Arrigoni e il delitto in redazione

Arrigoni e il delitto in redazione è il nono e ultimo romanzo della serie del Commissario Arrigoni. Vi racconto perché mi è piaciuto

Arrigoni e il delitto in redazione

Dario Crapanzano

PRIMA PUBBLICAZIONE : 2020

EDITORE : Società Editrice Milanese

Pagine : 176 p.

Genere : giallo storico

Preceduto da : Arrigoni e l’omicidio nel bosco

Arrigoni e il delitto in redazione : il libro

Milano, 1958. Leonardo Bruni dirige l’omonima e fortunata casa editrice con sede in Porta Venezia. Tra i suoi collaboratori spicca Alberto Masserini, correttore di bozze poi promosso a redattore capo dopo aver scovato e fatto pubblicare un romanzo di successo.

La sua fortuna però si esaurisce presto, perché viene trovato con la gola squarciata nel suo appartamento in via Settala. L’assassinio del giovane e brillante redattore capo porta Arrigoni a indagare in un ambiente per lui del tutto nuovo, quello dell’editoria.

Il caso si presenta piuttosto complicato: l’omicidio è avvenuto a casa della vittima, ma non c’è traccia di forzature alla porta d’ingresso né tanto meno impronte digitali: l’assassino ha agito con freddezza e lucidità.

L’indagine mette il commissario in contatto con i vari personaggi che hanno a che fare con la casa editrice: l’editore, la moglie e i componenti dei diversi reparti, più il classico ricorso alla portinaia della vittima. Ma non ne esce un gran che, se non che il defunto aveva una forte passione per le donne e il gioco d’azzardo.

L’inchiesta si allarga così coinvolgendo anche conoscenze extra lavorative del Masserini… La soluzione del caso alla fine arriverà nel modo più inaspettato e imprevedibile, con la scoperta di un assassino assolutamente insospettabile

Arrigoni e il delitto in redazione : l’autore

Dario Crapanzano (Milano, 12 gennaio 1939 – 21 ottobre 2020) è stato uno scrittore e pubblicitario italiano. Nato a Milano nel 1939, si laureò in Giurisprudenza all’Università Statale e si diplomò all’Accademia di Arte Drammatica. Dopo aver lavorato in campo pubblicitario, esordì nel 1967 con la guida sentimentale A Milano con la ragazza…e no.

Nel 2005 pubblicò il romanzo ironico-epistolare Ciao ipocondriaco, ma fu nel 2011 che raggiunse la notorietà creando il personaggio del commissario Mario Arrigoni che sarà protagonista di 9 indagini. Nel 2018 con La squillo e il delitto di Lambrate introdusse il nuovo personaggio della investigatrice-squillo Margherita Grande.

Crapanzano è morto a 81 anni il 21 ottobre 2020 nella sua abitazione milanese

Arrigoni e il delitto in redazione: breve riassunto e commento personale

Ancora una volta Crapanzano riesce a regalarci un romanzo interessante con un finale assolutamente inaspettato. L’impianto della trama è ormai ben collaudato, eppure riesce a stupirci ogni volta, non solo con personaggi interessanti ma anche con situazioni affatto scontate.

Stavolta ci trasporta in una casa editrice e ci consente di conoscerne meglio i meccanismi…Davvero un peccato aver perso l’autore, di cui continuo a sentire la mancanza.

Ambientato nella Milano del 1958, quest’ultima avventura di Arrigoni ci permette di scoprire un nuovo aspetto della nostra storia. Infatti si parla di Festival di Sanremo e di avvento della televisione.

E anche Arrigoni e signora si concedono l’acquisto di un televisore!

Crapanzano ci fa un breve riassunto della storia della TV italiana,  Inaugurata il 3 gennaio del 1954.

Con il solito stile chiaro e semplice, l’autore ci permette di godere per l’ultima volta del suo personaggio meglio riuscito e di accompagnarlo passo dopo passo nella sua inchiesta, giungendo insieme a lui alla conclusione.

Provo a raccontarvi la trama. Nella notte del 31 gennaio 1958, il redattore capo della casa editrice Bruni, il giovane Alberto Masserini, viene ucciso nel suo appartamento.

A scoprire il cadavere, la portinaia dello stabile, Antonia Voltini. Che subito avverte il vicino commissariato di Porta Venezia.

Qui le cose sono un po’ cambiate. Anche se a dirigere la squadra è ancora Mario Arrigoni, il vice Mastrantonio è andato in pensione. Alfredo Giovine è perciò rimasto vicecommissario unico e il ventiseienne Ciro Di Pasquale è diventato ispettore.

