LA CURIOSA VICENDA DEI GEMELLI BONINO

LA CURIOSA VICENDA DEI GEMELLI BONINO  è un interessante romanzo mystery, scritto da Renzo Bistolfi, che ci regala un’altra delle sue bellissime storie. Vi racconto il libro e provo a spiegarvi perché mi è piaciuto.

LA CURIOSA VICENDA DEI GEMELLI BONINO

Renzo Bistolfi

Editore: TEA

Collana: Narrativa Tea

Prima Pubblicazione : 2021

Pagine: 312 p.

Genere : narrativa, mystery

LA CURIOSA VICENDA DEI GEMELLI BONINO : descrizione (dal sito dell’editore)

Sestri Ponente, 3 giugno 1950. Nel giorno del suo venticinquesimo compleanno, come in qualsiasi altro giorno degli ultimi anni, Paolo Bonino si appresta a una giornata di lavoro nell’attività di famiglia, attività che alla morte del padre ha preso in mano e fatto prosperare.

Tratti nobili, abiti impeccabili e pettinatura alla Scott Fitzgerald, Paolo vive da solo con la madre, donna cresciuta in una famiglia di ricchi importatori di spezie, educata a ricamo, pianoforte, francese e poesia, il cui unico scopo è quello di gestire la casa e garantire a Paolo un’esistenza decorosa e comoda.

Eppure, non è tutto oro quel che luccica: un’ombra infatti aleggia in quella elegante casa, da quando Pietro, il fratello gemello di Paolo, dopo un breve periodo passato in carcere ha lasciato l’Italia per trasferirsi oltreoceano, tagliando bruscamente i rapporti con la sua famiglia. Tutto sta per cambiare, però, e il filo esile ma tenace che lega Pietro e Paolo li porterà di nuovo l’uno accanto all’altro.

E tra ricordi, recriminazioni, accuse i due fratelli affronteranno lo scontro più atteso e decisivo delle loro vite…

LA CURIOSA VICENDA DEI GEMELLI BONINO : l’autore

Renzo Bistolfi vive tra Genova, dove è nato nel 1954, e Milano, dove lavora. Dal 2007 ha cominciato a scrivere e pubblicare le storie che lo hanno sempre appassionato. Nelle edizioni TEA sono già apparsi con crescente successo

LA CURIOSA VICENDA DEI GEMELLI BONINO :breve riassunto e commento personale

Dopo aver impiegato quasi un anno per raccontarvi “L’Ultima Briscola“, stavolta vi parlo dell’ultimo romanzo di Renzo Bistolfi praticamente appena pubblicato. Infatti ho approfittato della lunga vacanza che mi sono concessa per leggere tantissimi romanzi appena usciti.

Come suo solito, Bistolfi ci regala una vicenda davvero particolare, incentrata sulle strane dinamiche di una coppia di gemelli. E lo fa spiazzandoci fino alla fine!

Il romanzo, ve lo dico subito, mi è piaciuto davvero tanto e l’ho letteralmente divorato in un pomeriggio!

Provo a raccontarvelo senza svelarvi troppo. Nel prologo è una mattina di inizio novembre. Una donna piuttosto in carne si ferma davanti al monumento funebre della famiglia Bonino e, dopo averlo messo in ordine, prega.

Una signora magra le chiede se sia una parente e la donna in carne spiega:

“Lo conoscevo da quando era bambino…Una gran brava persona. Ha fatto del bene a tutti…non aveva quasi più nessuno. E se non ci vengo io una volta la settimana…”

L’altra donna si chiede come fosse possibile che il suo gemello Pietro fosse così diverso:

diversi come il diavolo e l’acqua santa ! eppure si somigliavano come due gocce d’acqua.

Tanto Paolo era educato, tranquillo e giudizioso, quanto Pietro era prepotente, impulsivo e senza quiete

Paolo è morto nel 1970, Pietro nel 1952. A interrompere le chiacchiere delle due donne è la sirena della corriera. La donna in carne pensa di potersi liberare dell’altra ma, a quanto pare, la magra ha altri progetti. Prenderà anche lei la corriera ”così facciamo ancora due chiacchiere”.

Inizia poi il racconto vero e proprio, nel giorno del 25° compleanno di Paolo. La mamma gli ha regalato uno splendido fermacravatte ma madre e figlio sentono forte l’assenza di Pietro:

La metà cattiva…chissà dov’era adesso, cosa faceva, com’era…

Sono infatti passati quattro anni dall’ultima volta che i gemelli si sono visti. Pietro era appena uscito di prigione, dopo aver scontato un mese per aver emesso un assegno falso imitando la firma del padre. Pietro aveva salutato il fratello mentre si imbarcava per l’Argentina:

“Io me ne vado. Ho bisogno di vivere”

Paolo, alla morte del padre, si è ritrovato a gestire l’impresa di famiglia… Lo scontro con un cattivo dipendente scatena una ridda di ricordi in Paolo, insieme alla consapevolezza che il gemello, pur a distanza, con il suo cattivo esempio gli condizionava ancora la vita, le scelte più intime. Persino quella di sposarsi o frequentare qualcuno. 

