CROSTINI AL LARDO DI COLONNATA

CROSTINI AL LARDO DI COLONNATA. Un classico antipasto della cucina toscana.

Come sapete, in Toscana la bruschetta si chiama fettunta e, come del resto in tutta Italia, alla base con pane aglio e olio, si possono aggiungere praticamente tutti gli ingredienti che vi vengono in mente.

Io sono particolarmente affezionata a due crostoni toscani (vabbè, diciamolo: mi piacciono tutti!). Questo è il primo tipo che ho assaggiato ed è quindi uno dei miei “piatti della memoria”.

Per il lardo di colonnata, guardate QUI

  • Preparazione: 5 Minuti
  • Cottura: 10 Minuti
  • Difficoltà: Molto facile
  • Porzioni: 4 Persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 4 fette Pane toscano
  • 4 fette Lardo di Colonnata (tagliate sottilissime)
  • q.b. Rosmarino (Facoltativo)
  • q.b. Miele (Facoltativo)

Preparazione

    • Affettate il pane e, se volete, potete tagliare le fette di pane in due o quattro pezzi, in modo da ottenere crostini della dimensione desiderata.
    • Disponete le fette di pane su una teglia ricoperta di carta da forno e mettete su ogni pezzetto il lardo, affettato sottilissimo.
    • Infornate in forno preriscaldato a 200°C e fate cuocere per 3 -4 minuti. I crostoni (o crostini) sono pronti quando i bordi del pane cominciano a scurirsi leggermente
    • Servite immediatamente. Potete completare con qualche ago di rosmarino e un filo di miele

Note

CROSTINI AL LARDO DI COLONNATA. Preparazione alternativa

Invece di usare il forno, potete abbrustolire il pane su una griglia. Per fare sciogliere il lardo, coprite con un coperchio.

IL LARDO DI COLONNATA

Come abbiamo accennato (vedi QUI), si tratta di un salume ad INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA (IGP), denomiazione riconosciuta dal 2003.

Esso si ottiene dallo strato adiposo che riveste la schiena del suino fino alle natiche e, di lato, fino alla pancetta. Per questo motivo è bianco, con sfumature rosate, e può presentare una sottile striscia di parte magra.

Prodotto nel piccolo borgo di Colonnata, alle pendici delle Alpi Apuane, il lardo è arricchito da erbe aromatiche e spezie e poi messo a stagionare in apposite conche di marmo per almeno sei mesi. Per questo motivo ha di solito una forma rettangolare e un’altezza di almeno 3 cm: nella parte inferiore è presente la cotenna, quella superiore è invece ricoperta di sale che ne assicura la conservazione.

LE SPEZIE USATE:

Tradizionalmente le più usate per la stagionatura del lardo sono pepe, cannella, chiodi di garofano, coriandolo, salvia e rosmarino. La quantità di ciascuna varia naturalmente da un produttore ad un altro.

LA STAGIONATURA IN MARMO. PERCHÉ

Il marmo è un ottimo isolante termico, che evita gli sbalzi di temperatura. Inoltre garantisce la porosità necessaria al lardo per “respirare” e al marmo per impregnarsi degli aromi della salamoia di stagionatura.

Proprio la stagionatura nelle conche di marmo è la caratteristica che distingue il lardo di Colonnata da altri salumi simili, come l’altrettanto famoso e ottimo Lardo di Arnad DOP, tipico della Valle d’Aosta.

Torneremo presto a parlare del lardo e delle sue caratteristiche

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *