FICHI, UN CONCENTRATO DI ESTATE


Come promesso nella ricetta del gelato ricotta e fichi, ecco la scheda su questi deliziosi “frutti”, che allietano le nostri estati mediterranee

I FICHI- BREVE INTRODUZIONE

Da migliaia di anni la pianta del fico è apprezzata per i suoi (falsi) frutti omonimi, dolcissimi, carnosi e squisiti, che attirano la curiosità anche di insetti ed uccelli.

Il fico è una pianta xerofila, cioè adattatasi  a vivere in ambienti aridi, ed è perciò tipica delle zone subtropicali e temperate.  Il fico sembra essere originario dell’Asia Minore, della regione detta Caria. La sua origine si ritrova anche nel nome scientifico. Infatti il FICO COMUNE è indicato in botanica come Ficus carica (cioè della Caria).

Precisazione: Le xerofite o piante xerofile (dal greco “ξηρος”, secco e “φυτον”, pianta) sono vegetali adattati a vivere in ambienti caratterizzati da lunghi periodi di siccità o da clima arido o desertico, definiti genericamente ambienti xerici.

UN PO’ DI STORIA

Testimonianze della coltivazione  del fico si hanno già nelle prime civiltà agricole di Palestina ed Egitto, da cui si diffuse poi in tutto il Mediterraneo. Solo dopo la scoperta dell’America il fico si diffuse in quell’area; per i contatti degli Europei con l’Oriente si diffuse in Cina ed in Giappone; infine giunse in Australia.

UN PO’ DI BOTANICA

La pianta del fico è una specie arborea della famiglia delle Moracee: del genere Ficus, esiste sia la specie F. carica sativa, che F. carica caprificus, rispettivamente fico domestico (fico vero o pianta femmina) e fico selvatico (caprifico o, semplicemente, pianta maschio).

È un albero dal tronco corto e ramoso che può raggiungere 6-10 m di altezza; la corteccia è rugosa e di colore grigio-cenerino. Le foglie sono grandi, oblunghe, grossolanamente lobate a 3-5 lobi, di colore verde scuro sulla parte superiore, più chiare sulla parte inferiore.

Quello che comunemente viene ritenuto il frutto del fico è in realtà un falso frutto. In botanica viene definita una infruttescenza carnosa ed è chiamata siconio. Al suo interno sono racchiusi  piccolissimi fiori unisessuali; una piccola apertura, detta ostiolo, consente l’entrata degli imenotteri pronubi; i veri frutti, che si sviluppano all’interno dell’infiorescenza (che diventa perciò una infruttescenza), sono numerosissimi piccoli acheni, quelli che noi chiamiamo semini. La polpa che circonda i piccoli acheni è succulenta e dolce, e costituisce la parte commestibile.

Del sesso dei fichi…

La specie ha due forme botaniche che, semplificando, si possono definire piante maschio e piante femmina. Il “maschio” (o caprifico) è l’individuo che produce il polline con frutti non commestibili, mentre la “femmina” o fico vero (che produce frutti commestibili) produce i semi contenuti nei frutti. E’ una microscopica vespa (Blastophaga psenes), che cresce nel caprifico, a provvedere all’impollinazione della femmina.

L’ uomo ha selezionato una grande varietà di fichi commestibili anche se non è avvenuta la fecondazione (fico partenocarpico). 

I frutti

Nel fico a frutti commestibili, abbiamo tre tipi di siconi, che danno, annualmente, distinte fruttificazioni:

  • fioroni, o fichi fioroni che si formano da gemme dell’autunno precedente e maturano alla fine della primavera o all’inizio dell’estate
  • fichi,  che si formano da gemme in primavera e maturano alla fine dell’estate dello stesso anno.
  • cimaruoli, prodotti da gemme di sommità prodotte nell’estate. Maturano nel tardo autunno. La produzione di cimaruoli è limitata a regioni dove l’estate è molto lunga ed il clima particolarmente caldo; spesso è incompleta o insoddisfacente.

Esistono varietà che producono solo fioroni, e spesso anche la varietà è per estensione nominata “fiorone”; altre producono solo forniti; altre producono entrambe, di norma con una delle due fruttificazioni di maggior rilievo come qualità o quantità ed una seconda di rilievo minore. Le varietà con tripla fruttificazione sono pochissime, e la terza fruttificazione è di norma irrilevante.  Per ovvi motivi di clima, insolazione, ecc. di norma i “forniti” hanno con maggiore facilità le caratteristiche di eccellente succosità e dolcezza; i fioroni per contro hanno il pregio di essere di precoce maturazione.

Fichi: proprietà nutrizionali

I fichi sono frutti altamente energetici: forniscono, infatti, 47 Kcal per 100 grammi di prodotto.

COMPOSIZIONE CHIMICA –  Contengono il 79 % di acqua, il 16 % di zuccheri, lo 0,8 % proteine, il 2,9 % di fibre alimentari, lo 0,7 % di ceneri e lo 0,3 % di grassi.

Sali minerali: calcio, potassio, ferro, sodio, fosforo, manganese, magnesio, rame, zinco, e selenio.

  • Il potassio  regola la pressione sanguigna e la quantità di acqua presente nel corpo.
  • Il fosforo aiuta a assorbire il calcio e a produrre energia
  • il ferro contrasta l’anemia
  • il sodio regola diverse funzioni dell’organismo.

Vitamine: Il fico è una buona fonte di vitamine del gruppo B (in particolare, B1, B2, B3 e B6), vitamina C e vitamina A, vitamina E, J e K.

Grazie alla presenza di queste sostanze, ai fichi sono riconosciute buone proprietà terapeutiche e nutritive fin dall’antichità. Contengono beta-carotene, luteina, zeaxantina, acidi grassi Omega 3 ed Omega 6.

