CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE (#5)

CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE è il QUINTO romanzo della serie scritta da Maurizio De Giovanni e dedicata alle indagini della squadra dell’Ispettore Lojacono. Vediamo che cosa accade in questa nuova avventura

CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE

Maurizio de Giovanni

Editore: Einaudi

Prima pubblicazione:  2015

Pagine: 318 p.

Genere: romanzo giallo, poliziesco

Serie : le indagini dell’Ispettore Lojacono

PRECEDUTO DA : Gelo per i bastardi di Pizzofalcone

Seguito da: Pane per i bastardi di Pizzofalcone

CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE: descrizione (dal sito dell’editore)

«Cuccioli. Sono solo cuccioli. Senza voce in capitolo. Senza nessuno che li ascolti. Sono i piú piccoli, portatori inconsapevoli del futuro e abbandonati nel presente».

Il ritrovamento di una neonata dentro un cassonetto della spazzatura dà inizio a un’indagine serrata che coinvolge la squadra investigativa di Pizzofalcone anche a livello personale.

Gli orrori, però, non sono finiti: una giovane domestica ucraina viene uccisa in casa; dalle strade del quartiere spariscono piccoli animali randagi.

Insomma è un aprile difficile quello che aspetta i Bastardi, perché nell’indifferenza di ricchi e potenti la città sembra aver deciso di accanirsi contro i più deboli.

CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE: L’autore

Maurizio de Giovanni (Napoli, 31 marzo 1958) è uno scrittore italiano di romanzi gialli.

Nato a Napoli, vive e lavora nella città partenopea. Per partecipare ad un concorso per giallisti emergenti, nel 2005 scrive un racconto ambientato nella Napoli degli anni trenta, I vivi e i morti, con protagonista il commissario Ricciardi.

Il racconto diventerà poi la base del primo romanzo della serie, Il senso del dolore. Nel 2012, De Giovanni decide di cimentarsi con un noir ambientato nella Napoli contemporanea e pubblica Il metodo del coccodrillo, con protagonista l’Ispettore Lojacono, un nuovo personaggio. Con questo romanzo ha inizio una nuova serie, I bastardi di Pizzofalcone, ispirato all’87º Distretto di Ed McBain.

I romanzi di questa serie hanno dato anche origine a una  fiction televisiva. L’anno 2017 vede la pubblicazione del primo di una nuova trilogia di libri di genere mistery chiamata ‘I guardiani’.

Molti dei suoi romanzi sono stati tradotti in inglese, spagnolo, tedesco e francese.

La serie dell’Ispettore Lojacono (I BASTARDI DI PIZZOFALCONE)

  1. 2012 – Il metodo del coccodrillo, Mondadori
  2. 2013 – I bastardi di Pizzofalcone, Einaudi
  3. 2013 – Buio per i bastardi di Pizzofalcone, Einaudi
  4. 2014 – Gelo per i bastardi di Pizzofalcone, Einaudi
  5. 2015 – Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone, Einaudi
  6. 2016 – Pane per i bastardi di Pizzofalcone, Einaudi
  7. 2017 – Vita quotidiana dei bastardi di Pizzofalcone, Einaudi
  8. 2017 – Souvenir per i bastardi di Pizzofalcone, Einaudi
  9. 2018 – Vuoto per i Bastardi di Pizzofalcone, Einaudi
  10. 2019 – Nozze per i Bastardi di Pizzofalcone, Einaudi
  11. 2020 – Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone, Einaudi

CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE: BREVE RIASSUNTO E COMMENTO PERSONALE

Prima di raccontarvi abbastanza dettagliatamente il romanzo, vi dico subito che è uno dei miei preferiti della serie, che mi ha commosso fino alle lacrime in molti punti. Anche perché affronta un argomento che sento particolarmente, come quello della mancata maternità.

Al di là della trama gialla, come sempre, De Giovanni riesce a trattare l’argomento con molto tatto e delicatezza e per questo riesce a commuovermi.

Se poi considerate che in questa nuova avventura dei “Bastardi” le vittime sono i “cuccioli”, capirete perché sia uno dei miei preferiti!

Ma torniamo al romanzo, in cui vediamo finalmente il grande cuore di Romano e Aragona!

E vi garantisco che se prima amavate già questi personaggi, dopo questo libroli troverete ancora più fantastici!

Come spesso gli accade, Romano arriva al lavoro all’alba e, mentre sta per entrare nel commissariato, nota i cassonetti dell’immondizia:

Gettò uno sguardo pigro alla spazzatura che traboccava dai contenitori, domandandosi per quale motivo la ritirassero la mattina, in mezzo al traffico, e non di notte, come accade in ogni paese civile.

Cartoni, fogli di cellofan, sacchetti semiaperti, cassette di legno, una bambola rotta, perfino la carcassa di uno scooter. Che schifo. Aveva appena superato i cassonetti quando la bambola rotta si mise a piangere.

Qualcuno ha lasciato un neonato nell’immondizia! Anche Don Vito Zarrelli non era riuscito a chiudere occhio per tutta la notte. Aveva ascoltato la confessione di una giovane donna che lo aveva messo in crisi:

la voce di quella donna aveva un accento inconfondibile dell’Est: poteva essere rumena, bulgara o ucraina. Di certo era giovane.

E portava con sé un dolore. Un dolore immenso… 

Voleva sapere se l’aspettava l’inferno. Voleva sapere se era destinata alla dannazione eterna per ciò che le sarebbe toccato fare. …

Il suo padre spirituale, aveva detto al giovane sacerdote che, se sentiva l’imminenza di un pericolo, se c’era qualcosa di doloroso che poteva essere evitato, allora doveva trovare il modo di intervenire. E pure in fretta….

