VINO DI SAMBUCO con bacche (e fiori)

VINO DI SAMBUCO

ovvero “il più amato” da Agatha Raisin! Scopriamo di che cosa si tratta e se si prepara anche in Italia!

Spesso compare tra le pagine dei romanzi di Agatha Raisin e qualche volta diventa anche strumento di morte, come ne “IL PRESTITO FATALE“. Mi sono incuriosita e ho voluto saperne di più su questa bevanda analcolica… anche perché ci siamo quasi: tra qualche tempo inizia la raccolta delle bacche di sambuco e non vedo l’ora di sperimentare questa nuova ricetta.

E ora vediamo insieme di conoscerlo meglio!

Vino di sambuco: che cos’è il SAMBUCO

Il vino di sambuco è una bevanda analcolica, diuretica, dissetante e ricca di antiossidanti, ricavata dalle bacche del SAMBUCUS NIGRA. 

Come vi ho raccontato anche in precedenza, il sambuco è un arbusto della famiglia delle Caprifoliaceae, che può raggiungere le dimensioni di un piccolo albero, alto fino a 10 m; il tronco eretto, contorto e dalla corteccia bruna e rugosa, è ramificato dal basso.

Le foglie, di colore verde brillante, se stropicciate emanano un cattivo odore. Le infiorescenze bianche, che raccogliamo in primavera, sono invece profumatissime.  Compaiono tra aprile e giugno, sono ombrelliformi, prima erette poi reclinate, lunghe fino a 20-30 cm, con tantissimi fiori bianco-lattei, con la corolla costituita da 5 petali ovali.

I frutti, che ci interessano oggi, sono piccole drupe quasi sferiche, lucide, prima verdi, che a maturazione diventano di un nero brillante. Sono raggruppati in infruttescenze pendule con peduncoli rossastri. I frutti si raccolgono a maturazione, verso settembre-ottobre (ma si possono trovare anche oltre).

Come sappiamo, il sambuco è conosciuto da tempi immemorabili, panacea della medicina popolare per le sue numerose proprietà: emolliente, lassativo, diuretico e antinfiammatorio.

Oggi la scienza conferma che contiene flavonoidi e vitamina A e C.

Infatti la sostanza colorante blu scura contenuta nelle bacche del sambuco si chiama antociano, un potente antiossidante che ha la proprietà di neutralizzare i cosiddetti radicali liberi, rinforzando il sistema immunitario. Oltre che nelle bacche del sambuco, questa sostanza è presente in quantità abbondanti anche nelle more e nei mirtilli. 

Ma le bacche contengono anche minerali , acidi della frutta , vitamine C , B1 e B2 , betacarotene e acido folico.

Pensate: con il suo succo si tingevano le stoffe e si faceva l’inchiostro. Con i rami, privati del midollo, costruivamo una piccola cerbottana ma anche una sorta di strumento musicale a fiato (il famoso flauto magico di tradizione tedesca si dice fosse fatto con un ramo di sambuco).

I fiori freschi, non ancora sbocciati completamente, si possono friggere in pastella per farne originali dessert, o per aggiungere un tocco profumato alle misticanze; essiccati, donano un aroma gradevole alle tisane invernali.

Questi fiori sono ricchi di oli essenziali , flavonoidi , potassio , tannini , sostanze vischiose vegetali e glucosidi che stimolano la sudorazione .

Gli usi più tradizionali sono il succo dei frutti (da raccogliere molto maturi altrimenti sono tossici), che aggiunto ad acqua è molto dissetante, e la confettura che si prepara utilizzando i frutti tolti dal loro raspo.

PREPARARE IL VINO DI SAMBUCO con le bacche

Ho trovato la ricetta QUI.

Come mio solito, ho confrontato centinaia di ricette prima di decidere quale sperimentare! Interessante anche il vino ottenuto con i fiori di sambuco, che vi propongo poco sotto. Per provare questa ricetta mi toccherà aspettare il prossimo anno!

INGREDIENTI :

  • 1kg di bacche di sambuco

  • 2 l di acqua

  • 700 g di zucchero

  • 5 g di lievito.

Lavate le bacche di sambuco, mettetele in un contenitore e copritele con l’acqua bollente. Quando l’acqua si è intiepidita, schiacciate le bacche, copritele e lasciate macerare per 24 ore. Poi, riscaldate  il mosto ottenuto a circa 30° insieme con lo zucchero e il lievito.

Togliete la pentola dal fuoco e lasciate fermentare il tutto per alcuni giorni.

A fermentazione avvenuta, filtrate 2 volte,  imbottigliate e tappate ermeticamente. Riponete le bottiglie di vino di sambuco in un luogo fresco e buio.

Consiglio

Il vino di sambuco potrà essere consumato dopo 2- 3 mesi e non eccedere nel consumo in quantoil sambuco ha proprietà blandamente lassative.

VINO DI FIORI DI SAMBUCO

Potete trovare la ricetta QUI oppure  QUI

Sono quelle che sperimenterò il prossimo anno!!!

QUI  ho trovato invece questa ricetta, che è molto più semplice delle due precedenti. Ve la posto:

INGREDIENTI

  • 5 lt. di acqua
  • 5 fiori di sambuco (uno per litro ma volendo si può aumentare fino a 3/4 fiori per litro)
  • 50 cl. di aceto
  • 1 dl. di Marsala

PREPARAZIONE :

  • Mettere i fiori di sambuco, l’acqua e l’aceto in una damigiana, chiudere con una garza e lasciare in infusione per 8 giorni mescolando un paio di volte al giorno. Possibilmente conservare la damigiana al sole.
  • Dopo gli 8 giorni filtrare e aggiungere il marsala.
  • Imbottigliare, chiudere con tappo e gabbietta per evitare che quest’ultimo salti.
  • Bere dopo tre mesi.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!