Pane indiano una varietà impressionante

Pane indiano una varietà impressionante :

Roti, chapati, naan, paratha, puri, bhatura

Preparo spesso del pane indiano, anche quando non ci sono ricette tipiche per accompagnarlo. Veloce da preparare, il naan si abbina benissimo anche con molti dei piatti della tradizione italiana. Ma il naan non è il solo pane indiano che compare nella nostra cucina.

Infatti mi capita di preparare anche il CHAPATI, un altro tipo di pane senza lievito tipico della cucina indiana. Siccome stiamo parlando dei tipi di pane del mondo, ho pensato di chiarire finalmente qualche termine, per conoscere meglio i pani di questa meravigliosa terra!

Pane indiano una varietà impressionante. TIPI DI PANI

Il pane è parte integrante della cucina indiana ed è sempre servito insieme ai curry.

Come in Italia, anche in India esistono numerose tipologie di pane. Troviamo infatti pani simili alle crepes ed altri che invece ricordano delle focaccine. Ci sono poi pani lievitati e altri invece senza lievito.

Alcuni pani sono fritti, mentre altri vengono cotti su una particolare piastra, chiamata tawa, al posto della quale possiamo usare una padella in ghisa pesante.

Ci sono anche dei pani cotti in un forno di terracotta, noto come tandori, che conferisce loro un sapore affumicato.

Pane indiano: IL ROTI 

Il pane indiano più caratteristico è un pane piatto, non lievitato, noto come roti, ottenuto con vari tipi di farine, a seconda della regione indiana (si va dal grano al miglio al sorgo).

Ha una forma rotonda e solitamente è cotto su una piastra bollente. Possiamo consumarlo da solo oppure spalmato d’olio o di ghee. Accompagna tutti i principali piatti e viene usato spesso come “cucchiaio” per raccogliere le pietanze dal piatto.

Spesso il roti è confuso con il chapati, più grande e saporito.

Pane indiano: Chapati

È forse il pane più tradizionale dell’India. Originario del Punjab, è diffuso in gran parte dell’Asia meridionale, in alcune aree del Medio Oriente, e in diversi paesi dell’Africa orientale, inclusi Kenya, Tanzania e Uganda.

Costituisce un cibo di base per molte regioni dell’Asia meridionale, e particolarmente nel nord del subcontinente.

È prodotto a partire da un impasto di farina integrale, acqua e sale, che viene schiacciato fino a formare una pizza del diametro di circa 12 centimetri e poi cotto su una piastra asciutta e molto calda, su entrambi i lati. Può essere mangiato con qualsiasi cosa, ma viene in genere servito con dal (zuppa di lenticchie) o verdure, e viene usato per ripulire il piatto di ogni avanzo di cibo.

Ha una forma piatta e tonda, simile ad una piadina.  L’utilizzo di latte o yogurt fresco al posto dell’acqua permette di ottenere un chapati più morbido.

Come dicevamo, il chapati viene cotto su una particolare padella di ferro piatta, chiamata tawa, che diffonde il calore in modo uniforme.

Pane indiano : Naan

Il naan è probabilmente il pane indiano più consumato all’estero, nei tradizionali ristoranti indiani. Si tratta di un pane lievitato, diffuso in Asia Centrale e Meridionale, Iran ed altre parti del Medio Oriente

Il naan viene cotto nei caratteristici forni d’argilla a forma di campana rovesciata, i Tandoor ed è forse il pane indiano che più si avvicina al nostro pane.

Spesso prima della cottura è cosparso di semi di papavero o di sesamo. A volte, infine, l’impasto è arricchito con cipolle e foglie di coriandolo finemente tritate.

Per aumentare volume e spessore del naan spesso vengono aggiunti latte o yogurt, viene poi servito ben caldo e unto con ghee o burro.

Può essere consumato come contorno ad un pasto o essere a sua volta farcito: ad esempio il Keema naan è ottenuto riempiendo il naan con una mistura di carne macinata.

Un’altra variante è il Peshawari o Peshawari naan, farcito con una mistura di noccioline e uvetta. Il Kulcha, Amritsari naan o Amritsari kulcha è riempito di patate pestate, cipolle e spezie.

Pane indiano : Paratha

La paratha è una sorta di piadina indiana in padella. E’ infatti di un pane non lievitato di farina integrale, cotto prima sulla padella e poi fritto.

Croccante e friabile, si abbina bene con la maggior parte dei piatti indiani. Può avere varie forme (rotonda, quadrata, triangolare) e può essere farcito in vari modi o aromatizzato in superficie con foglie di menta, aglio….

Pane indiano : Poori o Puri

E’ un pane azzimo non lievitato, consumato principalmente in India, Pakistan, Turchia e Bangladesh come prima colazione, snack o pasto veloce.

Viene inoltre servito solitamente assieme ad altri piatti vegetariani durante le funzioni cerimoniali e come parte dell’offerta agli Dei nel prasadam.

L’impasto è con farina di grano integrale, acqua, sale e olio. Dopo aver preparato l’impasto, formiamo delle palline e poi le stendiamo con un mattarello e friggiamo in burro ghee o olio vegetale. A contatto con l’olio, questi dischi si gonfiano e così otteniamo una sorta di focaccia indiana, croccante e dorata.

Pane indiano : Bhatura

La bhatura è un pane fritto lievitato, preparato con farina di grano finissima, yogurt, ghee oppure olio, e lievito. Una volta impastato, si lascia riposare per permetterne la lievitazione. Si stende poi con il mattarello.

La bhatura viene poi immersa nell’olio caldo e fritta. Con lo stesso impasto viene preparata anche una variante della bhatura, la kulcha,  cotta su piastra e guarnita con foglie di coriandolo.

La bhatura viene solitamente consumata assieme al Chana masala, condimento a base curry e ceci, per formare il tipico antipasto Chole bhature

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!