E’ UN PESCE AZZURRO?
Un attento lettore del mio blog (grazie Eugenio!) ha stuzzicato la mia curiosità e mi ha proposto un interessante quesito:
Come mai la lampuga non compare tra i pesci azzurri? Dimenticanza o forse non è un pesce azzurro?
Per rispondere alla domanda, ho consultato i miei libri e tantissimi siti internet, dove spesso era indicata come pesce azzurro. Alla fine, è nato questo articolo!
Vi racconto che cosa ho imparato.
CHE COS’È IL PESCE AZZURRO
Cominciamo con il ricordare che cosa intendiamo quando parliamo di pesce azzurro (vedi QUI). Secondo la definizione più corrente, pesci azzurri sono tutte quelle varietà di pesci, vari in forma e dimensioni, caratterizzate da:
- facile reperibilità nel Mediterraneo
- dorso nei riflessi del colore blu scuro, con striature verdi argentate
- ventre di colore argenteo
- buon rapporto qualità/prezzo
Oltre alla tipica colorazione, il pesce azzurro ha altre specificità che lo caratterizzano:
- sono pesci senza squame
- sono ricchi in Omega3 e di grassi insaturi, che fanno bene allo sviluppo; le loro carni sono grasse e piene di olii, facilmente digeribili
- sono soggetti all’Anisachis, un verme che si annida nello stomaco del pesce azzurro, che può trasmettersi all’uomo ingerendo i pesci azzurri crudi.
Tenendo presente questa definizione, ho ricontrollato per bene tutto quello che avevo sulla lampuga ed ho scoperto quanto segue!
LAMPUGA CAPONE O PESCE PAPPAGALLO. Che cos’è
Il Coriphaena hippurus, meglio noto come corifena o lampuga (oltre che con tanti altri nomi nelle varie zone d’Italia) è un pesce marino appartenente alla famiglia dei Coryphaenidae .
Ha corpo allungato, dotato di un’unica pinna dorsale, pinne ventrali appuntite e coda forcuta. E’ ricoperto di piccole squame incapsulate nell’epidermide, che danno al pesce l’aspetto di una pelle liscia.
E già per questo non può essere considerato un pesce azzurro, che non ha squame!
La livrea è grigio bluastra, tendente al blu sul dorso e al giallo su fianchi e ventre (e invece il pesce azzurro ha riflessi argentati sul ventre). Sui fianchi si notano punti scuri e macchie dorate.
Raggiunge una lunghezza massima di circa 2 metri ed un peso di circa 20 chilogrammi. Nei mari italiani il peso medio delle catture varia da 3-4 etti a 8 chilogrammi.
Si tratta di un pesce pelagico, ovvero che vive in mare aperto, tipico delle zone tropicali e sub- tropicali di tutto il mondo. E’ diffuso anche nel Mediterraneo. E’ segnalato lungo tutte le coste italiane in estate, ma sempre al largo. Più raro in Alto Adriatico, è più comune al Sud e intorno alle isole.
Appare sulle coste soltanto al tempo della deposizione delle uova (in estate), per poi andare in acque più calde all’inizio dell’autunno.
Nota per la sua voracità, la lampuga presenta un accrescimento molto rapido nel primo anno di età
Ha tantissimi nomi: capone a Palermo (ma anche a Vasto), sfoderu a Catania, pauni o capuni a Messina, lampuca o cataluzzo a Siracusa (in Veneto lo chiamano catalusso), pesce pappagallo a Pescara, lambuga in Sardegna, indorada in Liguria, pesce pampano in Campania…
In hawaiano è chiamata mahi-mahi, che significa forte, mentre in America è nota come dolphinfish, abbreviata dai pescatori in dolphins, termine che genera facilmente confusione con i delfini, chiamati anch’essi dolphins.
CURIOSITÀ
Proprio l’ambiguità del nome ha tratto in inganno la traduttrice Fernanda Pivano, che nella versione italiana de “il vecchio e il mare” descrive il protagonista che pesca e carica a bordo un “delfino” e lo mangia completamente, impresa improbabile per un solo uomo anziano.
Pensate: è velocissima e riesce a raggiungere i 95 km/h!
LAMPUGA CAPONE O PESCE PAPPAGALLO in cucina
La sua carne è molto apprezzata e ben pagata (8-10 euro/kg, ma mi è capitato di pagarlo anche 12 euro): oggetto di pesca commerciale, è anche un’ambita preda di pesca sportiva.
Oppone infatti una forte reazione alla cattura, saltando fuori dall’acqua per liberarsi dall’amo.
Facile da sfilettare, può essere cucinata al forno, gratinata, grigliata oppure cotta in padella, sia sfilettata che in tranci.
Le sue carni dolci e delicate inizialmente sono rosate, ma diventano bianche una volta cotte; inoltre sono molto magre, ma allo stesso tempo succose e saporite.
Quando viene cucinata alla perfezione, la lampuga è dolce per natura e si sposa con la frutta fresca, le salse a base di erbe aromatiche, le insalate e molti altri contorni
Ottima in umido con il pomodoro, magari insaporito con dell’aglio fresco, capperi, olive taggiasche e basilico.
ATTENZIONE: Sono stati segnalati casi di avvelenamento da ciguatera dopo essersi cibati delle carni di questa specie
Disponibilità in commercio
- Settembre
- Ottobre
- Novembre
- Dicembre
LAMPUGA CAPONE O PESCE PAPPAGALLO. Valori nutrizionali per 100 g
Le carni della lampuga sono ricche di vitamina A e sali minerali, principalmente fosforo, zinco, magnesio e potassio. E’ un pesce magro, con meno dell’1% di grassi.
Tra gli acidi grassi saturi più rappresentativo è l’acido palmitico con il 17,2%. Tra i monoinsaturi l’acido oleico è quello ritrovato in concentrazioni maggiori con il 15,3%. Infine tra gli acidi grassi polinsaturi quelli maggiormente presenti sono EPA e DHA con il 7,2% e il 16,2% rispettivamente. Il rapporto ω 6/ω 3 è pari a 1 a 2.
- Acqua 77,55 g
- Energia 85 kcal
- Proteine 18,5 g
- Grassi 0,7 g
- Ceneri 2,1 g
- Carboidrati 0 g
- Fibre 0 g
Minerali
- Calcio 15 mg
- Ferro 1,13 mg
- Magnesio 30 mg
- Fosforo 143 mg
- Potassio 416 mg
- Sodio 88 mg
- Zinco 0,46 mg
- Rame 0,041 mg
- Manganese 0,015 mg
- Selenio 36,5 µg
Vitamine
- Tiamina (vitamina B1) 0,02 mg
- Riboflavina (vitamina B2) 0,07 mg
- Niacina (vitamina B3 o PP) 6,1 mg
- Acido Pantotenico (vitamina B5) 0,75 mg
- Piridossina (vitamina B6) 0,4 mg
- Folati 5 µg
- Acido folico 0 µg
- Folati alimentari 5 µg
- Folati (DFE) 5 µg 2,5 % RDA
- Vitamina B12 0,6 µg 30 % RDA
- Vitamina A (RAE) 54 µg 6,8 % RDA
- Retinolo 54 µg
- Vitamina A, IU 180 IU
LAMPUGA CAPONE O PESCE PAPPAGALLO. Allora???
In conclusione: non possiamo considerare la lampuga un pesce azzurro, anche per il ridotto contenuto in grassi! Ma è un pesce fantastico: se vi capita di trovarlo, assaggiatelo. Ha un sapore delicato che vi conquisterà!