Incuriosita dal nome, ho deciso di provare questa ricetta, che potete preparare anche con verza o cavolo rosso!
Io l’ho sperimentato anche con il cavolo cinese!
SANCRAU: di che cosa si tratta
E’ un piatto tradizionale piemontese, che viene di solito servito come accompagnamento per salamini o cotechini.
Nato per le tavole dei nobili, come tentativo di italianizzare il “Sauerkraut” tedesco (vedete qui), è diventato poi un piatto povero tipicamente autunnale, dal sapore forte e deciso.
In piemontese, il termine significa cavolo conciato con aceto e non ha nulla a che vedere con i più noti crauti, che si ottengono per fermentazione.
Ora mettiamoci al lavoro!
SANCRAU. La ricetta per 4 – 6 persone
- DIFFICOLTÀ : molto bassa
- PREPARAZIONE: 10 minuti
- COTTURA : 25 – 30 minuti
- COSTO : basso
INGREDIENTI
- CAVOLO CAPPUCCIO 1
- ACCIUGHE 4 filetti
- AGLIO 1 – 2 spicchi
- ACETO DI VINO ROSSO mezzo bicchiere
- OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA 1 cucchiaio
- SALE E PEPE q.b.
PREPARAZIONE
Pulite il cavolo dalle foglie più esterne, tagliatelo a metà, poi in quattro e riducetelo a listarelle sottili. Io affetto sempre i cavoli con la mia mandolina!
In un tegame capiente mettete gli spicchi d’aglio, l’olio e le acciughe. Fate sciogliere le acciughe ed aggiungete il cavolo tagliato. Mescolate bene e chiudete con un coperchio.
Lasciate brasare per 5 minuti a fuoco vivo, poi abbassate il fornello e proseguite la cottura per 45-50 minuti, finché il cavolo non diventa morbidissimo.
Se necessario, durante la cottura aggiungete poca acqua, cioè se vedete che il cavolo comincia ad attaccarsi sul fondo.
A cottura quasi ultimata, aggiungete l’aceto rosso e fate evaporare.
L’ideale è mangiare questo contorno dopo averlo fatto riposare, proprio come succede con la caponata siciliana!