UN NATALE DI MAIGRET ED ALTRI RACCONTI

UN NATALE DI MAIGRET ED ALTRI RACCONTI è un altro dei volumi che Adelphi ci regala con le avventure del Commissario Maigret. Ve lo racconto

UN NATALE DI MAIGRET ED ALTRI RACCONTI

Georges Simenon

Traduttore: Marina Di Leo
Curatore: E. Marchi, G. Pirotti

Editore: Adelphi

Collana: Gli Adelphi. Le inchieste di Maigret

Prima pubblicazione : 2015

Pagine: 167 p.

Genere : Polizieschi, gialli

UN NATALE DI MAIGRET ED ALTRI RACCONTI. Descrizione

“Nessuno ammazza un poveraccio, che diamine! Oppure li si ammazza in serie, si fa una guerra o una rivoluzione. E se capita che un poveraccio si ammazzi con le proprie mani, non lo fa certo con una carabina ad aria compressa mentre si sta massaggiando i piedi. Se almeno Tremblet avesse avuto un nome straniero, invece di essere banalmente del Cantal!

Si sarebbe potuto supporre che appartenesse a chissà quale società segreta del suo Paese… Insomma, quel Tremblet non aveva affatto le caratteristiche di uno che muore assassinato! Ed era proprio questo a rendere tutto più angosciante: l’appartamento, la moglie, i ragazzini, il marito in camicia e quel proiettile che aveva fatto ‘psst’…”

Di fronte a un omicidio inspiegabile, quello di un uomo banale, scialbo, senza storia, Maigret continua a chiedersi perché mai qualcuno dovrebbe ammazzare un poveraccio.

Così come continua a chiedersi, anche dopo la conclusione del processo, quale di due gemelle abbia sparato per difendere il cliente piazzatosi nel Café des Ministères per un’intera giornata.

E una sola giornata, quella del 25 dicembre, gli basta per scoprire perché qualcuno, travestito da Babbo Natale, è penetrato quella notte nella camera di una bambina che abita nel palazzo di fronte ai Maigret, le ha regalato una bambola e si è messo a sollevare le tavole del pavimento: e lo scoprirà rimanendo praticamente in pigiama fino a sera.

UN NATALE DI MAIGRET ED ALTRI RACCONTI. L’autore (da Wikipedia)

Georges Joseph Christian Simenon (Liegi, 13 febbraio 1903 – Losanna, 4 settembre 1989) è stato uno scrittore belga di lingua francese, autore di numerosi romanzi, noto al grande pubblico soprattutto per avere inventato il personaggio del commissario francese Jules Maigret.

A Simenon si devono centinaia di romanzi e racconti, molti dei quali pubblicati sotto diversi pseudonimi. La tiratura complessiva delle sue opere, tradotte in oltre cinquanta lingue e pubblicate in più di quaranta Paesi, supera i settecento milioni di copie.

Simenon iniziò la sua carriera di scrittore a poco meno di sedici anni, a Liegi, come giornalista nella sua città natale. Negli anni venti, trasferitosi a Parigi, divenne un prolifico autore di narrativa popolare. Negli anni trenta raggiunse la fama grazie al personaggio del commissario Maigret, i cui racconti e romanzi furono i primi a essere pubblicati con il suo vero nome; sino ad allora infatti, Simenon aveva pubblicato opere sotto pseudonimo, usandone decine: il più ricorrente era Georges Sim.

Per conoscere tutti i romanzi della serie di Maigret, cliccate QUI

UN NATALE DI MAIGRET ED ALTRI RACCONTI. Breve riassunto e commento personale

Come vi avevo raccontato in precedenza, approfittando dell’edizione elettronica, poco alla volta mi sto rileggendo tutti i romanzi e i racconti di Simenon…

Tre i racconti presenti in questo volume:

  • Nessuno ammazza un poveraccio (titolo originale On ne tue pas les pauvres types), 1947
  • Il cliente più ostinato del mondo (titolo originale Le client le plus obstiné du monde), 1947
  • Un Natale di Maigret (titolo originale: Un Noël de Maigret), 1950.

Li ho amati tutti, trovandoli commoventi e mai banali.

Nel primo di questi racconti, Maigret, in un caldo agosto, viene chiamato a rue des Dames:

““Succede sempre così: ti prepari a passare una giornata tranquilla, all’ombra, e poi patatràc, ti cade una tegola in testa”.

Sul posto, Maigret si trova davanti un palazzo modesto:

“Che tipo di omicidio poteva essere stato commesso in un palazzo del genere, abitato da gente modesta, il che di solito vuol dire brava gente? Forse un delitto passionale dettato dalla gelosia? Ma lo scenario non si addiceva neanche a questo”

La vittima era un “uomo banale”:

Maurice Tremblet… Quarantotto anni… A quanto mi ha detto la moglie, faceva il cassiere in una ditta del Sentier… Couvreur et Bellechasse, passamanerie

Secondo il medico legale, ad ucciderlo è stato un proiettile sparato da lontano, probabilmente dall’albergo di fronte…

non si trattava neanche di un omicidio accidentale. Anzi, sembrava premeditato con cura: l’assassino aveva dovuto affittare una camera nell’albergo di fronte e procurarsi una carabina, probabilmente ad aria compressa. Una cosa del genere non la fa un povero cristo. Né la si fa per accoppare un povero cristo. Eppure Tremblet era il prototipo del povero cristo!

