FARINA = SEMOLA?
Ormai siamo esperti di cereali e sappiamo che NON SONO LA stessa cosa.
Con il termine “farina” si intende il prodotto ottenuto dalla macinazione del grano TENERO.
“Semola” è invece il GRANO DURO macinato. La semola è molto più gialla della farina di grano tenero, perché contiene carotenoidi, come la luteina e il beta-carotene.
Oltre al diverso colore e al diverso tipo di grano da cui si ricavano, un’altra differenza riguarda le dimensioni dei granelli. La semola è più granulosa rispetto alla farina di grano tenero, che è invece finissima.
La semola contiene più proteine rispetto alla farina di grano tenero, assorbe più acqua e ha un maggiore potere saziante. Ha un indice glicemico inferiore rispetto a quello della farina di grano tenero ed è ricca di carotenoidi, pigmenti organici con azione antiossidante.
Usi in cucina
Farina e semola di grano duro si usano entrambe per panificare; in pasticceria, invece, si preferisce la farina di grano tenero. La semola è l’ideale per fare pasta, pane, pizze e focacce.
Proprietà e impieghi della semola di grano duro
Il grano duro è un cereale ricco di proteine e di glutine e, rispetto al grano tenero, possiede una maggiore capacità di assorbimento di acqua e maggiore lavorabilità. Come abbiamo già detto, la semola è perfetta per realizzare tutti i tipi di pasta fatta in casa; si usa anche nelle preparazioni lievitate, come pane e focaccia o pizza, cui conferisce un bel colore dorato.
Oltre alla presenza di fibra, notevole è anche l’apporto di elementi minerali (potassio, ferro e fosforo) ed di vitamine (tiamina e niacina), carotenoidi (luteina e beta-carotene), dal noto potere antiossidante.
Io uso tantissimo la semola per panificare. Oltre alla classica pagnotta pugliese, la uso anche per impastare il pane arabo, che preparo sempre quando restiamo a corto del pane “tradizionale”, perché si cuoce velocemente in padella. La settimana prossima vi posterò entrambe le ricette