Aminoacidi  (17 su 20): acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.



NOTA: gli aminoacidi sono i mattoni (cioè le unità di base) che costituiscono le proteine. Quando noi ingeriamo le proteine, il nostro organismo separa i vari mattoncini, che poi verranno usati dal corpo umano (ancora per la sintesi proteica, che ha lo scopo di fornire all’organismo i materiali per la crescita, il mantenimento e la ricostruzione delle strutture cellulari). Dei venti che partecipano alla sintesi proteica solo otto non sono sintetizzabili (o perlomeno non lo sono in quantità sufficienti) e vengono per questo definiti AMINOACIDI ESSENZIALI. La sintesi proteica  avviene solo se le concentrazioni  relative  di aminoacidi essenziali  sono ottimali. Se anche uno solo di questi  è carente, la sintesi  proteica non è efficace.

Sono definiti essenziali quegli aminoacidi che l’organismo umano non riesce a sintetizzare in quantità sufficiente a far fronte ai propri bisogni.

  • Per l’adulto sono otto: fenilalanina, isoleucina, lisina, leucina,metionina, treonina, triptofano e valina.
  • Durante il periodo dell’accrescimento agli otto ricordati ne va aggiunto un nono, l’istidina.

Vi rimando ad un articolo successivo per una trattazione più particolareggiata



Proprietà e Benefici dei Fichi

  • AMICI DI OSSA, DENTI, VISTA E PELLE: La discreta presenza di vitamina A, in abbinamento al potassio, al ferro ed al calcio ha proprietà  rinforzanti nei confronti di ossa e denti. Anche la vista e la pelle traggono benefici da queste stesse sostanze.
  • Proprietà Lassative :  i fichi sono rinomati per la loro azione lassativa, dovuta alla presenza di  fibre  e mucillagini. La presenza di fibre alimentari, inoltre aiuta l’organismo a contrastare l’attività dei radicali liberi e di altre sostanze cancerogene. In pratica la fibra facilita l’espulsione delle sostanze nocive dall’intestino.
  • Energizzanti : i fichi hanno un alto contenuto di zuccheri facilmente assimilabili. Per questo sono una fonte di energia velocemente utilizzabile dal nostro organismo. Naturalmente chi ha problemi di linea deve consumarlo con “giudizio”
  • Regolatori della pressione : Il buon contenuto di potassio rende i fichi un alimento utile a controllare la pressione sanguigna. Il potsssio contrasta gli effetti della grande quantità di sodio, che assumiamo quotidianamente. Infatti un consumo elevato di sodio, unito ad uno scarso apporto di potassio, può portare all’ipertensione.
  • Nemici dei Radicali Liberi: i fichi sono ricchi di antiossidanti, come polifenoli e flavonoidi, che combattono i  radicali liberi.

Conservazione

Il fico è un frutto particolarmente delicato e  può essere conservato in frigo al massimo per 3 giorni, in un contenitore chiuso, per evitare che assorbano gli odori di altri cibi.

 

Controindicazioni dei Fichi

  • fichi sono uno dei pochi frutti a contenere ossalati. Quando, nel nostro corpo, questi composti diventano troppo concentrati possono originare calcoli ai reni o alla cistifellea. Per questo motivo chi è già affetto da queste patologie dovrebbe astenersi dal consumare fichi.
  • Anche chi deve subire un’operazione chirurgica è meglio che non consumi troppi fichi nelle due settimane che precedono l’operazione. Nelle persone sensibili può provocare il sanguinamento del tratto digestivo.
  • Ne è sconsigliato l’uso anche ai diabetici e agli obesi

I fichi- usi in cucina

Oltre che in preparazioni dolci (un grande classico è la crostata noci e fichi o lo strudel di fichi), i fichi si sposano benissimo anche con il salato.

Da qualche anno, stanno addirittura sostituendo il melone in abbinamento con il prosciutto crudo.

Sono ottimi con i formaggi tipo caprini o feta greca.

Nei prossimi giorni preparerò una deliziosa pizza con fichi e caprino,ottima  da portare in spiaggia o nelle scampagnate estive. Oltre che per uno sfizioso aperitivo!

Provateli al forno con del pecorino fresco. Si tagliano i fichi a metà e si dispongono su una teglia rivestita con carta forno. Poi si coprono con delle fettine di pecorino fresco e si cuociono in forno a 180° per qualche minuto, finché il formaggio non si è sciolto. Potete completare il piatto con un filo di miele e della frutta secca, tipo pinoli tostati

Infine, vi ricordo che all’estero si consumano anche le foglie del fico. Da noi sono quasi impossibili da trovare, ma un paio di volte le ho trovate in salamoia. In Grecia utilizzano le foglie per cucinare i DOLMADES, cioè gli involtini di foglie di fico o di vite, ripieni di riso e carne macinata. GNAM!!!

Curiosità

  • Ricordiamo ancora una volta che il fico non è un vero e proprio frutto ma un “contenitore”. I granellini contenuti all’interno rappresentano i veri frutti.
  • Secondo la medicina popolare il lattice contenuto nelle foglie è un ottimo rimedio per la cura e l’eliminazione delle verruche.
  • Nella Bibbia viene riportato che Adamo ed Eva, per coprire le proprie nudità a causa della vergogna del peccato, staccarono alcune foglie dall’Albero della Conoscenza del Bene e del Male. L’albero è quello del fico.
  • in passato, il lattice presente nelle foglie di fico si utilizzava per cagliare il latte e per la  produzione di diversi formaggi.
  • Secondo un’antica leggenda, la lupa che nutriva Romolo e Remo, i fondatori di Roma, riposava sotto una pianta di fico, il FICO RUMINALE.
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!