Lussekatter. I Dolcetti di Santa Lucia

LUSSEKATTER. I GATTI DOLCI DI SANTA LUCIA

A ben guardarli sembrano delle code di gatto! (non c’è limite alla fantasia!), ma qui da noi mia suocera li chiama “occhi di Santa Lucia”.

Si tratta di focaccine natalizie svedesi a base di uvetta (facoltativa) e zafferano, che vengono tradizionalmente serviti il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia.

I lussekatter sono legati ad altri dolci, che si consumavano in occasione delle festa pagane del solstizio d’inverno.

La preparazione è semplice e i dolcetti si possono preparare in anticipo e congelare, cuocendoli quando serve!

 

Io ho aggiunto la buccia di un’arancia grattugiata, ma non amando né l’uvetta né le amarene, non ho messo la decorazione finale!

  • Preparazione: 15 + il tempo di lievitazione circa 2 Ore
  • Cottura: 15 -20 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 20 – 25 pezzi
  • Costo: Medio

Ingredienti

  • 500 g Farina (Io ho usato Manitoba)
  • 80 g Burro (Ammorbidito)
  • 50 g Zucchero
  • 10 g Lievito di birra fresco
  • 1 uovo
  • 1 bustina Zafferano
  • 100 ml acqua tiepida
  • 150 ml Latte (potete usare anche solo latte,invece di latte e acqua)
  • 1 Arancia (Solo buccia grattugiata. Facoltativa)

per guarnire

  • q.b. Amarene o uvetta (Facoltativo)

Preparazione

  1. FASE 1: PREPARARE L’IMPASTO

    • Fate scaldare dolcemente il latte e il burro e quando questo si sarà sciolto (il latte non deve bollire), fate intiepidire.
    • Unite lo zafferano e lo zucchero e mescolate bene.
    • Sciogliete il lievito di birra nell’acqua tiepida.

     

    • In una ciotola capiente versate la farina a fontana, aggiungete il lievito e la miscela di latte, burro e zafferano.

     

    • Aggiungete l’uovo e, poca alla volta, la farina setacciata.
    • A metà circa della lavorazione, aggiungete un pizzico di sale e, se vi piace, la buccia dell’arancia
    • Lavorate fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, poi coprite con la pellicola e lasciate lievitare per circa 2 ore, fino al raddoppio del volume
  2. FASE 2: PREPARARE I LUSSEKATTER

    • Trasferite l’impasto su una spianatoia, sgonfiate delicatamente l’impasto e piegate a libro.
    • Dividete l’impasto in tanti pezzetti di circa 50 – 60 g circa.
    • Arrotolate l’impasto e stendetelo, formando delle specie di salsicciotti lunghi circa 20 – 25 cm e spessi mezzo cm.
    • Avvolgete i due capi del salsicciotto, formando la tipica forma ad “S” e, se vi piace, inserite le uvette (o le amarene), precedentemente ammollate e strizzate, al centro delle spirali.

     

    • Mano a mano che procedete a formare i dolcetti, disponeteli su una teglia foderata con carta da forno, tenendoli ben distanziati, in modo che non si attacchino durante la cottura.
    • Spennellate i lussekatter con poco latte e copriteli con un panno umido, facendo lievitare per 45 minuti.
    • Fate cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 20 minuti.
    • Sfornate i lussekatter e fateli raffreddare su una griglia.
    • Vi confesso che non resisto mai alla tentazione e li mangio ancora tiepidi…Gnam!

     

Note

Lussekatter. Conservare

I “gatti di Santa Lucia” si conservano in un sacchetto o in un contenitore ermetico per un paio di giorni.

Potete anche prepararli in anticipo e congelarli dopo averli fatti raffreddare, scaldandoli al bisogno.

LUSSEKATTER. PERCHÉ LO ZAFFERANO?

Vi siete chiesti come mai in molti dolci preparati per Santa Lucia (che in passato coincideva con il solstizio d’inverno) si usi spesso lo zafferano?

Questa spezia, coltivata nella nostra regione da secoli,  è un alimento ricchissimo di antiossidanti. Ma in passato era legata a molti altri significati.

Nei paesi Orientali si usa regalare lo zafferano per augurare una vita lunga, prospera e felice!

Giallo come l’oro: per questo fin dall’antichità il suo colore è sinonimo di ricchezza materiale e spirituale, di benessere, gioia e felicità!

Ancora oggi in Oriente si usa regalare lo zafferano per augurare vita lunga e prosperità a chi lo riceve.

Il suo colore giallo dorato ci richiama anche il colore del sole apportatore di vita, luce e calore.

Il colore giallo dello zafferano è da secoli sinonimo di luce, gioia e felicità !

Prezioso come la porpora, lo zafferano serviva per tingere gli abiti dei re Assiri e dei re d’Irlanda, le calzature dei re di Babilonia, così come per tingere le bende con cui si avvolgevano le mummie egiziane.

Le spose dell’antica Roma portavano dei veli tinti con lo zafferano e questa tradizione giunse fino al Medioevo: le nobili dame indossavano infatti sotto i loro abiti nuziali una tunica di seta anch’essa tinta con lo zafferano.

Il colore giallo e quindi anche lo zafferano sono sinonimi dunque di benessere, bellezza, abbondanza, salute, gioia, felicità e vitalità.

Da qui il suo uso in molti dolci preparati per il Solstizio d’inverno

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *