IL MISTERO DEI TRE QUARTI di Sophie Hannah

IL MISTERO DEI TRE QUARTI  è il terzo romanzo che Sophie Hannah dedica alle avventure di Hercule Poirot, riprendendo il lavoro della creatrice dell’investigatore belga. Vi racconto perché mi è piaciuto

IL MISTERO DEI TRE QUARTI

Sophie Hannah, Agatha Christie®

Titolo originale: The Mystery of Three Quarters

Prima pubblicazione : 2018

Traduzione : Manuela Faimali
Prima ed. italiana : 2018
Editore : Mondadori

Genere : giallo, poliziesco

Pagine : 295 p.

Preceduto da : La cassa aperta

SEGUITO DA: I delitti di Kingfisher Hill

IL MISTERO DEI TRE QUARTI : Il libro (dal sito dell’editore)

Un giorno, rientrato a casa dopo pranzo, Hercule Poirot trova una donna visibilmente arrabbiata che lo aspetta davanti alla porta. Si chiama Sylvia Rule e vuole sapere perché Poirot le ha mandato una lettera accusandola dell’omicidio di Barnabas Pandy, un uomo di cui lei non ha mai sentito parlare né tantomeno ha mai incontrato.

Poirot cade dalle nuvole: non ha nessuna idea di chi possa essere Barnabas Pandy e sa benissimo di non aver mandato la lettera a cui Sylvia fa riferimento. Ma non riuscendo a convincerla del contrario, lei se ne va infuriata.

Immaginate poi la sorpresa quando, ancora turbato, Poirot entra in casa e trova un altro sconosciuto, un certo John McCrodden, che sostiene di aver ricevuto la stessa lettera con la stessa accusa nei suoi confronti.

Chi è l’autore di queste missive? Ma soprattutto: chi è Barnabas Pandy? Ed è vivo o morto?

Il più amato detective della letteratura, Hercule Poirot – il leggendario eroe di Assassinio sull’Orient Express di Agatha Christie e dei più recenti Tre stanze per un delitto e La cassa aperta – ritorna in un elegante, arguto e diabolico mystery ambientato negli anni Trenta a Londra.

IL MISTERO DEI TRE QUARTI : l’autrice

Sophie Hannah si è laureata all’università di Manchester e vive nello Yorkshire con il marito e due figli. Pubblicata in più di venti paesi nel mondo, è una delle più importanti autrici inglesi di crime novel.

Il suo romanzo The Carrier ha vinto il National Book Awards Crime Thriller of the Year. È Honorary Fellow del Lucy Cavendish College (Cambridge) ed è stata nominata finalista al TS Eliot Prize.

I suoi libri sono editi in Italia da Garzanti. Con Mondadori ha pubblicato i primi due romanzi della serie dedicata a Hercule Poirot, Tre stanze per un delitto (2014) e La cassa aperta (2016).

IL MISTERO DEI TRE QUARTI : Agatha Christie

Agatha Christie, pseudonimo di Agatha Miller (Torquay, 1890 – Wallingford, 1976), è la più famosa e prolifica giallista di ogni tempo: ha al suo attivo circa ottanta opere, tradotte in più di cento lingue e vendute in oltre due miliardi di copie.

Oltre ai gialli e alle opere teatrali, ha scritto sei romanzi d’amore, un’autobiografia e un libro di viaggio. Nel 1971 ha ricevuto il più alto riconoscimento britannico, divenendo Dama dell’Impero.

IL MISTERO DEI TRE QUARTI : breve riassunto e commento personale

Torna Sophie Hannah con un nuovo romanzo dedicato alle indagini di Hercule Poirot, che rispetta in tutto e per tutto lo stile delle Christie. Vi confesso che, rispetto ai due precedenti, ho trovato questo romanzo più “macchinoso”, diciamo così- A tratti perdevo dei pezzi e dovevo tornare indietro per cercare di riallacciare i vari nodi.

Solo dopo la prima parte del libro ho cominciato ad apprezzarlo in pieno e a quel punto l’ho letto tutto d’un fiato! Il finale è davvero degno della Christie!

