Tre stanze per un delitto. Il ritorno di Poirot
Sophie Hannah, Agatha Christie®
Traduttore: M. Faimali
Editore: Mondadori
Anno edizione: 2014
Pagine: 308 p.
GENERE: gialli, mystery
SEGUITO DA : La cassa aperta
Descrizione
Un romanzo straordinario, capace di dare vita, ancora una volta, al mito di Poirot, con il suo misto di ironia, mistero e strabilianti deduzioni.
Dopo l’ennesimo caso risolto, Hercule Poirot ha finalmente deciso di prendersi una vacanza.
E visto che viaggiare è molto stancante, quale migliore destinazione di Londra stessa? Così, senza dire nulla a nessuno, ha affittato una camera in una pensione cittadina, deciso a godersi il meritato riposo, al riparo dagli assalti di chi cerca il parere del detective più famoso del mondo.
Ma se, per una volta, Poirot non insegue il mistero, è il mistero a inseguire lui. Una sera, mentre è seduto a un tavolo di un piccolo locale, intento a gustare un delizioso caffè, irrompe una donna, sconvolta.
Poirot le si avvicina, presentandosi come un poliziotto in pensione. La donna sembra spaventarsi ancora di più e gli chiede di assicurarle che non è più in servizio. Quando Poirot glielo conferma, lei gli confessa che sta per essere commesso un omicidio. La vittima è lei, e merita di essere uccisa. Per questo lui deve prometterle che non farà nulla per salvarla e non cercherà, successivamente, di trovare il colpevole.
A quel punto la donna corre fuori dal locale e sparisce nella notte. Quanto c’è di vero in quel racconto? E i tre omicidi commessi a Londra quella stessa sera sono collegati alle parole della donna?
Per la prima volta gli eredi di Agatha Christie hanno autorizzato che il personaggio inventato dalla scrittrice britannica nel 1920 faccia la sua ricomparsa, interpretato dalla penna di una nuova autrice. E la scrittrice chiamata a questo compito è Sophie Hannah…
Tre stanze per un delitto : LA MIA OPINIONE
Dopo “Sipario” del 1975, Poirot non era più comparso in alcun romanzo. Del resto, Agatha Christie era morta l’anno dopo, il 12 gennaio 1976. Il lungo “sonno” di Hercule Poirot è stato interrotto nel 2014 per volere degli eredi di Lady Mallowan, che hanno concesso alla per me mediocre scrittrice Sophie Hannah il permesso di utilizzare il detective belga in una nuova serie di romanzi. Un’operazione esclusivamente commerciale, a mio avviso. E poi mettere il marchio registrato di Agatha Christie in copertina dà una specie di “imprimatur di qualità”. Invece…Poirot diventa la parodia di se stesso. Edward Catchpool, il detective di Scotland Yard che gli fa da spalla in queste nuove avventure, risulta un incapace totale, stile carabinieri delle barzellette. Insomma, come è possibile che abbia paura di cadaveri e sangue un detective della omicidi???
La domanda è d’obbligo: chi lo ha raccomandato?
Ridicoli pure gli altri personaggi che compaiono, delle macchiette ai margini della caotica trama. Un giallo mediocre. Già solo con gli elementi forniti dalla sinossi, si capiva chi sarebbe stato il colpevole.
Una delusione quasi a livello de “L’arte nel sangue”.
Ma la colpa è mia: non paga, ho letto pure il numero due, “La cassa aperta”!
VOTO: 5/10
Perchè non un voto più basso? Solo per amore della Christie!
Tre stanze per un delitto : la serie
- TRE STANZE PER UN DELITTO (The Monogram Murders, 2014)
- La cassa aperta (Closed Casket, 2016)
- IL MISTERO DEI TRE QUARTI (The Mystery of Three Quarters, 2018)
- I DELITTI DI KINGFISHER HILL (The Killings at Kingfisher Hill, 2020)