GUSTIAMO I FICHI D’INDIA COME PULIRLI

GUSTIAMO I FICHI D’INDIA

COME PULIRLI SENZA DOLORE e CONSERVARLI

Noi adoriamo i fichi d’India e abbiamo anche la fortuna di poterli raccogliere “selvatici”, oltre ad acquistarli al supermercato. Ma per poter gustare questi frutti deliziosi occorrono alcuni accorgimenti!

Vediamo quali, partendo con alcuni consigli sulla raccolta!

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GUSTIAMO I FICHI D’INDIA. I FRUTTI

Ricordiamo che con il termine fico d’india (scritto anche come un’unica parola, ficodindia), ci riferiamo sia alla pianta, la Opuntia ficus-indica, che al suo frutto!

Gli Aztechi li chiamavano NOPALI (e in Messico chiamano NOPALES le pale, usate come verdura).

A seconda delle varietà, il colore della polpa varia :

  • giallo-arancio per la sulfarina
  • rosso per la sanguigna
  • bianco della varietà muscaredda

Invece la forma varia in base al periodo di raccolta. Infatti i primi frutti sono piuttosto tondeggianti, mentre quelli più tardivi hanno forma allungata e peduncolata.

RICORDA: DEI FICHI D’INDIA SI MANGIANO ANCHE LE PALE E I PETALI DEI FIORI

GUSTIAMO I FICHI D’INDIA. La raccolta

Sia che li raccogliate da piante “selvatiche” che dalle vostre piante, per evitare di riempirvi le mani di spine dovrete indossare un paio di guanti molto robusti.

Ricorda: IL PERIODO MIGLIORE PER LA RACCOLTA VA DA FINE AGOSTO A FINE SETTEMBRE

Evitate di raccogliere i fichi d’India in giornate ventose. Infatti le spine sono leggerissime e facilmente trasportate dal vento. Potrebbero quindi ferirvi al viso o, peggio ancora, agli occhi!

Chi li coltiva dispone di appositi attrezzi per la loro raccolta. In particolare, è molto utilizzata la cosiddetta “CAFITTERA”, un attrezzo simile ad una caffettiera, utile per staccare i frutti dai cladodi anche a notevoli altezze!

Preferite le ore del mattino, quando l’umidità rende le spine più “MORBIDE”.

RICORDATE: oltre alle lunghe spine, i frutti sono ricoperti anche da quelle che i botanici chiamano “GLOCHIDI”, spine sottilissime e quasi invisibili, che penetrano molto facilmente nella pelle.

Questa “peluria spinosa” è concentrata nei puntini neri che vedete sui frutti.

GUSTIAMO I FICHI D’INDIA. Eliminare le spine

Una volta raccolti i fichi d’India, dobbiamo procedere con la rimozione delle spine. Quelli che troviamo in vendita nei supermercati sono sottoposti ad una particolare procedura, che elimina la peluria, ma se li raccogliamo noi dobbiamo provvedere da soli!

Dopo aver raccolto i fichi d’India, quindi, dobbiamo immergerli per almeno mezz’ora in acqua a temperatura ambiente. Trascorso questo tempo, sempre indossando i guanti, spazzolate i fichi d’India con uno scovolino per bottiglie o con una spazzola, per eliminare buona parte della peluria.

Cambiate l’acqua più volte! I contadini che vendono questi deliziosi frutti usano una pompa d’acqua con getto ad alta pressione per eliminare spine e peluria. Potete quindi sottoporre i frutti all’azione di un potente getto d’acqua per pulirli!

GUSTIAMO I FICHI D’INDIA. Sbucciare i fichi d’India

Una volta rimosse le spine (la maggior parte), dobbiamo sbucciare i fichi d’India.  Anche se abbiamo rimosso buona parte delle spine, è sempre meglio maneggiarli con cura, per evitare che qualche spina superstite ci penetri nella pelle!

Maneggiamo quindi questi frutti solo con coltello e forchetta! Infilziamo quindi un frutto con i rebbi di una forchetta ed appoggiamolo su un piatto o su un tagliere.

Incidiamo quindi la buccia nel verso della lunghezza e poi eliminiamo le due estremità laterali. Attenti quando incidete la buccia: infatti è molto sottile e se esercitiamo troppa pressione rischiamo di incidere anche la polpa.

Sempre tenendo fermo il fico d’India con la forchetta,  aiutandovi con il coltello iniziate a rimuovere la buccia. Facendo rotolare il frutto su se stesso, vi accorgerete che la buccia viene via facilmente!

Ed ora non vi resta che gustare questi deliziosi e salutari frutti!

GUSTIAMO I FICHI D’INDIA!

Ricordiamo che, per ottenere tutti i benefici del fico d’India, il modo migliore è mangiarlo crudo: questo frutto può diventare l’ingrediente principale di succose e colorate macedonie di fine estate oppure di fantastiche insalate!

Ma potete anche usarne le bucce: in Sicilia le usano per preparare frittelle dolci oppure in agrodolce e sono impiegate per liquori, conserve, ecc.

Io le conservo in agrodolce, le uso per preparare un chutney e persino per la mostarda, al posto della polpa!

E naturalmente uso i fichi d’India per preparare tantissimi piatti sfiziosi, come il risotto con lo stracchino e il succo, tanto per citarne uno.

Il succo è anche perfetto per preparare gelati, confetture, gelatine, ecc….

CONSERVARE I FICHI D’INDIA.

Dopo aver pulito i fichi d’India, potete conservarli in un contenitore, coperti con un canovaccio umido. Mettete poi il contenitore in frigo: resisteranno 3-4 giorni.

In alcune zone del Sud Italia, i fichi d’India vengono essiccati al sole. Potete provare anche voi: tagliateli a rondelle spesse e spolverizzate ogni rondella con zucchero di canna.

Disponeteli su un vassoio e metteteli al sole, girandoli ogni giorno.

Ovviamente il modo più facile per conservarli è quello di preparare confetture oppure succhi di frutta!

Nei prossimi giorni tante deliziose ricette, come quella dello sciroppo di fichi d’India!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!