Maria, la governante di casa Bonino, sembra essere l’unica a rendersi conto che qualcosa tormenta Paolo

Il signor Paolo a lei non la faceva.

Non sa Maria che Paolo riflette anche sul suo rapporto con la madre, che non ha mai sentito tale. Sempre troppo fredda e distaccata :

Si era curata che ogni avvenimento pratico, in famiglia, scorresse su binari rettilinei e ben tracciati, lasciando al marito ogni decisione che esulasse dalla condotta dell’apparente serenità domestica, come se per tutto il resto occorressero strategie complicate nelle quali non osava avventurarsi.

Paolo si è sempre comportato da bravo figlio, ma non aveva mai parlato davvero con sua madre

Le aveva mai spiegato ciò che viveva, i suoi dubbi, le sue paure, il legame a tratti morboso che lo legava al fratello? Mai.

Mentre la signora Bonino pensa ai preparativi per riaprire la casa di Lerma, una fitta al petto le toglie il respiro. Nel giro di un mese la situazione precipita e il medico non lascia speranze.

Secondo il dottor Cabella alla donna restano pochi mesi di vita :

«La situazione è grave, signor Bonino. Non è più operabile. Si tratterà di controllare il dolore per quanto possibile. Si prepari al peggio»

La donna è consapevole della sua sorte e decide per una volta di prendere di petto il figlio. Vuole che Paolo almeno provi a ritrovare Pietro

«È tuo fratello, Paolo, qualunque cosa sia accaduta. Quando io non ci sarò più, lui sarà la sola persona della famiglia che ti resta, non dimenticarlo…»

Purtroppo di Pietro si sono perse le tracce in Argentina e Paolo non riesce a realizzare l’ultimo desiderio di sua madre, che se ne va in un caldo pomeriggio di settembre. Per Paolo è quasi una liberazione. Infatti può finalmente dedicarsi a se stesso:

tra le mani sentiva di avere la sua stessa vita, il suo stesso futuro di uomo libero, svincolato da chiunque altro. C’era soltanto un’ombra a offuscare talvolta tanta fiducia in se stesso: l’ombra del gemello

Con grande stupore di Maria, Paolo inizia a rivedere quello che è sempre stato il suo unico amico, Pippo Parodi. Proprio grazie a Pippo, Paolo scopre una nuova passione: le auto!

E fu così che Paolo Bonino, domenica 16 novembre 1951 decise di prendere la patente.

Il 30 aprile del 1952 gli viene consegnata la sua prima auto:

una Lancia Ardea quarta serie di colore blu con interni in panno grigio perla. Un panno talmente pregiato che in molti lo avrebbero utilizzato volentieri per confezionare eleganti cappotti.

Ma la gioia di Paolo dura poco. Infatti insieme all’auto gli arriva anche una lettera di suo fratello:

Sono appena sbarcato in Italia. Ho assoluto bisogno del tuo aiuto. … Non muoverti da casa e aspetta. Mi farò vivo in qualche modo nei prossimi giorni. P.

E Paolo diventa intrattabile.. finché il fratello rientra dalla porta e gli spiega che è senza documenti. Ha dovuto viaggiare da clandestino. Infatti è ricercato negli Stati Uniti

«Se mi beccano buttano le chiavi in mare, o forse mi abbrustoliscono sulla sedia elettrica.»

Ben presto due funzionari della polizia si presentano a casa Bonino, chiedendo di Pietro. E raccontano a Paolo che Pietro è riuscito a evadere, insieme ad altri due delinquenti.

Potrebbe denunciarlo ma Paolo ha deciso di assecondare il folle piano del fratello, che vuole arruolarsi nella Legione Straniera.

Pietro non ha ancora rivelato al fratello di avere un figlio e una moglie a Austin in Texas:

Maggie, che ora si trovava sola e senza mezzi ad Austin, con un bambino appena nato. Chissà come avrebbe reagito Paolo quando gli avesse chiesto di occuparsene, di provvedere a loro in qualche modo.

Sottoposto a troppo stress, Paolo decide di allontanarsi dal fratello e, di colpo, i ruoli sono invertiti… Che cosa accadrà a Pietro? E che ne sarà di Paolo? Forse è impazzito?

Riusciranno infine i due fratelli a confrontarsi? Per scoprirlo, dovrete leggere il romanzo, che ci riserva sorprese fino all’ultima pagina.

Ve lo consiglio

VOTO : 8 / 10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!