KEFIR DI CHE COSA SI TRATTA

KEFIR DI CHE COSA SI TRATTA

L’avevo provato moltissimi anni fa, poi lo avevo comprato per il Maritozzo qualche anno fa. Adesso è presenza costante del supermercato in cui mi servo. Vi racconto che cos’è e come usarlo in cucina!

KEFIR DI CHE COSA SI TRATTA. Descrizione

Il kefir (o chefir) è una bevanda fermentata, ricca di fermenti lattici, ottenuta di solito dalla fermentazione del latte. La parola deriva dal turco keyif, che significa delizia.

Contiene circa lo 0,8% di acido lattico, ha un gusto fresco ed è un alimento nutriente.

Originario del Caucaso, è molto popolare nell’ex Unione Sovietica.

A seconda delle diverse modalità di fermentazione il kefir può avere un piccolo contenuto di anidride carbonica e di alcol, a causa dei processi fermentativi dei lieviti.

Il chefir tradizionale viene preparato utilizzando latte fresco (di pecora, capra o vacca) e i fermenti o granuli di chefir, formati da un polisaccaride chiamato kefiran.

Secondo la leggenda, fu Maometto a donare i primi grani di kefir agli avi dei montanari del Caucaso, che per questa ragione lo chiamarono “miglio del profeta”.

I fermenti del kefir di latte non sono adattabili per fermentare gli zuccheri di altre sospensioni liquide, come le bevande di soia e riso o soluzioni di acqua e zucchero. Per ottenere il kefir da queste bevande si usano i kefir d’acqua.

Recenti studi hanno dimostrato che è possibile ottenere i kefiran (grani di kefir) inoculando con la flora batterica dello stomaco di capra il latte contenuto in un otre di cuoio e sostituendo giornalmente metà del latte con latte fresco; dopo una decina di settimane si sono formati granuli di kefir.

Spesso usato per migliorare la digestione, viene spesso “confuso” con lo yogurt.

KEFIR DI CHE COSA SI TRATTA. NON UNO YOGURT!

Sebbene kefir e yogurt abbiano molto in comune, in realtà numerose sono le differenze significative.

Innanzitutto, il kefir è in genere più grasso dello yogurt, ma ha anche più proteine e più probiotici.

Esso è inoltre meno denso rispetto allo yogurt, essendo prodotti in modo ben diverso.

Infatti il Kefir fermenta a temperatura ambiente, mentre molti tipi di yogurt iniziano la coltura sotto calore.

KEFIR DI CHE COSA SI TRATTA. Le proprietà nutritive

Cento grammi di kefir ottenuto da latte vaccino intero danno un apporto calorico di circa 74 kcal.

I grassi sono circa 4,5 g di cui 2,9 g saturi, le proteine, di elevato valore biologico, sono circa 3,7 g mentre i carboidrati sono intorno ai 4 g. Buono il contenuto di vitamina A e vitamine del gruppo B, tra cui la vitamina B12.

Elevato il contenuto di calcio, buono quello di potassio e fosforo.

Ovviamente le proprietà nutritive del kefir dipendono in buona misura da quelle del latte utilizzato per la produzione.

KEFIR DI CHE COSA SI TRATTA. BENEFICI

Secondo la tradizione il kefir si usa per curare le enteriti e, a volte, la tubercolosi. Ad interessarsi al kefir e a studiarlo fu il Premio Nobel per la medicina Il’ja Il’ič Mečnikov , convinto che fosse uno dei motivi della longevità delle popolazioni caucasiche.

Oggi il kefir è molto apprezzato anche da noi per le sue proprietà benefiche, dovute all’attività dei batteri probiotici. In particolare:

  • Contribuisce a promuovere la formazione di anticorpi.
  • Riequilibra il microbiota.
  • Ricco di proteine, vitamine del gruppo B, potassio e calcio.
  • Secondo alcuni studi,  il kefir può essere utile per abbassare il colesterolo.
  • ha forti proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie e antiossidanti.

KEFIR DI CHE COSA SI TRATTA. IN CUCINA

Il kefir può essere consumato puro, oppure aggiungendo miele, caffè, cioccolato liquido o in scaglie, frutta e cereali.

È ideale anche come ingrediente per primi, secondi piatti e dolci. Insomma, ovunque si utilizzi yogurt o panna!

ATTENZIONE:

Se non avete mai consumato kefir è bene partire con piccole dosi per vedere l’effetto che fa questo nuovo alimento sul proprio organismo. Si può iniziare con un cucchiaio o due per arrivare gradatamente ad assumere una tazza al giorno (ma c’è chi ne beve di più).

Si possono infatti avere nausea, mal di stomaco, crampi, meteorismo e mal di testa, tutte conseguenze di una disintossicazione messa in atto dal kefir.

È per questo che si consiglia di iniziare assumendo pochi cucchiai di bevanda e aumentando gradualmente il quantitativo.

È meglio che gli allergici al latte scelgano la variante di kefir che si prepara a partire dall’acqua.

Si può consumare a colazione ma anche durante i pasti dato che favorisce la digestione.

KEFIR DI CHE COSA SI TRATTA. PREPARARLO IN CASA

Nella preparazione domestica tradizionale i granuli vengono recuperati e riutilizzati per le successive fermentazioni.

Per preparare in casa il Kefir vi basterà aggiungere a 500 ml di latte a temperatura ambiente 50 g di granuli di kefir e lasciare fermentare da 24 a 48 ore a circa 20 °C mescolandolo di tanto in tanto.

Il kefir ottenuto nella produzione domestica può avere una leggera gradazione alcolica (fino ad 1 grado) mentre alcuni prodotti industriali non presentano questa caratteristica grazie a specifici metodi produttivi.

Se non viene consumato subito, il kefir deve essere messo in frigorifero, dove si conserva senza problemi per oltre una settimana: nel caso si lasci fermentare oltre diventa troppo acido e prende un gusto piccante

Dove trovare i granuli di kefir?

Di solito i granuli di kefir vengono regalati da parenti e amici: una volta auto-prodotti, infatti crescono di qualche grammo al giorno.

In alternativa si possono acquistare online su siti specializzati: vi arriveranno a casa all’interno di un po’ di latte che dovrete gettare via!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!