IL SEGRETO DEL COMMENDATOR STORACE ovvero, Quando si dice morire sul più bello
Renzo Bistolfi
Editore: TEA
Prima edizione: 2018
Pagine: 328 p.
Genere: giallo
IL SEGRETO DEL COMMENDATOR STORACE. Descrizione
Sestri Ponente, ottobre 1957. Quale importante rivelazione dovrà mai fare il ricco e anziano commendator Lisandro Storace?
Da settimane sembra stia per morire, ma non si decide mai, e ora ha convocato nel suo palazzo, colmo di opere d’arte, l’arciprete, monsignor Malacalza, il cavalier Damonte, amministratore dei suoi beni, il maresciallo Galanti, e due vicine di casa.
Ha fatto arrivare in tutta fretta da New York anche un pronipote, totalmente ignaro fino a quel momento della loro parentela, che è saltato sul primo transatlantico ed è approdato a Genova per l’occasione.
Finalmente si verrà a sapere qualcosa di più riguardo un fatto increscioso accaduto dieci anni prima: la giovane e bellissima moglie del commendatore, in uno dei suoi frequenti attacchi di rabbia, ha abbandonato precipitosamente il tetto coniugale, senza dare più notizie di sé, lasciando il marito in uno stato di prostrazione.
Ma, proprio mentre Lisandro Storace sta per svelare la verità sulla sua sparizione, muore, lasciando tutti di sasso.
Il pronipote, Nicolò Storace, che eredita il grosso dei beni del commendatore, è giovane e curioso, e vuole scoprire il segreto che lo zio si è portato nella tomba, se non altro per dare un senso al repentino cambiamento avvenuto nella sua vita.
Così, tra misteriosi vasi che volano da balconi, pericolose scivolate sui binari del tram, lettere anonime e bronchiti che non vogliono proprio saperne di passare, Nicolò chiede in giro, passeggia tra i vicoli, raccoglie confidenze e sussurri, mettendo insieme i pezzi del variopinto puzzle composto dalle esistenze dello zio e del microcosmo di affetti che lo circondava.
IL SEGRETO DEL COMMENDATOR STORACE. Breve riassunto e commento personale
Un altro bellissimo e divertente romanzo di questo bravissimo autore italiano, che ero veramente curiosa di leggere da quando, qualche tempo fa, mi era capitato sotto mano il suo precedente libro.
Subito ci troviamo in un’altra epoca, grazie al racconto costruito da Bistolfi. Infatti il romanzo è ambientato a Sestri nel 1957, un anno prima i fatti del precedente romanzo. E l’autore riesce a costruire un bellissimo quadro d’insieme, in cui la risoluzione del mistero è solo un pretesto per raccontarci quel periodo, così lontano eppure così vicino.
Il protagonista, Niccolò Storace, si impegna con tutte le sue forze per cercare di scoprire perché quel suo prozio ha deciso proprio ora di farlo arrivare dagli Stati Uniti. A nulla serviranno i tentativi di farlo desistere a parole e con i fatti.
Infatti il povero Niccolò si trova presto vittima di una strana sfortuna: vasi che volano da balconi, scivolate sui binari del tram, lettere anonime e persino una brutta bronchite sono solo alcuni degli “sfortunati eventi” che dovrebbero spingerlo a lasciar perdere…
Imperterrito, il giovane andrà per la sua strada, dimostrando un carattere che all’inizio nessuno si aspetterebbe!
Un libro veramente gradevole, che vi consiglio di leggere perché non solo vi regalerà tante risate, ma vi terrà incollati fino alla fine, lasciandovi stupefatti!