Eccoci al nostro settimanale appuntamento con le spezie. Dopo aver parlato dell’anice e dei suoi semi, oggi ci occupiamo del CUMINO, una spezia oggi poco comune nella cucina italiana, mentre in passato era così diffusa che esso è anche noto come “CUMINO ROMANO”.
Vediamo di che cosa si tratta.
CUMINO Che cos’è, proprietà, benefici, usi. I SEMI DEL CUMINUM CYMINUM
Il cumino è una spezia che si ricava dai semi del Cuminum Cyminum, una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae), originaria del bacino del Mediterraneo (da cui poi ha raggiunto anche il resto del mondo).
In particolare, si ritiene che sia originario della Siria, poiché in siti archeologici molto antichi sono stati rinvenuti resti di semi di cumino.
Conosciuto sin dall’antichità, il cumino era molto amato dai Romani, che lo usavano come condimento o ridotto in pasta da spalmare sul pane.
I Greci la tenevano a tavola in un contenitore (come oggi facciamo con il pepe), usanza mantenuta ancora oggi in Marocco.
PRECISAZIONE: VARIETÀ DI CUMINO
Con questo nome si indicano diverse spezie, infatti oltre al Cuminum cyminum (il cumino vero e proprio) possiamo trovare indicati con lo stesso nome :
- CARVI (Carum carvi): detto anche cumino dei prati o cumino tedesco, è un’altra pianta della famiglia delle Ombrellifere (con infiorescenza ad ombrello). Anch’essa originaria del Mediterraneo orientale,in realtà se ne usano i frutti, erroneamente considerati semi. Sono più piccoli rispetto a quelli del cumino vero e di colore bruno striato di bianco. il carvi è molto utilizzato nella cucina dell’Europa centrale e per questo è noto anche come cumino tedesco o anice dei Vosgi.
- Il Bunium persicum, diffuso solamente in India, Iran e Tagikistan, dove viene chiamato kala jeera, ovvero cumino nero. I suoi semi sono lunghi, curvi e di colore grigio.
- NIGELLA (Nigella sativa), anch’essa conosciuta come cumino nero e utilizzata prevalentemente nella cucina bengalese. I semi di questa spezia sono neri e di forma piramidale. Si utilizza in aromaterapia per il trattamento di bronchiti, micosi, irritazioni cutanee, per favorire l’eliminazione delle tossine e stimolare la circolazione sanguigna. Io lo uso spesso nelle insalate o per aromatizzare il pane
LA PIANTA
L’arbusto da cui si ricavano i semi di cumino ha un fusto sottile e ramificato, alto 20-30 cm.
Le foglie sono lunghe 5-10 cm, disposte a pettine. I fiori sono piccoli, bianchi o rosa, e disposti a ombrella. Il frutto è un achenio laterale ovoidale-fusiforme, lungo 4-5 mm, contenente un singolo seme.
I semi del cumino sono simili a quelli del finocchio e dell’anice verde, ma sono più piccoli e di colore scuro.
UN PO’ DI STORIA
Come accennato, il cumino è stato usato fin dall’antichità. I semi, ritrovati nel sito siriano di Tell ed-Der, sono stati fatti risalire al secondo millennio a.C. Sono stati riferiti anche diversi ritrovamenti, relativi all’età del Nuovo Regno dell’Antico Egitto.
Originariamente coltivato nell’Iran e nelle regioni mediterranee, il cumino è menzionato nella Bibbia, sia nell’Antico Testamento che nel Nuovo Testamento.
Era conosciuto anche nell’antica Grecia e nell’antica Roma. L’uso del cumino divenne sempre meno frequente, in Europa (con l’eccezione di Spagna e Malta) a partire dal Medioevo. Fu introdotto nel continente americano dai coloni spagnoli ed oggi è molto impiegata sia nella cucina messicana che texana
CUMINO Che cos’è, proprietà, benefici, usi. La spezia
I semi di cumino sono usati come spezia per il loro aroma particolare, intenso e penetrante. Il suo profumo caratterizza la cucina nordafricana, mediorientale, orientale e persino messicana. Infatti il cumino è un componente importante delle spezie che si usano per il chili (vedi)
Il suo particolare profumo si deve al suo contenuto di oli essenziali, il cui costituente principale è la cuminaldeide.