Romano entra di corsa nel commissariato:

– Guida, Guida, – gridò Romano, – è un bambino. Un bambino vero, è vivo, stava nella… oddio, stava nell’immondizia, ti rendi conto? Nell’immondizia!

E Guida, che di figli ne ha tre, nota subito che si tratta di una bambina e che sta molto male. Per fortuna arriva Ottavia, la “Mammina”, che prende in mano la situazione e tutti si prodigano per salvare la piccola. Romano segue la piccola in ospedale e la dottoressa Susy Penna gli spiega che le condizioni della neonata sono davvero critiche.

A Romano parve giovanissima. Era piccola di statura, aveva due immensi occhi azzurri incastonati in un viso privo di rughe, la carnagione chiara e la voce sottile.

I disordinati capelli biondi erano a stento trattenuti da un fermaglio sulla sommità del capo. Portava uno stetoscopio al collo e un camice senza targhetta, ma con una scritta ricamata in colori vivaci che diceva: sono la dottoressa Susy.

Eppure quella dottoressa in miniatura è una vera forza della natura, come si capisce subito dalla passione che mette nel suo lavoro. E a Romano chiede di dare un nome a quel cucciolo

– La bambina ha bisogno di un nome… Senza un nome non esiste, e se le cose andassero male sarà come se non fosse mai esistita.

Romano può solo chiamarla Giulia…

Palma mette subito tutti al lavoro per scoprire chi siano i genitori della piccola. Pisanelli, grazie alle sue conoscenze del quartiere, viene contattato da don Salvatore, che gli presenta don Vito. Il giovane prete racconta al vice commissario di quella strana confessione:

la ragazza  mi ha chiesto se rinunciando a suo figlio una madre andava all’inferno. Anche se qualcuno la costringeva a farlo con la forza. …

Il racconto di don Vito mette subito i poliziotti sulla pista giusta per individuare la madre della piccola Giulia. Al cui fianco Romano non può fare a meno di stare

Perché non c’è altro posto dove io possa stare, se non qui

La dottoressa Penna lo tiene costantemente informato su Giulia

Giorgia è piccola, però mi pare forte… è un cucciolo testardo. Potrebbe farcela. 

Un cucciolo. Era solo un cucciolo. Un cucciolo randagio trovato tra la spazzatura in una città ribollente di odio e di violenza.

E il giorno dopo tocca a Marco Aragona imbattersi in un altro “cucciolo testardo”. Un ragazzino gli sbarra la strada mentre si sta recando al lavoro

Tu sei l’agente scelto Aragona Marco. Il miglior poliziotto che c’è.

E con questo si è guadagnato l’attenzione di Marco:

mi chiamo William Warnakulasuriya … I miei sono dello Sri Lanka.. Mi puoi chiamare Willy. … Qualcuno mi ha rubato il cane. Io voglio che tu, che sei bravissimo, lo trovi e me lo riporti.

Un altro cucciolo che qualcuno ha abbandonato nell’immondizia e che Willy ha salvato.

Nonostante l’impegno di tutti, la ricerca della mamma di Giulia sembra non dare frutti… fino al colpo di fortuna che mette i nostri sulle tracce di una giovane donna dell’Est. Ma arrivano troppo tardi: la madre della piccola, Larisa Bernatska, è stata strangolata… E mentre noi con tutto il quartiere speriamo che la piccola riesca a farcela, i “bastardi” cercano disperati l’assassino della giovane ucraina. Come dice la dottoressa Piras

Tocca a noi. Bisogna darsi da fare in fretta. Abbiamo un omicidio, forse due, se la bambina non dovesse farcela.

Aragona coinvolge Pisanelli in un’indagine non ufficiale. Ha infatti promesso a Willy di ritrovare il suo cucciolo, Artù, “il re dei cuccioli”. E la loro indagine si rivelerà ben più grossa di quello che sembrava inizialmente e li porterà a scoprire un brutto giro…

Aragona si butterà anima e corpo nell’inchiesta e otterrà l’ammirazione della bella Irina, cameriera nell’hotel in cui vive l’agente. E di cui Aragona è innamorato perso.

Mentre Lojacono è impegnato nell’indagine sulla morte di Lara, deve anche portare avanti la sua relazione “clandestina” con il procuratore Laura Piras. Che non vuole uscire allo scoperto

Non è opportuno perché io sono tra i principali sostenitori del mantenimento del commissariato di Pizzofalcone. … Cosa direbbero se si scoprisse che la dottoressa Piras, che ha convinto il procuratore a darvi un’altra proroga e a lasciarvi anche l’amministrazione straordinaria che comprende la gestione degli omicidi, ha una relazione col bell’ispettore Lojacono Giuseppe?

E c’è pure il problema Marinella, che sembra proprio non volere accettare la Piras come nuova compagna del padre. Infatti ha tutte le intenzioni di farlo mettere con Letizia, la proprietaria della trattoria in cui mangia spesso Lojacono.

Anche Alex Di Nardo ha i suoi problemi e cerca in ogni modo di tenere a freno il suo cuore. Per non deludere il “Generale”, ovvero suo padre, che non resisterebbe alla “vergogna” di una figlia lesbica!

Le inchieste dei nostri amici ci mostreranno i lati migliori e quelli peggiori dell’umanità,  facendoci piangere ancora una volta tantissime lacrime… e fino all’ultima pagina staremo con il fiato sospeso.

Un libro da leggere e rileggere

VOTO : 10 / 10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!