TEMPURA: EUROPA- GIAPPONE ANDATA E RITORNO

TEMPURA: dall’Europa al Giappone e ritorno

Il tempura, chiamato anche al femminile la tempura, è uno dei piatti della cucina giapponese più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

Si tratta di una frittura in pastella a base di gamberi, pesce e/o molluschi e verdure. Ma non è propriamente un piatto giapponese!

Scopriamo perché.

TEMPURA e MANGIARE DI MAGRO

Come ormai abbiamo ripetuto tante volte, l’alternarsi fra periodi di grasso e periodi di magro, i precetti e le proibizioni alimentari hanno fatto del Cristianesimo un elemento determinante nella nostra tradizione gastronomica. Ma solo dal 1966 (con il decreto Paenitemini di Papa Paolo VI) i “tempora” sono stati esclusi dai precetti alimentari che regolavano i momenti di astinenza/digiuno.

E proprio ai quattro tempora che cadevano ad ogni stagione è legata la tempura.

TEMPURA: FRIGGERE PER NASCONDERE

In effetti la frittura si è rivelata un trucco geniale per aggirare  l’osservanza del “mangiare di magro”.

Per rendere più gustosi i magri ingredienti consentiti nei numerosi periodi di digiuno, i nostri antenati pensarono bene di rivestirli con gustose pastelle e tuffarli poi nell’olio bollente.

E io che credevo che la frittura non fosse consentita nei periodi di magro!

TEMPURA: LE ORIGINI

Durante il Cinquecento, un gruppo di missionari gesuiti emigrò dal Portogallo in Giappone, portando in Estremo Oriente anche la loro abitudine di friggere le verdure pastellate  durante i periodi di digiuno delle Quattro Tempora (A ogni singola stagione corrisponde una delle Quattro tempora, che si compone dei medesimi giorni, ossia il mercoledì, venerdì e sabato di una stessa settimana).

Da Tempora a tempura il passo fu breve e, ancora oggi i giapponesi utilizzano il termine “tempura” per questo piatto.

LA PASTELLA DELLA TEMPURA. La ricetta

  • Acqua ghiacciata frizzante (200 ml)
  • Farina “debole” (100 g), tipo la farina 00 o quella di riso

Questi sono gli unici ingredienti necessari per preparare un’ottima pastella per tempura. Tutto il resto è solo un optional.

Unite la farina all’acqua mescolando con le bacchette: i grumi che restano sono fondamentali per dare la giusta consistenza al tempura!

E allora, venerdì prossimo, prepareremo un fantastico fritto misto!

Per un fritto perfetto, vedi QUI

TEMPURA PERFETTA. I SEGRETI

Condivido con voi i “segreti” che alcuni colleghi giapponesi ci regalarono anni fa.

  • La pastella deve essere sbattuta poco. I  grumi sono ESSENZIALI! La farina deve essere versata tutta insieme e poi lavoratela pochi secondi con le bacchette
  • L’acqua deve essere ghiacciata e frizzante. Addirittura, potete  aggiungere dei cubetti di ghiaccio nella pastella. Anche gli ingredienti devono essere sempre freddi di frigo. Lo choc termico con l’olio bollente renderà ancora più croccante la vostra tempura
  • L’olio deve essere ad una temperatura di 180°C
  • Come sempre quando friggete, cuocete pochi pezzi per volta altrimenti la temperatura dell’olio si abbassa e il fritto diventa unto e pesante.
  • Tagliate gli ingredienti che avete scelto in pezzi piccoli. La cottura deve essere velocissima! Infatti un tempura ben fatto è PALLIDO!
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!