Proprio Di Pasquale porta la notizia dell’omicidio al suo capo. E i due si recano subito sul posto. Come sempre, la portinaia si rivela una miniera di informazioni.

Ha infatti notato che Masserini frequentava un avvocato sessantenne e una signora misteriosa, Non solo: sa persino che il giovane amava scommettere sulle corse dei cavalli.

Infatti un bookmaker, Muzzoletti, si recava da lui per raccogliere le scommesse e pretendere il pagamento dei suoi debiti.

Naturalmente occorre conoscere meglio la vittima e i nostri investigatori interrogano colleghi e conoscenti di Masserini.

Tra essi, il titolare della casa editrice Bruni e la sua affascinante moglie, Gemma Visconte, socia di minoranza della casa editrice.

Bruni spiega ai due poliziotti che l’avvocato con cui era stato visto in giro Masserini è il famoso autore di un best seller storico, Manfredo Hindenburg.

«Oltre a essere un affermato civilista, ha scritto per noi un romanzo ambientato nella Berlino degli anni Trenta, pubblicato nella collana “Storia moderna”, inaugurata dopo il successo editoriale di E se avessimo vinto la guerra?»

A quanto pare, la vittima aveva un certo fascino e non faceva mistero di avere una grande passone per le belle donne…

intanto è chiaro che, chiunque lo abbia ucciso, ha rubato l’agenda di Masserini. Naturalmente Di Pasquale ne approfitta per una nuova conquista, che si rivelerà molto utile per l’inchiesta.

Arrigoni, nonostante in casa sia arrivata la TV già dal 1956, continua a dedicarsi alla lettura. Stavolta tra le sue mani è Sinuhe l’Egiziano, opera dello scrittore finlandese Mika Waltari.

La sera del 1° febbraio 1958, i coniugi Arrigoni devono cedere alla richiesta della figlia e assistere alla serata finale del Festival di Sanremo.

Inaugurato nel 1951 e trasmesso anche alla radio, il Festival avrebbe incontrato via via un crescente favore presso gli italiani, da sempre amanti del bel canto, consacrando a fama imperitura la prima plurivincitrice Nilla Pizzi, ribattezzata “la signora della canzone”.

A vincere nel 1958 fu il quasi sconosciuto pugliese Domenico Modugno, detto Mimmo.

La sua Nel blu dipinto di blu, cantata in seconda battuta anche dal giovanissimo italoamericano Johnny Dorelli, sbaragliò la concorrenza e fu giudicata dalla giuria la migliore del Festival

Ma Arrigoni non perde tempo con queste “sciocchezze” : bisogna tornare all’indagine sull’omicidio Masserini. Le attenzioni di Arrigoni e Di Pasquale si concentrano sull’avvocato Hindenburg e l’allibratore Muzzoletti.

Ci fa una tenerezza infinita l’avvocato Hindenburg, che confessa timidamente di essersi perdutamente innamorato di Masserini fin dal primo incontro.

Anche l’allibratore si dichiara estraneo all’omicidio… Intanto dalla rubrica del morto viene fuori il numero di una squallida pensione, di proprietà di una certa Domitilla Vicemini.

E i nostri poliziotti scoprono che Masserini era stato spesso nella pensione con una collaboratrice esterna della casa editrice, una studentessa di nome Laura Bonomelli. E non era stata l’unica…tra le altre, anche la moglie di uno dei compagni di poker del Masserini.

Senza raccontarvi altro, vi consiglio assolutamente non solo questo romanzo, ma anche tutta la serie

VOTO : 8/10

Arrigoni e il delitto in redazione: Serie commissario Arrigoni

  1. Il giallo di via Tadino: Milano, 1950, Genova, Fratelli Frilli, 2011
  2. La bella del Chiaravalle: Milano, 1952, Genova, Fratelli Frilli, 2012
  3. Il delitto di via Brera: Milano, 1952, Genova, Fratelli Frilli, 2012
  4. Il caso di piazzale Loreto: Milano, 1952, Genova, Fratelli Frilli, 2013
  5. L’omicidio di via Vitruvio: Milano, 1953, Milano, Mondadori, 2013
  6. L’assassinio del prete bello: Milano, 1953, Milano, Mondadori, 2015
  7. Il mistero della giovane infermiera: Milano, 1953, Milano, Mondadori, 2016
  8. Arrigoni e l’omicidio nel bosco, Milano, Sem, 2018
  9. Arrigoni e il delitto in redazione, Milano, Sem 2020

Serie Margherita Grande

Serie Fausto Lorenzi

  • Il furto della Divina Commedia. Un’indagine di Fausto Lorenzi, Milano, Mondadori, 2019
/ 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!