Il fantasma del tempio. I casi del giudice Dee
Autore : Robert Van Gulik
Traduttore: M. Ricci Dèttore
Editore: O Barra O Edizioni
Anno edizione: 2010
Pagine: 200 p.
IL FANTASMA DEL TEMPIO. Descrizione
Su una collina immersa nella vegetazione, le rovine di un antico tempio sconsacrato sono percorse da ombre sinistre. Un orribile delitto si è appena consumato e il cadavere decapitato di un uomo viene gettato in fondo al vecchio pozzo. Cosa lega questo sanguinoso episodio al furto dell’oro del Tesoriere Imperiale avvenuto un anno prima?
Chi è Giada, la ragazza scomparsa di cui parla l’inquietante maga Tala in trance? È forse il suo spettro quello che si aggira tra le vestigia del tempio?
Una serie di enigmi che sembrano sfuggire a ogni logica, capaci di mettere in crisi anche le menti più acute e razionali come quella del giudice Dee, il più celebre magistrato della Cina antica.
Un avvincente thriller ai confini del paranormale in cui van Gulik fonde la sua fervida invenzione all’accurata ricostruzione storica con uno stile maturo e impeccabile.
IL FANTASMA DEL TEMPIO. Breve riassunto e commento personale
Il giudice Dee è a Lan Fang da qualche mese ma (p. 9)
«La vita monotona in quell’isolato distretto di frontiera rendeva irrequieto il Giudice»
che si sente depresso e teso. Con lui è il fedele sergente Hoong, che lo ha visto crescere.
All’anziano servitore e consigliere, Dee confida di essere stanco “del troppo tranquillo” lavoro di routine, che svolge “da quando abbiamo riportato l’ordine e la legalità in questo distretto” , sei mesi fa (vedi I delitti del labirinto cinese).
IL FURTO DELL’ORO
Per ingannare il tempo, Dee e Hoong consultano lo scarno archivio, alla ricerca di qualche caso irrisolto (quello che oggi noi chiameremmo un “cold case”, un caso freddo). Proprio il giorno prima, ha scovato il dossier (p.11)
«riguardante quel famoso caso, rimasto insoluto, del furto dell’oro del Tesoriere Imperiale».
Con il Giudice sono solo Hoong e Ma Joong, perché Chiao Tai e Tao Gan(p. 12) “sono partiti per la Capitale per discutere della riduzione della guarnigione” di Lan fang.
IL MESSAGGIO NELLA SCATOLA
Ben presto un altro mistero si presenta all’attenzione del Giudice. All’interno di una scatola che ha acquistato per la sua Prima Consorte Dee trova un foglietto con una richiesta di aiuto:
«sto morendo di fame e di sete. Vi prego venite a liberarmi. Il dodicesimo giorno del nono mese, nell’anno del Serpente. Giada»
Uno scherzo? Dee e Ma Joong interrogano l’antiquario che ha venduto l’oggetto al giudice. L’uomo spiega di aver avuto la scatola da un pittore, un certo Lee Ko.
Costui afferma di non aver mai visto la scatola e che forse ne sa qualcosa il suo domestico, Yang (p. 25), “uno studente di letteratura che non ha potuto dare l’esame finale per mancanza di mezzi”.
Ma il ragazzo non è ancora rincasato dalla notte prima.
Intanto Hoong controlla se ci sono state denunce di sparizioni di donne. Nessuna manca all’appello.
IL CADAVERE SENZA TESTA
Nel frattempo, il capo delle guardie (figlio del fabbro Fang, vedi I delitti del labirinto cinese) ha trovato in un tempio buddista abbandonato (il Tempio delle Nubi Violette) il cadavere senza testa di un vagabondo. Del crimine è accusato un altro mendicante, Ah liu, trovato addormentato vicino al Tempio.
Si pensa che il morto sia Seng-san, un ladro e un farabutto. La testa è stata tagliata con una scure a due tagli di fattura tartara (p. 30), “un’arma insolita” per un litigio tra furfanti, secondo il Giudice.
Ma il mistero è presto svelato. L’arma si trovava nel Tempio, perché “veniva impiegata durante le danze rituali” dai religiosi buddisti.
UN CORPO E UNA TESTA
Quando Dee controlla più da vicino, scopre che corpo e testa appartengono a due diverse persone (p. 35). Non c’è quindi di che annoiarsi: da zero casi ad un duplice omicidio in poche ore!
Sconvolto, Ah liu dichiara che il colpevole “debba essere stato lo spettro…il fantasma del Tempio… Una donna tutta coperta da un lungo sudario…Un orrendo Vampiro”. Tutte sciocche superstizioni, secondo Dee.
Ma Joong, intanto, nel tentativo di individuare la misteriosa Giada, fa visita alla maga Tala, che gli rivela la data di nascita e la data di morte della giovane, risalente ormai all’anno prima (p. 61).
APPARIZIONE DEL FANTASMA
Il giudice e Hoong tornano al Tempio, dove scoprono che i pavimenti e i muri sono stati buttati per aria, ma niente vi è stato nascosto.
Ma Joong intanto trova in un pozzo abbandonato il corpo di Seng-san. Sulla schiena una mappa, con la scritta “ORO”.
Che cosa c’entra il furto ai danni del Tesoriere con il duplice omicidio su cui indaga Dee???
Si scoprirà chi è la misteriosa Giada? E che cosa ha a che fare con i delitti attuali?
EPILOGO IN STILE POIROT
In un tutti contro uno finale, Dee convocherà tutti i personaggi coinvolti nelle sue indagini al Tempio buddista e tesserà la sua tela per incastrare il subdolo ed insospettabile colpevole
VOTO : 9/ 10
Uno dei miei preferiti tra i libri dedicati da Van Gulik al giudice Dee