LASSI MANGO e COCCO. Un dessert da bere
Il lassi è una bevanda tradizionale indiana a base di yogurt, originaria del Punjab, una regione a nord dell’India, posta a cavallo della frontiera tra India e Pakistan.
LASSI MANGO e COCCO. Il lassi indiano
Tale preparazione serve per accompagnare i cibi piccanti e speziati, per mitigare e rinfrescare il palato.
Nel lassi originale si aggiunge del cumino o del cardamomo macinato per insaporire la bevanda, che in questo modo, non risulta dolce ed è adatta ad accompagnare i pasti.
LASSI MANGO e COCCO. Il lassi dolce
Esiste anche una versione dolce del lassi, che si prepara aggiungendo un dolcificante (miele o zucchero di canna) e della frutta. In questo caso di solito si utilizza il mango. Il lassi al mango è una delle versioni più popolari del lassi dolce.
Le ricette del lassi si possono facilmente adattare a chi è vegano e anche a chi è allergico o intollerante ai latticini. Basta sostituire lo yogurt classico con lo yogurt vegetale. Per preparare il lassi potrete scegliere acqua naturale o gassata a seconda delle vostre preferenze.
Per preparare il lassi al mango e cocco, invece, basta sostituire in parte lo yogurt con il latte di cocco (o con la panna di cocco, quella venduta in lattina).
Perfetto per concludere il menu bengalese che il Maritozzo mi ha preparato per la Festa della Donna e ottima in estate per dissetarsi!
Se volete una preparazione più cremosa, congelate cubetti di mango (oppure di latte di cocco) e poi frullateli!
Ingredienti
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1 Mango
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1 cucchiaio Zucchero di cann
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150 g Yogurt greco
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400 ml Latte di cocco
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q.b. Acqua di rose (Facoltativo. Potete anche sostituirla con acqua di fiori di arancio)
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mezzo cucchiaini Curcuma in polvere (Facoltativo)
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q.b. Scaglie di cocco (Facoltative. Per guarnire)
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q.b. Cannella in polvere (Facoltativo)
Preparazione
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- Sbucciate il mango e tagliatelo a dadini.
- Mettete quindi tutti gli ingredienti nel bicchiere di un frullatore e frullate per un paio di minuti. Se volete, potete anche aggiungere qualche cubetto di ghiaccio
- Versate la bevanda nei bicchieri e, se volete, potete guarnire con scaglie di cocco e/o granella di pistacchi (ma anche con cioccolato bianco!)
Note
LASSI MANGO e COCCO. Il mango
Oltre ad essere uno dei frutti tropicali più apprezzati in assoluto grazie alla sua dolcezza e corposità, il mango è tra tutti i tipi di frutti quello con il più alto contenuto di provitamina A, oltre a molto calcio, ferro e vitamina C.
Il betacarotene in esso contenuto può prevenire le scottature solari nei soggetti con pelli sensibili oltre a combattere le difficoltà respiratorie nei fumatori. Il mango è ottimo anche per curare la carenza di vitamina C.
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LASSI MANGO E COCCO. IL LIBRO.
Come avrete notato, da sempre mi appassiona la cucina orientale. In particolare, da qualche tempo, oltre ad approfondire la mia conoscenza della nostra cucina tradizionale, mi sto interessando alla cucina vegetariana e vegana. Ultimamente, poi, mi è stato regalato un libro sulla cucina ayurvedica, La cucina ayurvedica. Proprietà nutritive e terapeutiche dei cibi e delle combinazioni alimentari, di Amadea Morningstar Urmila Desai. Da questo libro ho tratto l’ispirazione per questo dessert.
La medicina ayurvedica è uno dei più antichi sistemi di guarigione della medicina olistica, praticata in India da oltre 5000 anni. Ayurveda è l’unione di due parole in sanscrito:
- Ayur, che significa vita,
- Veda, che sta per conoscenza.
La saggezza dell’Ayurveda consiste nel riportare lo stato di salute curando la causa e le radici profonde – fisiche o mentali – responsabili dello sviluppo di una malattia o di un disturbo. Inoltre l’Ayurveda suddivide le persone in tre grandi categorie o dosha (stati corporei) : Vata, Pitta e Kapha, e ciascuno di loro rappresenta un certo tipo di personalità e fisico.
La cucina ayurvedica è essenzialmente una cucina vegetariana che rinuncia all’uso della carne e privilegia sostanze come il ghee, ovvero il burro chiarificato, il kichari con riso, zenzero e coriandolo e altri piatti tradizionali indiani.
Mi sentirete ancora parlare dell’argomento…del resto lo diceva anche Ippocrate: SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO!
