TEMPO O PERIODO BALSAMICO CHE COS’È

TEMPO O PERIODO BALSAMICO CHE COS’È

Avevamo accennato all’argomento in precedenza (vedi QUI). Oggi approfondiamo l’argomento per scoprire quali piante raccogliere mese dopo mese!

TEMPO O PERIODO BALSAMICO CHE COS’È

In erboristeria, il tempo balsamico è il periodo del ciclo vitale in cui una certa pianta medicinale presenta il maggior contenuto di principi attivi.

Si tratta di conseguenza del momento più indicato per la sua raccolta.

Il tempo balsamico di una pianta dipende da vari fattori:

  • latitudine,
  • altezza,
  • clima,
  • tecniche di coltivazione.

Si è visto, ad esempio, che la composizione di piante coltivate in località geografiche diverse risulta essere differente e così anche il loro tempo balsamico.

Il concetto di tempo balsamico è, tuttavia, relativo, in quanto è vero che la quantità di principi di una pianta può essere maggiore in un periodo dell’anno piuttosto che in un altro ma è anche vero che la composizione qualitativa può essere talmente diversa da determinare differenti effetti terapeutici e/o tossici.

L’olio essenziale di Santoreggia, ad esempio, è maggiormente dotato di attività fluidificante ed antinfiammatoria se estratto in ottobre mentre ha una più forte attività antimicrobica (ma è anche più irritante) se viene estratto in maggio.

Insomma, il tempo balsamico non è un metodo infallibile!

TEMPO O PERIODO BALSAMICO. Quando raccogliere le piante

Detto questo, ricordate che è preferibile raccogliere le piante da asciutte, se è piovuto da poco aspettate qualche giorno.

Scegliete la mattina di una giornata di sole e zone lontane da traffico e industrie.

Ricordate: prendete solo la quantità che vi serve e soltanto la parte necessaria, senza estirpare la radice.

Attrezzatevi con un paio di guanti e forbici da giardinaggio, un sacchetto di cotone o un cesto in vimini dove riporre le erbe raccolte.

Non portate a casa piante sconosciute o dal riconoscimento botanico incerto e, nel caso vogliate essere certi della vostra scelta, munitevi di guide per controllare l’esattezza del vostro giudizio.

Il rischio che si corre nel mangiare erbe selvatiche non commestibili è davvero troppo alto.

TEMPO O PERIODO BALSAMICO. Le parti da raccogliere

Le diverse parti della pianta hanno ognuna un tempo balsamico diverso:

  • le foglie si colgono quando sono ancora nuove e tenere, poco prima e anche durante la fioritura, quindi in primavera
  • i fiori vanno colti quando ancora non sono completamente sbocciati
  • i frutti vanno colti quando sono ben maturi
  • i semi si colgono poco prima che la pianta li lasci cadere spontaneamente, nel caso di piante da frutto si aspetta che passi la maturazione e si colgono i frutti prima che cadano, per estrarne i semi
  • le radici vanno raccolte nel periodo in cui la pianta non ne ha bisogno, quindi durante il riposo vegetativo della pianta, in tardo autunno o ad inizio primavera, prima che la pianta inizi a vegetare
  • le gemme si raccolgono all’inizio della primavera, poco prima che si schiudano
  • le cortecce di solito vanno raccolte in primavera, quando sono più facili da staccare

Per esempio del basilico si usano le foglie, vanno quindi raccolte prima che la pianta cominci a fiorire, della camomilla si usano i fiori e vanno raccolti poco dopo la completa fioritura fino a prima che inizino a sfiorire.

Non rimane poi che far essiccare le vostre piante, in un luogo fresco, asciutto e non sotto la luce diretta del sole, che potrebbe alterarne le proprietà. E poi conservatele, possibilmente in barattoli di vetro scuro, ben etichettati.

TEMPO O PERIODO BALSAMICO. IL CALENDARIO

  • Gennaio :

Bergamotto

  • Febbraio:

Abete bianco, abete rosso, carrubo

  • Marzo:

Altea, Asparago, Barba di becco, Bardana, Borsa di pastore, Bosso, Cappero, Cariofillata, Enula campana, Epilobio, Erica carnicina, Faggio, Farfara, Farfaraccio, Felce florida, Fumaria, Genziana, Lichene pulmonario, Nocciolo, Olivo, Olmo, Ononide, Pesco, Pino silvestre, Pioppo, Pratolina, Prugno, Quercia, Rusco (Pungitopo), Salice rosso, Sanguinello, Serenella, Viola mammola

  • Aprile:

Acero, Agrifoglio, Ailanto, Alliaria, Betonica, Betulla, Biancospino, Billeri, Borragine (Sommità), Calamo aromatico, Calendula, Carciofo, Castagno, Castagno d’India, Centocchio, Crescione, Efedra, Favagello, Fico d’India, Fitolacca, Fragola, Frangola, Frassino, Gramigna rossa, Imperatoria, Lapazio, Larice, Ligustro, Lentisco, Manna, Mentastro, Noce, Ontano, Ortica, Prugno spinoso, Rovo, Salice bianco, Tamerici, Tarassaco, Tiglio semplice, Valeriana, Viola del pensiero

  • Maggio:

Acetosa, Acetosella, Aglio orsino, Aglio, Altea, Arancio amaro, Asperula, Bagolaro, Bocca di Lupo, Bugula, Camomilla, Camomilla romana, Chelidonia, Ciliegio, Cineraria, Cinquefoglio, Edera terrestre, Erba roberta, Erba ruggine, Farfaraccio, Fico, Finocchio marino, Fiordaliso, Galega, Malvone, Mestolaccia, Morine, Podagraria, Prezzemolo, Pulmonaria, Quercia marina, Rosa canina, Rosa rossa, Rosolaccio, Sambuco, Sanicula, Sedano montano, Serenella, Trifoglio fibrino.

