PONTE DI OGNISSANTI: CHE COSA SI FESTEGGIA

PONTE DI OGNISSANTI: CHE COSA SI FESTEGGIA

Come ogni anno, il mese di Novembre si apre con due importanti celebrazioni, due momenti per riflettere e ricordare: il Primo del mese cade Ognissanti, giorno in cui la Chiesa cattolica celebra tutti i Santi, canonizzati e non ed è popolarmente considerato l‘onomastico delle persone il cui nome non compare nel calendario cristiano.

l Due Novembre, invece, si ricorda chi non c’è più. Quest’anno, cadendo il Primo Novembre di giovedì, in molti beneficeranno di un lungo ponte di riposo.

E’ quindi il momento giusto per dedicarci ai propri cari e a coccolarci con tante squisitezze.

Scopriamo insieme come mai sono state scelte queste due date.

PONTE DI OGNISSANTI. Le origini delle due celebrazioni

Negli ultimi anni la doppia festività religiosa è stata un po’ oscurata da Halloween, festa irlandese divenuta molto popolare negli Stati Uniti, con una connotazione molto diversa dall’antica celebrazione celtica con cui si salutava la fine dell’estate.

Ognissanti : la storia

Le origini di Ognissanti sono lontanissime. Già nel III secolo d.C. le prime comunità cristiane celebravano una festa in onore dei santi. Le prime tracce di una celebrazione generale sono attestate ad Antiochia, e fanno riferimento alla Domenica successiva alla Pentecoste. La Chiesa Ortodossa ha conservato questa tradizione ancora oggi.

Quando il 13 maggio del 609 o 610 d.C., Papa Bonifacio IV dedicò il Pantheon alla Vergine Maria e a tutti i Santi, trasformando così un antico tempio pagano in un luogo di culto cristiano, si decise di celebrare la Festa di Ognissanti proprio il Tredici maggio.

Fu Papa Gregorio III (731-741)a spostare la celebrazione al 1° novembre da Papa Gregorio III. Egli, infatti, cedendo alle richieste dei monaci irlandesi, stabilì la data del Primo Novembre per festeggiare i Santi. In questo modo la festa cristiana coincideva cristiana con l’antica festa celtica del nuovo anno, Samhain.

Ricordiamo che nello stesso periodo dell’anno, anche a Roma si festeggiava un giorno simile a Samhain: la festa in onore di Pomona. Era la dea dei frutti e dei giardini, e, durante la sua festa, si ringraziava la terra per i doni ricevuti. Per questo la dea riceveva in offerta numerosi frutti, in particolare mele, per propiziare la fertilità futura.

Fu Ludovico il Pio, re dei Franchi dall’814 all’840, che, nell’835,  decretò che il Primo Novembre fosse una festività di precetto, “su richiesta di Papa Gregorio IV e con il consenso di tutti i vescovi”.

Al significato della festa pagana di Samhain, in origine agricola e pagana, si affiancò quindi quello spirituale e religioso. Nonostante i vari tentativi di sradicare il culto pagano, le riforme non ebbero fortuna. Per cercare di rafforzarne la valenza religiosa, la Chiesa introdusse nel X secolo una nuova festa, quella dedicata ai morti.

Le origini della Commemorazione dei defunti

La Commemorazione dei defunti fu creata nel 998 dall’abate benedettino Odilone di Cluny, il quale ordinò che, dopo i vespri del Primo Novembre, le campane  della sua abbazia suonassero rintocchi funebri.

La celebrazione fu in seguito istituzionalizzata da papa Gregorio IV e, per volere di papa Sisto IV, nel 1475, la festività di Ognissanti venne resa obbligatoria in tutta la Chiesa d’occidente.

Il culto pagano è comunque sopravvissuto ed è arrivato fino ai giorni nostri.

Infatti la notte di “Nos Galan-Gaeaf “ (ovvero la Notte delle calende d’inverno) dell’antica cultura celtica viene rievocata nella notte di Halloween, che significa vigilia di Tutti i Santi. 

La parola Halloween deriva infatti da All Hallows Eve , dove All Hallows significa Tutti i Santi  ed Eve indica la Vigilia. Il suo aspetto “macabro” si deve probabilmente al fatto che la festa pagana indicava il momento di maggior contatto tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Ne riparleremo nei prossimi giorni.

PONTE DI OGNISSANTI: le tradizioni legate alle due feste

Ne abbiamo già parlato in precedenza (vedi QUI), ma ricordiamo che sono numerose le tradizioni popolari legate alle ricorrenze dei Santi e dei Morti. Per esempio, in alcune zone d’Italia resta ancora l’usanza nella notte tra il Primo e il Due Novembre, di lasciare un lume acceso, acqua fresca e pane per i morti in visita al mondo terreno. 

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!