Ma partiamo dall’inizio. E’ una tiepida giornata di Febbraio a Londra. Mentre rientra in casa dopo un gradevole pranzo, una signora elegante si avvicina di gran carriera:

«Siete Hercule Poirot, vero?…Come avete osato? Come avete osato mandarmi una lettera del Genere?– Sono Sylvia Rule. E lo sapete benissimo.»

Secondo la donna, Sylvia Rule, Poirot le avrebbe inviato una lettera “disgustosa e riprovevole”, in cui la accusa di essere colpevole di omicidio:

«Avete affermato di poter dimostrare la mia colpevolezza, consigliandomi di recarmi subito alla polizia per confessare il mio crimine. Come avete osato? Non potete dimostrare niente contro di me, per il semplice fatto che sono innocente. Non ho ucciso nessuno… E non ho mai sentito nominare questo Barnabas Pandy!

… È stato Eustace a istigarvi, non è così?»

A nulla servono le parole di Poirot, che non riesce in alcun modo a farle cambiare idea.  In casa confida i suoi dubbi al suo maggiordomo, George. Che comunica al suo capo che lo attende un altro visitatore. Si tratta di un certo Mr John McCrodden, che ha un’aria piuttosto scontenta.

A Poirot viene subito in mente che sia parente dell’avvocato Rowland McCrodden, meglio noto come Rowland Forca:

«È stato fondamentale per consegnare alla giustizia diversi criminali, signore»

Come la Rule, anche McCrodden aggredisce Poirot:

«Ho ricevuto la vostra lettera…. Mi avete accusato di aver assassinato un uomo di nome Barnabas Pandy… È uno dei giochetti infantili di mio padre.»

Per Poirot è un incubo. E non è ancora finita. Infatti il giorno dopo, alla porta di Poirot si presenta un’altra persona arrabbiata:

Alle tre del giorno seguente, Poirot ricevette a Whitehaven Mansions la visita di una certa Miss Annabel Treadway

E la donna segue il lavoro di Poirot e lo ammira :

«Per questo la vostra lettera mi ha causato tanta sofferenza. Mr Poirot, i vostri sospetti sono completamente sbagliati. Dite di avere prove contro di me, ma non vedo come sia possibile. Non ho commesso alcun crimine»

Finalmente Poirot riesce a spiegarsi:

«La lettera che avete ricevuto non è stata scritta dal vero Hercule Poirot. Anch’io sono innocente! Un emulatore ha inviato queste accuse, e in fondo a ciascuna ha apposto il mio nome.»

La reazione della giovane è addirittura di sollievo: “Allora non mi credete un’assassina?”

A differenza degli altri due accusati, Annabel conosce Pandy. L’uomo è morto due mesi prima ed era suo nonno. Non solo:  le aveva fatto da padre da quando lei aveva sette anni, insieme a sua sorella Lenore. Pandy aveva 94 anni e scopriremo in seguito che si è addormentato nella vasca da bagno, dove poi è affogato.

Intanto Poirot si mette alla ricerca di Edward Catchpool. L’uomo è al mare con la mamma, a Great Yarmouth, sulla costa est. Come gli spiega Euphemia Spring, che si occupa del Caffè Pleasant:

«Non ci voleva andare ma ha dovuto, perché la vecchia lo lasciasse in pace. Ha trovato un’altra moglie perfetta per lui.»

E proprio al Caffè lo avvicina un altro giovane uomo, Hugo Dockerill. L’uomo dice di conoscere bene Pandy, essendo il direttore del collegio in cui studia il pronipote di Pandy, Timothy Lavington. Anche il figlio di Sylvia Rule, Freddy, è un suo allievo

«Due ragazzi molto diversi… Timothy è un giovanotto popolare e socievole, sempre circondato da uno stuolo di ammiratori. Il povero Freddie è un solitario»

Per la polizia non ci sono dubbi: “il vecchio Pandy si è addormentato nella vasca ed è scivolato sott’acqua”, annegando.

Catchpool ci mette poco a capire che la lettera, fatta avere da Rowland Forca al suo sovrintendente, è un falso. Secondo l’uomo, qualcuno ha voluto richiamare l’attenzione di Poirot sul decesso.