  • Giugno:

Agrimonia (a lato), Amarena, Amorino, Avena, Balsamina, Bocca di leone, Canapa acquatica, Caprifoglio, Cardiaca, Cardo benedetto, Centinodio, Cicutaria, Cimbalaria, Coclearia, Crespino, Cuscuta, Dragoncello, Ebbio, Echio, Erisimo, Eucalipto, Fico d’India, Fragola, Giglio bianco, Ginestrino, Lampone, Ligustro, Malva comune, Malva silvestre, Margherita, Millefoglio, Mirtillo, Mirto, Nepitella, Ortica bianca, Parietaria, Pervinca, Pesco, Pilosella, Pulegio, Risetto, Rosmarino, Ruta, Salcerella, Salvia, Serpillo, Tiglio Fiori e bractee, Timo, Verbasco, Veronica, Vulneraria

  • Luglio:

Achillea millefoglie, Alchemilla, Alloro, Altea, Anagallide, Arancio dolce, Argentina, Arnica, Artemisia, Assenzio, Ballota, Bardana, Basilico, Betonica, Bistorta, Canapa selvatica, Capelvenere, Carciofo, Cardo mariano, Carota, Cataria, Centaurea minore, Cetriolo, Cicoria, Coda cavallina, Corbezzolo, Comiolo, Cotogno, Cumino dei prati, Dittamo, Edera, Elicriso, Eliotropio, Erba vescica, Erigero, Eufrasia, Farfara, Fieno greco, Frassino, Genepi, Genzianella, Granoturco, Iperico, Issopo, Lappola, Lavanda, Lingua di cane, Marrubio, Meliloto, Melissa, Menta acquatica, Menta piperita, Mentastro, Mentone, Mugo, Origano, Pastinaca, Piede di gatto, Pimpinella, Poligala, Porcellana, Prunella, Rapunzia, Ribes nero, Ribes rosso, Salvia sclarea, Santolina (vedi foto in alto), Semprevivo, Senape bianca, Tiglio semplice, Tiglio doppio, Verbena

  • Agosto:

Aglio, Alchechengi, Anice verde, Brugo, Caglio, Carrubo, Cipolla, Coriandolo, Epilobio, Erniaria, Fagiolo, Finocchio, Finocchio marino, Fitolacca, Giaggiolo, Girasole, Iride germanica, Lampone, Licopodio, Linaiola, Lino, Luppolo, Maggiorana, Melanzana, Mirtillo, Nocciolo, Noce, Olivella, Olmaria, Peperoncino, Piantaggine, Polipodio, Prezzemolo, Prugno, Psillio (a lato), Romice, Rosolida, Santoreggia, Sedano, Serenella, Spincervino, Tormentilla, Uva ursina, Verga d’oro, Vite, Vulvaria

  • Settembre:

Aneto, Angelica, Angelica selvatica, Arnica (a sinistra), Barba di becco, Bistorta, Calcatreppolo, Calendula, Canna, Canna di palude, Cappero, Cardo dei lanaioli, Cariofillata, Castagno d’India, Cedrina, Cicoria, Cinquefoglio, Cren, Dittamo, Giglio bianco, Ginepro rosso, Nigella, Ononide, Ortica, Peucedano, Quercia, Rosa canina, Rovo, Rusco (Pungitopo), Salcerella, Sanicula, Sorbo rosso, Tamerici, Tarassaco, Valeriana, Zucca

  • Ottobre:

Acetosa, Ailanto, Altea, Asfodelo (foto a destra), Asparago, Bardana, Borsa di pastore, Carlina, Carota, Consolida maggiore, Corniolo, Cotogno, CrespIno, Enula campana, Erba ruggine, Eupatorio, Felce, Genziana, Ginepro, giaggiolo, Imperatoria, Lapazio, Limone, Lingua di cane, Liquirizia, Malva silvestre, Ninfea, Pioppo, Podagraria, Primavera, Prugno spinoso, Rabarbaro alpino, Rapunzia, Sedano montano, Sigillo di Salomone, Sorbo, Tamaro, Valeriana rossa, Vulneraria, Zafferano

  • Novembre:

Agrifoglio, Alloro, Felce florida, Finocchio, Frangola, Mestolaccia, Nespolo, Olmo

  • Dicembre:

Arancio amaro, arancio dolce

Come vedete quindi i mesi estivi ci daranno tanto da fare con le tantissime erbe spontanee che crescono sulle nostre montagne e nei nostri campi!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!