Si può trovare il cumino anche in alcuni formaggi olandesi, come il formaggio Gouda o il Leyden, e in alcuni valdostani (in Valle d’Aosta la pianta cresce spontanea) oltre che in alcuni tipi di pane francese.
GLI USI IN CUCINA
Il sapore pepato e amarognolo dei semi di cumino fa sì che questa spezia sia adatta soprattutto a pietanze salate. Nella cucina libanese, però, è protagonista di un dolce freddo profumato alle spezie: il mighli, o crema di cumino. Si tratta di una specie di pudding di riso molto speziato, che sono curiosa di sperimentare. Una versione potete trovarla QUI
Nella cucina italiana si usa poco, ma io lo adoro insieme a verdure, legumi e carni varie, specie bianche. Mi piace anche aggiungere qualche seme nel brodo.
Per ottenere un aroma più intenso, spesso tosto i semi in padella prima di utilizzarli.
Di questa pianta si possono impiegare anche le foglie, per insaporire insalate o salse.
ATTENZIONE: il suo sapore è molto intenso, per cui va usata con parsimonia, per non rischiare di coprire il sapore base delle pietanze.
CURIOSITÀ
Il cumino viene utilizzato anche nell’industria cosmetica come aromatizzante di dentifrici e collutori, come stimolante cutaneo e come ingrediente di oli e unguenti utilizzati per i massaggi
Semi di cumino. Valori nutrizionali
100 g di semi di cumino forniscono
- Energia 370 kcal
- Acqua 8,06 g
- Proteine 17,81 g
- Carboidrati 44,24 g
- Fibre 10,5 g
- Grassi Totali 22,27 g (per lo più insaturi)
Vitamine
- Vitamina A 64 µg
- Vitamina C 7,7 mg
- Tiamina (Vit. B1) 0,628 mg
- Riboflavina (Vit. B2) 0,327 mg
- Niacina (Vit. B3) 4,579 mg
- Vitamina B6 0,435 mg
- Acido folico (Vit. B9) 10 µg
- Vitamina E 3,33 mg
- Vitamina K 5,4 µg
Minerali
- Calcio 931 mg
- Ferro 66,36 mg
- Fosforo 499 mg
- Magnesio 366 mg
- Potassio 1788 mg
- Sodio 168 mg
- Zinco 4,8 mg
PROPRIETÀ DEI SEMI DI CUMINO
Il cumino possiede molte proprietà ed è ricco di sostanze preziose per il nostro corpo.
Come si vede dai valori riportati sopra, i semi di cumino sono una buona fonte di ferro.
Ha proprietà digestive perché stimola le secrezione del pancreas, aiuta in caso di dolori addominali, coliche e gonfiori. Attenua anche il meteorismo e stimola l’appetito. i semi di cumino sono infatti utilizzati tradizionalmente dalla medicina orientale per curare i disturbi del sistema digestivo. Oggi la ricerca scientifica sta ha mostrato che il cumino stimola la secrezione degli enzimi pancreatici, necessari per una corretta digestione e assimilazione dei nutrienti.
Essendo ricco di antiossidanti, aiuta a contrastare il fenomeno dell’invecchiamento cellulare.
Sempre grazie al contenuto di antiossidanti, aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo.
Possiede inoltre proprietà emmenagoghe. Il termine indica la capacità di stimolare l’afflusso di sangue nell’area pelvica e nell’utero. In pratica, il cumino favorisce l’afflusso di sangue durante il ciclo mestruale.
I suoi oli essenziali contribuiscono a ridurre il problema dell’alitosi: è sufficiente masticare i semi per qualche minuto per eliminare l’alito cattivo. Non a caso, nella tradizione indiana si mettono i semini a disposizione degli ospiti, a fine pasto.
In erboristeria è considerato un buon antimicrobico e un potente antinfiammatorio.
L’olio essenziale viene spesso impiegato per curare le problematiche a carico dell’apparato respiratorio.
TISANA DIGESTIVA E DEPURATIVA
La tisana di cumino aiuta a digerire e a depurare l’organismo, oltre a favorire il rilassamento e a coadiuvare nel trattamento della tosse.
Ingredienti:
- 8 gr di fiori di cumino
- altri 8 gr di di semi di finocchio
- 8 gr di menta.
Lasciare in infusione per 10 minuti e bere almeno due volte durante il giorno.