Milano 1948, Maugeri e lo zoppo dei Navigli
Fulvio Capezzuoli
Editore: Todaro
Pagine: 225 p.
Maugeri e lo zoppo dei Navigli. Descrizione
Terza indagine del commissario Maugeri. Un bambino assiste a un omicidio dalla finestra di casa. Il commissario Maugeri, già impegnato in un’indagine su una serie di furti in alcune gioiellerie milanesi, si trova a seguire anche questo nuovo caso, che lo porterà a confrontarsi con un assassino privo di scrupoli, pronto a uccidere chiunque cerchi di ostacolarlo.
Sullo sfondo una Milano invernale, fredda e nebbiosa, che si prepara alle elezioni del 1948 in un’atmosfera ricca di tensioni politiche, tra processioni religiose e cortei del Fronte Popolare.
Maugeri e lo zoppo dei Navigli. Breve riassunto e commento personale
Un giovane viene ucciso per strada in quella che sembra da subito un’esecuzione. Testimone un bambino, Luigi, che, dalla finestra di casa, assiste atterrito a quella scena di sangue. Chi sarà lo spietato assassino? E il piccolo sarà in pericolo? Riuscirà Maugeri a fermare il killer prima che uccida di nuovo?
Tutto cambia per Maugeri quando scopre che la vittima è Ignazio Esposito, il nipote dell’agente Esposito con cui aveva collaborato a Città Studi (vedi). Contemporaneamente alle indagini sulla morte del giovane Ignazio, che, a detta di tutti, era un bravissimo ragazzo, Maugeri e Valenti seguono anche le indagini su una serie di rapine a gioiellerie.
Quando si scopre che sono coinvolti dei nostalgici del Ventennio Fascista, per Maugeri diventa chiaro che le rapine servono a reperire fondi per qualche colpo gobbo prima delle elezioni dell’Aprile del 1948.
A che cosa mirano gli ex repubblichini? e perché la CIA è interessata alle indagini di Maugeri? La situazione si complica quando si capisce che sono coinvolti agenti di polizia…Di chi fidarsi?
Una nuova indagine per il commissario Maugeri e il suo braccio destro, l’ispettore Valenti, un caso spinoso che si affianca all’indagine sulle numerose rapine alle gioiellerie milanesi. Due fatti apparentemente scollegati tra loro ma che, forse, qualcosa in comune alla fine l’avranno.
Un altro bel giallo, che riesce a trasportarci nella Milano del dopoguerra, con le sue mille trasformazioni. E a farci comprendere il clima che si doveva vivere in Italia subito dopo la guerra.
18 APRILE 1948: ITALIANI ALLE URNE
Quelle del 1948 furono le seconde elezioni della Repubblica italiana, dopo quelle del 1946.
Mentre però le elezioni del 1946 furono indette per l’elezione di un’Assemblea Costituente, cui sarebbe stato affidato il compito di redigere la nuova carta costituzionale, nel 1948 si votò per eleggere i membri di Camera e Senato (vedi QUI).
Nonostante il Fronte Popolare (formato da PCI e PSI) avesse dominato alle precedenti elezioni amministrative, il 18 aprile uscì pesantemente sconfitto dalle urne. Ancora oggi si parla di pesanti brogli per far vincere la Democrazia Cristiana. E, nel libro, si comprende che in gioco c’era molto più del solo governo dell’Italia.
Un romanzo che vi consiglio di leggere