ABRUZZO A PASQUA (prima parte)

ABRUZZO A PASQUA. La Pasqua di casa mia

E finalmente eccoci arrivati alla conclusione di questo lungo viaggio, che ci ha portato in giro per l’Italia alla scoperta di usanze e tradizioni delle altre regioni italiane e pure di qualche nazione straniera. Dalla Valle d’Aosta alla Sardegna abbiamo percorso la nostra penisola in lungo e in largo, lasciando per ultimo “il mio angolo di paradiso”.

E quindi oggi vedremo come si festeggia la Pasqua nella mia regione. Vi confido che anche stavolta ho scoperto eventi di cui non ero a conoscenza e ricette che proprio mi sono giunte nuove. Proprio vero: non si finisce mai di imparare!

ABRUZZO A PASQUA. Non solo buon cibo

L’Abruzzo è terra di antiche tradizioni, che ancora oggi sono vive e vegete. I numerosi eventi e manifestazioni che si svolgono durante la Settimana Santa testimoniano non solo la religiosità abruzzese, ma anche il nostro profondo legame con la tradizione agro- pastorale.

In Abruzzo la Pasqua è caratterizzata da decine di appuntamenti legati alle celebrazioni religiose. Ricordiamone alcune, cominciando da quella che è ritenuta tra le più antiche d’Italia.

PROCESSIONE DEL CRISTO MORTO A CHIETI

Il Venerdì Santo, a Chieti, si svolge la Processione del Cristo Morto, forse la più antica d’Italia. Risalirebbe infatti all’842 d.C., anno in cui si concluse ufficialmente la ricostruzione della prima cattedrale, distrutta nell’801 da re Pipino.

Con la ricostruzione della cattedrale nacque la processione del Venerdì santo. La sua conformazione attuale risale però solo al XVI secolo, quando nacque L’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti , che ancora oggi ne cura l’allestimento e la preparazione.

Pensate un po’: la processione ebbe luogo anche durante la seconda guerra mondiale.

Nel 1944, nonostante fosse stata vietata dagli occupanti tedeschi, la processione si svolse ugualmente, in versione abbreviata e velocissima; I militari tedeschi entrarono in cattedrale per rastrellare gli uomini che vi avevano preso parte, senza successo.

La processione ha inizio la sera del Venerdì santo, verso le 19.00, dalla cattedrale di San Giustino con molte persone già in attesa sulla piazza antistante, lungo il corso principale e le altre vie dove il lungo corteo si snoderà.

Lungo gran parte del percorso sono presenti i tripodi accesi con fuoco di cera, un tempo necessari per la luce e per bruciarvi incensi ed aromi. Intanto, in cattedrale, alla fine della sacra funzione, sulla scalinata del presbiterio, si esibisce il coro, composto da oltre 160 elementi che intona il Miserere composto verso il 1740 da Saverio Selecchy (Chieti,1708- 1788), maestro di cappella della cattedrale.

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PROCESSIONE DEL VENERDÌ SANTO A L’AQUILA

Anche la processione che si svolge nel nostro capoluogo ha origini antichissime, con prove certe che ne attestano l’istituzione al 1505. La manifestazione fu sospesa nel 1768 e ripresa solo nel 1954.

Centinaia di personaggi in costume sfilano per le strade del centro storico con i simulacri, gli incensieri, le statue e le torce, mentre il canto del Miserere eseguito da un gruppo corale, accompagnato da un’orchestra di archi, dona un’atmosfera drammatica alla Sacra Rievocazione.

La processione si conclude presso la Basilica di San Bernardino.

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DESOLATA A TERAMO

All’alba del Venerdì Santo (quest’anno l’evento ha avuto inizio alle 4 del mattino), a Teramo si svolge la commovente processione della “Desolata”, risalente al 1260. .

Questo particolare rito mette in scena il disperato peregrinare della Madonna alla ricerca del figlio (e simboleggia anche il dolore di tutte le madri che hanno perso il proprio figlio).

Il corteo si avvia dalla Cattedrale con la statua lignea dell’Addolorata, per il  tradizionale giro delle “sette chiese” del centro storico, anche se diverse sono chiuse perché danneggiate dal sisma.

La processione è accompagnata solo dai canti della Passione intonati da un gruppo di donne velate di nero, senza la tipica banda, che invece segue molte processioni in Abruzzo.

Processione del Cristo Morto a Penne

Un’altra suggestiva Processione del Cristo Morto si svolge a Penne, risalente al 1570. A partire dal tramonto la processione attraversa le vie del centro storico, da Colle Sacro a Colle Castello, accompagnata dalla banda musicale e dal coro cittadino che intona il Miserere.

“Processione degli incappucciati” di Lanciano

Il Giovedì Santo, a Lanciano ha luogo la Processione degli Incappucciati, organizzata dall’Arciconfraternita di San Filippo Neri sin dal XVI secolo

Per i cristiani in questo giorno si ricorda l’ultima cena e la cattura di Cristo nell’orto del Getsemani. E’ quindi un giorno di lutto, motivo per cui i Confratelli di San Filippo Neri percorrono in silenzio le vie del centro, vestiti con lunghe tonache nere e medaglioni con simboli di morte, con il volto incappucciato.Al centro della processione cammina, a piedi nudi e incappucciato, il “Cireneo“, che porta sulle spalle la pesante Croce del Calvario.

La celebrazione è accompagnata dal rumore stridulo della “raganella”, un antico strumento di legno, usato per far scorrere il corteo, e dalle note del “Miserere”.

PASSIONI VIVENTI

In numerosi paesi d’Abruzzo vanno in scena delle Via Crucis viventi, che raccontano le vicende legata alla passione di Cristo attraverso quadri viventi.

Una delle più antiche e più suggestive è quella che si svolge nella piccola frazione di Chieti di Gessopalena, il mercoledì santo degli anni pari.

A Barrea, invece, la Passione vivente si svolge il Sabato Santo (e quindi domani). Tutto il paese partecipa al dramma, che fa rivivere gli ultimi giorni di vita di Gesù, dal trionfale ingresso a Gerusalemme fino alla Crocifissione.

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Festa della Sacra Spina a Vasto

Il Venerdì precedente la Settimana Santa, a Vasto, si tiene la Festa della Sacra Spina, a cui sono dedicate delle messe durante il giorno e che culmina la sera con una processione per le vie del centro storico.

In quest’occasione, come dice il nome stesso, si venera quella che è ritenuta una delle spine della corona che cingeva il capo di Cristo, custodita in genere nella Chiesa di Santa Maria Maggiore.

Se volete sapere come questa spina è arrivata in Abruzzo, cliccate QUI

Alla Settimana Santa di Sulmona e ai riti della Domenica di Pasqua, ho dedicato un altro articolo,che trovate QUI .

Per conoscere la tradizione della Colazione di Pasqua, invece, cliccate QUI

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!