“QUARANTENA” IN CUCINA

“QUARANTENA” IN CUCINA

Da quando siamo in emergenza sanitaria per la diffusione del coronavirus, io e il Maritozzo stiamo limitando i nostri spostamenti al minimo indispensabile. Per cui abbiamo fatto qualche scorta supplementare ed ora stiamo dando fondo al congelatore!

Soprattutto da quando le scuole sono state chiuse per evitare l’espandersi del contagio, è diventato anche importante tenere i nostri ragazzi impegnati.

A me tocca qualche “Lezione supplementare”, che vi racconterò nel nostro nuovo blog di sostegno ai nostri ragazzi, ma passo anche parecchio tempo con i miei allievi alla scoperta di qualche “tradizione”.

OVVIAMENTE RISPETTIAMO TUTTE LE MISURE PER EVITARE CONTAGI

Loro si divertono, le mamme sono tranquille ed io faccio quello che amo di più: parlare!

E molti stanno imparando che anche per quei cibi che ormai siamo abituati a comprare già pronti o semi-pronti sono facilissimi da preparare in casa!

Per questo in questi giorni vedrete molte ricette semplici e tanti dolci!

Ma intanto vi racconto che cos’è il coronavirus, utilizzando le informazioni messe a nostra disposizione dal Ministero della Salute e dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“QUARANTENA” IN CUCINA. Il Nuovo coronavirus Covid-19

I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus, che possono causare numerose malattie, dal semplice raffreddore a sindromi respiratorie molto più gravi,  come la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Questi virus devono il nome alla particolare forma, che vede delle specie di punte circondare la loro superficie.

QUI il link dell’OMS per combattere il contagio. Invece QUI trovate tutte le info del ministero della sanità

I coronavirus sono presenti in molte specie animali (come cammelli e pipistrelli) ma in alcuni casi possono evolversi ed infettare l’uomo.

Proprio come è avvenuto in questo caso. Infatti il coronavirus denominato provvisoriamente all’inizio dell’epidemia 2019-nCoV, non era mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, in Cina, a dicembre 2019.

Nella prima metà del mese di febbraio l’International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.), ha assegnato al nuovo coronavirus il nome definitivo:

“Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2” (SARS-CoV-2).

Secondo gli scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.

Sempre nella prima metà del mese di febbraio (precisamente l’11 febbraio)  l’OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19. La nuova sigla è la sintesi dei termini CO-rona VI-rus D-isease e dell’anno d’identificazione, 2019.

“QUARANTENA” IN CUCINA. I Sintomi del contagio

Come ci viene spiegato, i sintomi più comuni di un’infezione da coronavirus nell’uomo includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. In particolare:

  • I coronavirus umani comuni di solito causano malattie del tratto respiratorio superiore da lievi a moderate, come il comune raffreddore, che durano per un breve periodo di tempo. I sintomi possono includere:
    • naso che cola
    • mal di testa
    • tosse
    • gola infiammata
    • febbre
    • una sensazione generale di malessere.

Può però portare a sindromi più gravi, come polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie preesistenti, quali diabete e malattie cardiache.

Dato che i sintomi provocati dal nuovo coronavirus sono aspecifici e simili a quelli del raffreddore comune e del virus dell’influenza è possibile, in caso di sospetto, effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.

Sono a rischio di infezione le persone che vivono o che hanno viaggiato in aree infette dal nuovo coronavirus.

“QUARANTENA” IN CUCINA. COME SI TRASMETTE L’INFEZIONE

Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette.Ad esempio tramite:

  • la saliva, tossendo e starnutendo;
  • contatti diretti personali;
  • le mani, ad esempio toccando con le mani non lavate bocca, naso o occhi.

In rari casi, il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.

Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le COMUNI pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.

Nuovo coronavirus: i meccanismi di trasmissione

Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. L’OMS considera non frequente l’infezione da nuovo coronavirus prima che si sviluppino sintomi.

Il periodo di incubazione varia tra 2 e 12 giorni; 14 giorni rappresentano il limite massimo di precauzione.

La via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, non quella da superfici contaminate. E’ comunque sempre utile ricordare l’importanza di una corretta igiene delle superfici e delle mani.

Anche l’uso di detergenti a base di alcol è sufficiente a uccidere il virus. Per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina).

COME PROTEGGERSI DAL CONTAGIO

Importante è mantenersi informati sulla diffusione dell’epidemia, disponibile sul sito dell’OMS e sul sito del ministero e adottare le seguenti misure di protezione personale:

  • lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol per eliminare il virus dalle tue mani
  • mantenere una certa distanza – almeno due metri– dalle altre persone quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata
  • evitare di toccar occhi, naso e bocca con le mani in caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus.

Nel caso abbiate febbre, tosse o difficoltà respiratorie e sospettiate di essere stati in contatto con una persona affetta da malattia respiratoria Covid-19:

RESTATE IN CASA!!!

NON andate al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiamate al telefono il medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica.

Potete anche chiamare il numero verde regionale

RICORDATE : i numeri di emergenza 112/118 vanno usati SOLO SE strettamente necessario.

NON DIMENTICATE : per tutte le persone che rientrano dai viaggi in zone a rischio negli ultimi 14 giorni e’ OBBLIGATORIO L’ISOLAMENTO DOMICILIARE fiduciario e LA COMUNICAZIONE al Dipartimento di prevenzione della propria ASL.

Trattamento

Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus. Il trattamento è basato sui sintomi del paziente e la terapia di supporto può essere molto efficace. Terapie specifiche e vaccini sono in fase di studio.

Per approfondire:

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!