Chiechené o Rissili. Le Bugie della Valle di Gressoney

Chiechené o Rissili. Le Bugie della Valle di Gressoney

No, non parliamo di “menzogne, ma delle “frappe” che vengono preparate nel periodo di Carnevale in Valle d’Aosta! Tante uova, burro, vino bianco e grappa per un dolce che festeggia degnamente gli eccessi della festa più pazza dell’anno!

Chiamati anche RISSILI a Issime, sono simili a rombi e ne esistono diverse versioni. Io vi propongo la ricetta di Knam (vedi QUI), cui ho aggiunto della scorza di agrumi grattugiata

  • Preparazione: 20 Minuti
  • Cottura: 10 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 4-6 Persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 500 g Farina
  • 5 g Sale fino
  • 150 g Burro (fuso)
  • 30 g Zucchero
  • 250 g Uova ((io ne ho usate "solo" 4))
  • 125 ml Vino bianco secco
  • 60 ml Grappa
  • 1 cucchiaio Scorza di agrumi (grattugiata)
  • q.b. olio per friggere

Preparazione

  1. Mettete in una ciotola o sulla spianatoia la farina con un pizzico di sale. Create la classica fontana con un foro centrale.

    Mettete nel foro le uova leggermente sbattute, il burro fuso, il vino e la grappa. Impastate a lungo, fino ad ottenere un impasto sodo ed elastico. Se necessario, unite poca acqua fredda.

     

  2. Riponete l’impasto in una ciotola, coprite con un canovaccio e fate riposare per cinque – sei ore a temperatura ambiente.

     

  3. Tirate quindi una sfoglia molto sottile con il matterello e, con l’apposita rotella, tagliate dei quadrati regolari di 6-8 cm.

     

  4. In una capace padella mettete a scaldare l’olio (secondo la tradizione si dovrebbe utilizzare lo strutto), immergetevi i quadrati e fateli cuocere finché non saranno dorati

  5. Scolateli e fateli asciugare su carta da cucina.

    Disponetele quindi su un piatto e cospargetele di zucchero a velo prima di servirle

Note

Chiechené le Bugie della Valle di Gressoney. Un po’ di geografia

La Valle di Gressoney è nota anche come Valle del Lys (dal torrente Lys).Gressoney-Saint-Jean è il suo centro principale. La Valle  caratterizzata dalla presenza di una forte tradizione Walser. Infatti attorno XII – XIII secolo, il popolo Walser si stabilì lungo tutto l’arco alpino, proveniente dall’Alto Vallese. In Italia, i Walser sono presenti, oltre che nella Valle del Lys, in Valsesia e nell’Ossola.

Essendo di origine alemanna, la loro lingua ancora oggi è una particolare variante del dialetto tedesco meridionale.

In alcune località la loro lingua si è conservata particolarmente bene e in quasi tutti i comuni dove sono stati presenti i Walser presso le scuole sono stati istituiti speciali corsi di lingua.

Famosissime le case Walser, con la loro inconfondibile struttura, che racchiude sotto un unico tetto abitazione, stalla e fienile.

La cucina walser si è mantenuta inalterata nell’enclave valdostana della Valle del Lys e presenta tantissimi piatti caratteristici.

Tra i tanti, ricordiamo le tradizionali minestre di pane, patate, riso e porri, accanto alla zuppa di segale; o gli chnéfflene, bocconcini di pastella conditi con fonduta, panna e speck.

Tantissimi i dolci, nei quali la cucina walser dà veramente il meglio di sé.

Oltre ai chiechené, troviamo i kanistri, delle cialde sottilissime le croccanti oppure i pòmpernòsslené, rettangoli di pasta aromatizzati con grappa e fritti.

Ma Iungo è il discorso, che riprenderemo prestissimo parlando della cucina valdostana! 

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

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