PANDOLCE GENOVESE

PANDOLCE GENOVESE

Anche voi siete stanchi di pandori e panettoni? Allora questo è il dolce perfetto per voi! Pensate: mio nipote, che non mangia assolutamente questi dolci natalizi, ricchi di burro e uova, ha adorato questa versione, persino con l’uvetta!

Molto più veloce da realizzare rispetto ai classici dolci natalizi, il pandolce sarà il mio regalo per Natale, insieme a vari dolcetti!

Vi racconto prima qualche notizia e poi passiamo alla preparazione, seguendo la ricetta che ho trovato sul Cucchiaio d’argento.

Io ho sostituito il burro con olio di cocco e in alcune preparazioni ho usato gocce di cioccolato invece dell’uvetta, lasciando comunque i semi di anice! Strepitoso!!!

PANDOLCE GENOVESE. Che cos’è

Il pandolce è un dolce comune in Liguria durante le festività natalizie.

Ha forma circolare e ne esistono due versioni : “alto” e “basso”. La tradizione prevede che se ne tengano da parte due fette: una per i poveri e una per il giorno di San Biagio, il 3 febbraio.

La prima versione di questo dolce, alternativo al panettone, è stata la “alta”, lievitata naturalmente e con tempi di preparazione molto lunghi.

Solo alla fine del 1800, con l’introduzioni di lieviti chimici, è nata la versione “bassa” , molto più veloce da preparare.

Nel Regno Unito lo chiamano Genoa Cake (“torta di Genova”) e secondo alcuni deriverebbe dal pane con lo zibibbo. Un’altra teoria ipotizza che il pandolce derivi da un dolce importato dalla Persia.

Secondo una “leggenda”, un doge della Repubblica di Genova bandì un concorso tra i maestri pasticceri di Genova, invitandoli a preparare un dolce rappresentativo della ricchezza di Genova, che fosse anche nutriente, a lunga conservazione e adatto ai lunghi viaggi per mare.

Passiamo ora alla ricetta.

PANDOLCE GENOVESE. La ricetta

  • DIFFICOLTÀ : media
  • PREPARAZIONE : 30 minuti
  • COTTURA : 60 minuti
  • COSTO : medio

INGREDIENTI

  • FARINA 500 g (io ho usato metà manitoba e metà farina tipo 0)
  • LIEVITO DI BIRRA  25 g
  • ACQUA 250 ml
  • ZUCCHERO 150 g
  • SALE  1 cucchiaino raso
  • BURRO AMMORBIDITO 100 g
  • UVETTA  30 g
  • ARANCIA CANDITA  25 g (Io non la metto)
  • PINOLI 30 g
  • SEMI DI FINOCCHIO 1 cucchiaino

PREPARAZIONE

in una terrina diluite il lievito con poca acqua tiepida e un cucchiaino di zucchero, poi mescolatelo con 50 grammi di farina, coprite e lasciate fermentare per circa 30 minuti.

Mescolate la restante farina con il sale, disponetela a fontana sul piano di lavoro, al centro mettete lo zucchero avanzato, il burro a pezzetti e il lievito, lavorate l’impasto con l’acqua tiepida fino a ottenere una liscia consistenza.Incorporatevi l’uvetta bagnata e strizzata, l’arancia candita tritata, pinoli e semi di finocchio.

Trasferite l’impasto in una terrina imburrata, coprite e lasciate lievitare per 2-3 ore lontano dalle correnti d’aria.

Quando la pasta avrà raddoppiato il volume, trasferitela sul piano di lavoro, datele una forma rotonda e adagiatela in una teglia foderata con carta da forno. Io ho usato gli stampi per panettone.

Copritela con un telo da cucina e fatela lievitare ancora per circa 2 ore.

Al momento di cuocerla praticate un taglio a croce sulla superficie e mettete in forno caldo a 190°C per circa 1 ora (consigliabile per i primi 30 minuti in forno ventilato).

Ritirate, lasciate raffreddare a temperatura ambiente, quindi trasferite il pandolce sul piatto da portata, infilate sulla sommità un rametto d’alloro e servite.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!