ZABAIONE. PER BAMBINI E NON

ZABAIONE. Una dolce crema per bambini e non solo!

Che c’è di più legato alle merende dell’infanzia di questa crema?

E’ stato il dolce consumato a merenda da mia nipote per anni e anni. Per molti è il dessert preparato dalla nonna, un misto di tradizione e semplicità, anche se soltanto apparente. Infatti lo zabaione non è solo il tuorlo d’uovo sbattuto con lo zucchero e un goccio di Marsala. In realtà, lo Zabaione con la z maiuscola va preparato a caldo, in una pentola apposita, rispettando dosi e temperature ben precise.

Ma vediamo di che cosa si tratta e come preparare uno zabaione perfetto per il nostro Valentino (o Valentina; vedi QUI) ma anche per Natale

Zabaione. Che cos’è

Secondo Wikipedia, lo zabaione

è una crema dolce e spumosa a base di tuorlo d’uovo, zucchero e vino (o vino liquoroso). La ricetta è oggi diffusa in molti Paesi, legandosi ai diversi vini liquorosi tradizionali (Porto, Marsala, Xeres, Rivesaltes, Moscato). Dal 2015 rientra tra i prodotti agroalimentari tradizionali piemontesi.

 

  • Preparazione: 5 Minuti
  • Cottura: 10 Minuti
  • Difficoltà: Medio
  • Porzioni: 4 Persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 4 Tuorli
  • 4 cucchiai Zucchero
  • 4 cucchiai Marsala (Facoltativo. Potete omettere il Marsala o sostituirlo con un altro liquore o vino)

Preparazione

  1. Fase 1: Preparare gli ingredienti

    • Sgusciate le uova, che devono essere freschissime, e separate i tuorli dagli albumi, che in questa preparazione non serviranno.
    • Mettete i tuorli in una casseruola, possibilmente con il fondo di rame.
    • Unite lo zucchero e montate il composto con la frusta elettrica fino a che non risulta gonfio, spumoso e molto soffice. Questo procedimento va eseguito a fuoco spento.
    • Versate quindi il Marsala (o un altro vino dolce) a filo, mescolando con un cucchiaio di legno.
    • Passate infine alla cottura con la tecnica del bagnomaria.
    • Io uso la pentola per la cottura a vapore, ma potete mettere una pentola più piccola in una più grande con l’acqua in ebollizione
  2. Fase 2: Cuocere

    • Tenete la fiamma a media potenza e girate continuamente il composto, per evitare che bruci.
    • Quando la crema inizia ad addensare e a gonfiare, ma prima che raggiunga il grado di ebollizione, togliete dal fuoco la casseruola e versate il composto nelle coppette, che poi userete per servire.

    NOTA: lo zabaione è pronto quando “scrive”

  3. Prima di offrire lo zabaione, fatelo intiepidire. Potete accompagnare la crema allo zabaione con savoiardi o altri biscotti secchi.

    Se vi piace, potete spolverare la superficie con della cannella in polvere.

    Potete anche abbinarlo ad una deliziosa macedonia di frutti esotici, come mango e papaya, con qualche scaglia di cocco e cioccolato. E qualche chicco di melagrana che non fa mai male (vedi QUI)

Note

Zabaione. Al caffè o al cioccolato. 

Se volete preparare uno zabaione al caffè, sostituite il liquore con una tazzina di caffè.

Per preparare uno zabaione al cioccolato, invece, dovrete aggiungere prima di iniziare la cottura a bagnomaria, 80 g di cioccolato fondente tritato. Potete mantenere il marsala oppure sostituirlo con un liquore al cioccolato

Zabaione: tra storia e leggenda

Non è chiaro da dove sia nato il nome zabaione e quale sia il suo significato. Secondo molti, il termine deriverebbe da “zabaja”, un’antica bevanda veneta. Sicuramente si tratta di una preparazione molto antica e la sua prima ricetta scritta è stata trovata in un manoscritto napoletano del XV secolo.

Qualche tempo dopo, il dolce era già diffuso e apprezzato in Europa. Nel XVI secolo, infatti, esisteva un dolce simile allo zabaione che veniva servito, ghiacciato, anche alla tavola di Caterina de’ Medici.

Nel corso dei secoli sono nate numerose leggende sulle origini di questo dolce. Una delle più note afferma per esempio che l’invenzione di questa crema risalirebbe al 1471 e sarebbe opera del capitano di ventura Giovan Paolo Baglioni.

San Baylon e i mariti torinesi

Secondo un’altra leggenda, invece, il mitico zabaglione fu inventato a Torino nel XVI secolo da un monaco francescano spagnolo, Pasquale de Baylon, arrivato a Torino per il suo apostolato presso la Parrocchia di San Tommaso.

L’invenzione avvenne per caso, mischiando uova e zucchero, a cui il monaco aggiunse del vino di Cipro per migliorarne il gusto. Pare che poi il prete consigliasse la sua crema a quelle donne che gli rivelavano di essere trascurate dai mariti. Egli, infatti, affermava che questa bevanda avrebbe dato forza e nuovo vigore ai loro consorti.

Santificato nel 1680, Baylon entrò rapidamente nella leggenda, tanto che le dame torinesi fecero gran pubblicità della ricetta del Santo Pasquale de Baylon, che divenne San Bajon.

Nacque così, nella capitale sabauda, lo “Sanbajon”, italianizzato in Zabaione o Zabaglione. Talmente grande la fama di questo monaco e della sua crema che San Pasquale de Baylon è diventato Santo Patrono dei cuochi. Ma viene anche invocato dalle nubili in cerca di marito e dalle donne in generale.

 

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

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