CARCIOFI DI CUPELLO MAZZAFERRATA

CARCIOFI DI CUPELLO MAZZAFERRATA

Da giovedì 25 a domenica 28 aprile 2019, a Cupello si è svolto il festival del carciofo.  Ma non un carciofo qualsiasi: il MAZZAFERRATA!

Conosciamolo insieme

CARCIOFI DI CUPELLO. I MAZZAFERRATA

Chiamato “mazzaferrata”, per la forma simile all’antica arma medievale, deriva dal campagnano, varietà di carciofo romano a ciclo tardivo, che matura tra la fine di marzo e gli inizi di aprile.

L’ecotipo locale è panciuto, tondeggiante e si differenzia dal classico romano proprio nella forma che è più allungata.

Privo di spine, ha un colorito verde e sfumature di violetto più o meno intense. La consistenza è tenera e carnosa e il gusto deciso, con un caratteristico retrogusto dolciastro, dovuto ai microelementi contenuti nel sottosuolo del territorio nel quale, secondo il rigido Disciplinare di produzione, deve essere coltivato.

Oltre al capolino principale, le piante, intorno ai mesi di aprile e maggio, producono i carciofini, capolini più piccoli utilizzati generalmente per la preparazione di conserve o artigianalmente conservati in olio extravergine di oliva.

CARCIOFI DI CUPELLO. AREA DI PRODUZIONE:

Questi carciofi sono coltivati nella zona collinare del Vastese sin dall’antichità. In particolare, la produzione si concentra nei comuni di Cupello, Monteodorisio, Lentella, Furci, San Salvo e, in piccola parte, Vasto.

I terreni locali possiedono caratteristiche particolari in grado di esaltare alcune qualità già presenti nella varietà stessa di Cupello.

CARCIOFI DI CUPELLO : un po’ di storia

Le notizie storiche che comprovano la presenza del carciofo nel Vastese risalgono al 1575, quando il padre domenicano Serafino Razzi, nel suo diario di viaggio in Abruzzo, andando da Histonium (Vasto) a Punta Penna, cita la presenza dei carciofi selvatici.

Dapprima destinato all’autoconsumo e solo in minima parte alla vendita, il Carciofo  cominciò a diventare il protagonista del mercato nel XVIII secolo. 

È solo a partire dagli anni Cinquanta che il Mazzaferrata viene coltivato con sempre maggiore attenzione. 

Incoraggiati dalla crescente diffusione della coltura, nel 1961, gli agricoltori di Cupello decisero di riunirsi in una Cooperativa.

Il carciofo di Cupello, oltre ad essere Presidio Slow Food,  ha ottenuto il marchio collettivo comunitario con un disciplinare di produzione assai rigido che garantisce il consumatore circa la qualità del prodotto che è controllato lungo tutta la filiera, secondo i principi della tracciabilità.

Ogni anno, a Cupello, a fine aprile, si svolge la “Carciofesta”, un galà gastronomico interamente dedicato al carciofo.

CARCIOFI DI CUPELLO. Proprietà ed usi in cucina

A livello nutrizionale il carciofo riveste un importante ruolo per le sue caratteristiche biochimiche, ricco di vitamina A e B, di ferro, calcio e potassio e di una particolare sostanza, la cinarina, toccasana per l’intestino.

La scarsa fibrosità e l’assenza di lanugine e spine ne fanno un carciofo eccellente sia per il consumo fresco, sia per sua la trasformazione: farcito con formaggio e pane grattugiato, fritto a spicchi, arrostito, ottimo ingrediente di frittate, pizza, pasta e risotto.

Tra le varie preparazioni il carciofo “alla cupellese” ci permette di gustare questo prodotto imbottito con un ripieno di uova e formaggio.

Vi proporrò la ricetta nei prossimi giorni! Infatti andiamo a Cupello a prendere i carciofi!!!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!