GULAB JAMUN, UNA DOLCEZZA INDIANA

GULAB JAMUN, frittelle indiane allo sciroppo per concludere

Il nome Gulab Jamun significa semplicemente “bacche di rosa” ed è un dolce tipico della cucina indo – pakistana.

GULAB JAMUN. Che cosa sono

Si tratta di piccole palline di impasto realizzate con latte in polvere, farina e poco burro, poi fritte nel ghi o nell’olio vegetale.

Una volta intiepidite vengono intinte in uno sciroppo di zucchero, acqua di rose e spezie e lasciate riposare da mezz’ora fino a quattro giorni prima di essere servite in modo da diventare particolarmente morbide e spugnose.

La tradizione prevede che l’impasto dei gulam jamun venga fatto con khoya (latte evaporato), in taluni casi con paneer (formaggio fresco, per renderli più soffici) e che vengano fritti nel ghee (burro chiarificato).

  • Preparazione: 10 Minuti
  • Cottura: 15 – 20 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 4 Persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

Per l'impasto

  • 200 g Latte in polvere
  • 50 g Farina 00
  • 30 ml Burro chiarificato (oppure normale, sciolto)
  • 1 cucchiaino Lievito in polvere per dolci
  • 100 ml latte tiepido
  • qualche seme di cardamomo (oppure un baccello di vaniglia)

Per lo sciroppo

  • 200 ml Acqua
  • 2 – 3 Pistilli di zafferano (Facoltativo)
  • 200 g Zucchero
  • q.b. Acqua di rose (Facoltativo)

Preparazione

  1. GULAB JAMUN. LA PREPARAZIONE

    FASE 1 : PREPARARE L’IMPASTO

    • In una ciotola, mescolate il latte in polvere, la farina e il lievito.
    • Unite il burro chiarificato, il latte tiepido e continuate a mescolare fino a ottenere una pastella omogenea. Dovete ottenere una pastella medio-solida, appiccicosa ma elastica. Non impastatelo troppo, altrimenti si svilupperà il glutine, le palline diventeranno troppo compatte e secche al loro interno, e, di conseguenza, non assorbiranno lo sciroppo.
    • Lasciate quindi riposare per 20 minuti.
  2. FASE 2 : PREPARARE LO SCIROPPO

    • Mentre l’impasto riposa, preparate lo sciroppo.
    • In un pentolino, fate sciogliere lo zucchero in 200 ml di acqua,  in cui avrete infuso alcuni pistilli di zafferano.
    • Aggiungete i semi di cardamomo e portate a ebollizione.
    • Fate sobbollire per cinque minuti.
    • Unite l’acqua di rose (optional ma raccomandata).
    • Spegnete quindi il fornello e tenete lo sciroppo da parte.
  3. FASE 3 : CUOCERE

    • Trascorso il tempo di riposo, formate delle palline delle dimensioni di una noce. Per facilitare la lavorazione, ungete leggermente i palmi delle mani, con olio o burro chiarificato.
    • Man mano che le preparate, adagiate le palline su un piatto
    • Dopo aver preparato tutte le palline, mettete a scaldare l’olio in una padella abbastanza profonda, tipo Wok.
    • Appena l’olio sarà arrivato a temperatura (vedi QUI), immergetevi le palline, girandole frequentemente, fino a quando risulteranno gonfie e marroncine.
    • Quando avranno assunto il loro tipico colore brunito, scolate i gulab jamun fritti e metteteli ad asciugare su della carta da cucina, in modo da eliminare l’eccesso di olio.
  4. FASE 4 : SCIROPPARE I GULAB JAMUN

    • Portate nuovamente a ebollizione lo sciroppo preparato ed immergetevi i gulab jamun  facendo sobbollire per 5 minuti.
    • Spegnete il fuoco e fate riposare per almeno un’ora prima di mangiarli, in modo che assorbano bene lo sciroppo.
    • Se volete potete decorare spolverando i dolcetti con pistacchi tritati o mandorle

Note

GULAB JAMUN. L’ACQUA DI ROSE

Tra gli ingredienti della ricetta compare l’acqua di rose, un’essenza molto usata in tutta la pasticceria di origine persiana, come è quella indiana.

Non è naturalmente l’acqua di rose che si usa come tonico astringente in cosmesi. Io l’ho portata a casa dall’ultimo viaggio in terra d’Egitto e, quando finirà, spero di trovarla nei negozi arabi.

Viene usata per enfatizzare gli aromi di altre spezie, soprattutto della cannella, del cardamomo e dello zafferano ed  esaltare i profumi del miele.

Si abbina molto bene con il latte e la panna. Per un uso semplicissimo provate a mischiarne un cucchiaio con della panna montata da servire con della macedonia o in accompagnamento a una torta di carote.

Un altro abbinamento perfetto è con mandorle e pistacchi, la cui dolcezza  è enfatizzata proprio dall’acqua di rose.

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

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