Ma ecco che, sul posto di lavoro di Tremblet, Maigret ha la prima sorpresa…e con caparbietà ricostruirà la vita niente affatto banale dell’uomo… Un racconto toccante, che mi ha commosso profondamente

  • Il cliente più ostinato del mondo

“Negli annali della polizia mai nessuno aveva dato prova di tanta ostinazione, o civetteria, da ogni angolatura possibile, quasi mettendosi in posa per ore – sedici di fila – e attirando su di sé, l’attenzione di decine di persone, compreso l’ispettore Janvier, che, informato da una telefonata, si sentì in dovere di andare a osservarlo da vicino”.

Un uomo, che molto dopo si scoprirà essere un certo Raymond Auger, trascorre l’intera giornata seduto al Café des Ministères, “il regno del cameriere Joseph”, all’angolo tra boulevard Saint-Germain e rue des Saints-Pères.

A tarda notte, quando l’uomo aveva lasciato il locale, si era udito uno sparo…

Ho sentito una detonazione… Mi sono sentito in colpa… Perché in fondo era solo un povero diavolo che si era rifugiato qui sapendo che l’avrebbero ammazzato appena avesse messo il naso fuori… 

Sorpresa delle sorprese: ad essere ucciso non è stato il cliente del Café ma un altro uomo. Che, a sua volta, aveva trascorso tutta la giornata al Chez Léon, il bar di fronte al Café des Ministères.

Riguardo all’inchiesta, sarebbe diventata famosa, contro ogni aspettativa, non tanto per l’inspiegabile ostinazione del cliente del Café des Ministères o per lo sparo a mezzanotte, quanto per il movente dell’omicidio

E c’è pure una terza persona, che si era rifugiata in un ristorantino vicino agli altri due locali…Chi spiava chi???

«Il morto…». «Che non era ancora morto… Dunque, era lui a spiare… Era lui a essere sicuramente armato… Era lui a minacciare… Perciò, a meno di non credere che a mezzanotte fosse ubriaco fradicio, è assai improbabile che l’altro, uscendo dal Ministères, abbia potuto coglierlo di sorpresa e sparargli alle spalle, soprattutto da una distanza ravvicinata… La donna, invece…»

E di questa storia il commissario avrebbe sempre parlato volentieri:

E benché in quell’inchiesta non avesse avuto grandi meriti investigativi, non poteva fare a meno di rievocarla con un sorriso compiaciuto e soddisfatto. E quando gli domandavano: «Ma alla fine qual era la verità?». Rispondeva: «Scegliete voi quella che preferite…»

Anche a noi non resta che scegliere la verità che preferiamo!

  • Un Natale di Maigret

“Ogni volta era la stessa storia. Di sicuro, mettendosi a letto aveva mormorato: “Domani mi alzo tardi”.

Ma, come sempre, alle otto di mattina i signori Maigret sono già in piedi. E, mentre fanno colazione, Maigret riceve la visita di due donne, una bruna e mingherlina, l’altra più giovane e bionda che abitavano dall’altra parte del boulevard Richard-Lenoir.

«Che cosa guardi?». «Niente… due donne…». «E che cosa fanno?». «Si direbbe che stiano venendo qui». Stavano infatti attraversando il boulevard, ed entrambe avevano alzato il capo per guardare nella sua direzione. «Spero che non vengano a disturbarti il giorno di Natale. Non ho neanche fatto le pulizie».

La signora Maigret conosce la bruna:

«Quella bassa e magra, la signorina Doncœur. Abita qui di fronte, al nostro stesso piano, e lavora tutto il giorno accanto alla finestra. È una persona perbene, che fa raffinati ricami per una sartoria di faubourg Saint-Honoré. A volte mi sono chiesta se non sia un po’ innamorata di te». «Perché?». «Perché, quando esci, lei di solito si alza e ti segue con lo sguardo»

Colette, una bambina di sette anni, nipote della signora Martin, ha raccontato alla Doncœur di aver visto Babbo Natale, che le aveva lasciato in dono una bambola…

Incuriosito, Maigret coinvolge nell’inchiesta i suoi fedeli collaboratori, gli ispettori Lucas e Torrence. E mentre la signora Maigret, discreta come sempre, se ne sta nell’ombra a preoccuparsi per la piccola Colette, i nostri poliziotti ricostruiscono la vicenda…

Forse il più commovente dei racconti di Simenon, che tocca con delicatezza argomenti e sentimenti che anch’io mi ritrovo a provare. Come la Signora Maigret, anch’io il giorno di Natale vorrei tanti bambini intenti a scartare regali… E speriamo che anche quest’anno il miracolo si ripeta!

Se amate Maigret, questa raccolta fa per voi:

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!