Con l’aiuto di Edward e di Fee Spring, Poirot inizia ad indagare. Conosce così anche Lenore Lavington, la sorella maggiore di Annabel, e sua figlia Ivy, oltre all’anziano domestico di Pandy, Kingsburt.

Invece Catchpool deve cercare Vincent Lobb, un nemico di Pandy. Poirot è disperato:

Ciò che mancava a quell’enigma erano le evidenze. C’era un’abbondanza di sospettati per qualcosa che con ogni probabilità non era stato un crimine.

Ma più procede con l’indagine, più numerosi sono gli interrogativi che si agitano nella mente di Poirot… Nessuno dice la verità, a quanto pare. Che cosa nasconde Lenore? E perché il nome di Freddy Rule le causa tanta angoscia?

A dare una mano a Poirot c’è persino Rowland Forca, deciso a scovare chi ha osato accusare suo figlio di essere un assassino! Ed è proprio Rowland a scoprire che Pandy intendeva modificare il suo testamento.

Infatti circa una settimana prima della sua morte, Pandy aveva invitato il suo avvocato a casa sua, per discutere di “una questione delicata”. Come racconta l’uomo:

Desiderava redigere un nuovo testamento che avrebbe avuto ripercussioni negative su una delle nipoti…Il mio cliente è morto in un tragico incidente prima che il nuovo testamento venisse stilato e firmato. 

Pandy voleva escludere Annabel dall’eredità, “senza lasciarle neanche uno spicciolo”

Che cosa avrà mai fatto Annabel per spingere il suo amato “nonnino” a volerla diseredare? Sicuramente qualcosa di terribile, se addirittura ha spinto Pandy a volersi rappacificare con un uomo che era suo nemico da decenni

il giorno in cui mi ha parlato della necessità di redigere un nuovo testamento, ha annunciato anche di voler negoziare una riconciliazione con questo tizio.

Secondo l’avvocato di Pandy, l’anziano gli avrebbe confidato:

C’è una differenza tra un atto imperdonabile e una persona dal carattere imperdonabile. Non conta quello che le persone hanno fatto ma quello che sono.

Uno potrebbe non commettere un solo passo falso in tutta la vita, e non fare niente di concreto che il mondo disapproverebbe con fervore, eppure essere marcio fino all’osso”.

Tra i personaggi più interessanti del romanzo ho trovato Jane Dockerill, la moglie del direttore del convitto di Timothy Lavington e Frederick Rule al Turville College.

E’ una donna minuta ma ha un’indole imperiosa! E’ proprio lei a trovare un indizio fondamentale per la risoluzione del caso e non esita a recarsi a casa di Poirot per consegnarglielo.

Jane tra l’altro ha una pessima opinione sia di Lenore che di Sylvia Rule, che reputa “insopportabile”. A quanto pare, sulla vedova Rule girano parecchie voci.. Poirot è sempre più convinto che qualcuno stia cercando di incastrare Annabel..

Orribile invece Eustace Campbell-Brown, il fidanzato di Mildred Rule… Sylvia lo detesta a tal punto che, pur di toglierselo dai piedi, è disposta a pagare… Ma Eustace non vuole soldi…

Devo dire che Sylvia, nonostante il suo caratteraccio, è una donna davvero eccezionale. Che alla fine apprezzeremo forse più degli altri.

Come in tutte le indagini di Poirot, gran finale con tutti i sospettati in casa della vittima. E stavolta ne vedremo (o meglio ne leggeremo) delle belle fino alla fine!

Insomma, un libro che vi consiglio se amate Hercule Poirot e i gialli classici

VOTO :  7/ 10

IL MISTERO DEI TRE QUARTI : la serie

  1. TRE STANZE PER UN DELITTO (The Monogram Murders, 2014)
  2. La cassa aperta (Closed Casket, 2016)
  3. IL MISTERO DEI TRE QUARTI (The Mystery of Three Quarters, 2018)
  4. I DELITTI DI KINGFISHER HILL (The Killings at Kingfisher Hill, 2020)
/ 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!