il cavaliere Achille Pivani, che dirige la sezione fascista napoletana.

“Al di là del fastidio provocato dalla sua funzione”, Ricciardi apprezza Pivani. Anche Pivani ha subito la dolorosa perdita del suo grande amore e proprio in quella brutta occasione aveva conosciuto il commissario. Che aveva mantenuto il silenzio sulla sua omosessualità…

Pivani è certo che dal suo ufficio non sia partito nessun ordine per eliminare Parodi ma si offre comunque di aiutare Ricciardi a capire se siano coinvolti altri…

Intanto Garofalo torna alla carica con Maione e stavolta con lui c’è anche l’orrenda moglie Janet. Che vuole conoscere Benedetta. I coniugi Garofalo non ci piacciono e sembrano due squali. Per fortuna ci pensa Maria a fare quello che anche noi vorremmo fare: mollare un calcio nello stinco di Garofalo

– Senti, pinguino: mia sorella una famiglia ce l’ha già. E non le serve niente.

…Maione non era mai stato cosí fiero di un figlio. Nemmeno quando Luca e poi Giovanni erano entrati in polizia.

Peccato che il brigadiere sia un pessimo autista e che il viaggio fino a Portici per parlare con la famiglia Imperato sia allucinante! Povero Ricciardi.. all’arrivo

Ricciardi dovette resistere alla tentazione di chinarsi a baciare il suolo come Cristoforo Colombo all’arrivo nelle supposte Indie. Era salvo, e Marta aveva ancora un papà.

Gli Imperato, incalzati dai due poliziotti, rivelano che da alcuni giorni non vedono Teresa, che, secondo loro, ogni tanto si allontana da casa. Maione e Ricciardi ottengono però il riconoscimento della sfortunata ragazza. Pivani intanto si è mosso e scopriamo ce da mesi tenevano d’occhio Parodi… Eppure anche a loro era sfuggito che il giovane avesse una fidanzata.

I coniugi Colombo, i genitori di Enrica, soffrono per la perdita della figlia. In particolare Giulio, che amava teneramente quella figlia così simile a lui. Per fortuna ha ancora il suo “momento felice”, quando porta a spasso la piccola Marta. Che tanto è uguale alla sua mamma.

E con Giulio Colombo e la piccola Marta mi ritrovo tra le braccia dei miei nonni, che tanto affetto hanno regalato a me e mia sorella… 

Poco alla volta, Ricciardi comprende chi ci sia dietro quel duplice omicidio e inchioderà i colpevoli alle loro responsabilità. Ancora una volta, Bambinella si dimostra preziosa: sarà lei a permettere a Maione di rimettere al suo posto i Garofalo e di tenersi stretta Benedetta!

Grazie ancora a De Giovanni per questo meraviglioso romanzo, che ci commuove profondamente fino all’ultima pagina. Solo leggendolo scoprirete il “super potere” della piccola Marta!!! 

Da leggere tutto d’un fiato

VOTO : 10/10

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!