PASQUA IN ABRUZZO (SECONDA PARTE)

PASQUA IN ABRUZZO (SECONDA PARTE)

Proseguiamo con le manifestazioni più tradizionali che si svolgono in Abruzzo per la Settimana Santa e la Pasqua. Ne scopriremo delle belle!

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SETTIMANA SANTA A SULMONA

I riti della Settimana Santa di Sulmona hanno origini medievali ma si svilupparono soprattutto nel periodo barocco, grazie anche alle due Confraternite che ancor oggi organizzano le cerimonie: la Trinità (chiesa della Trinità) e S. Maria di Loreto (chiesa di S.Maria della Tomba).

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Tra gli eventi più importanti della Settimana Santa, va ricordata sicuramente la PROCESSIONE DEI TRINITARI, che si svolge la sera del Venerdì Santo. I confratelli dell’Arciconfraternita della SS. Trinità, la più antica di Sulmona, indossano un vistoso saio rosso porpora con pettorina bianca e cingolo rosso, simbolo di costrizione e umiltà, e sfilano lungo le vie del centro con un corteo processionale suddiviso in vari settori.

All’inizio sfila il Tronco, trasportato da un confratello. Si tratta di una grande croce coperta da un velluto rosso e decorata da foglie e frutta in argento, risalente al 1700. Dietro al Tronco sfilano tutti gli altri confratelli. Seguono poi i bambini , che portano i simboli della Passione di Cristo (croce, lancia, scaletta,tenaglie, chiodi e martello) e il coro, che intona il Miserere.

Sfila poi il pesante catafalco su cui è posta la statua del Cristo morto, sopra il quale, prima della processione, i confratelli hanno posato 33 garofani rossi.

A chiudere il mesto, lento e lungo corteo è la statua dell’Addolorata, una particolare statua vestita con un abito completamente nero.

Davanti all’acquedotto medioevale, i Trinitari cedono ai Lauretani il privilegio di trasportare le statue per le vie del loro quartiere, alla fine del quale vengono riconsegnate ai Trinitari.

I Lauretani sfilano con i Trinitari fino al rientro in chiesa, che viene poi chiusa. 

Domenica di Pasqua – La Madonna che Scappa in Piazza

L’evento culminante di tutta la Settimana Santa è però quello della “Madonna che scappa”, organizzato dai Lauretani (cioè dai membri della confraternita di S. Maria di Loreto), che ricorda l’incontro tra Maria e il Cristo risorto. E’ un rito che a me ha sempre fatto un po’ sorridere. Si vede infatti la statua della Madonna che, portata a spalla, “corre” attraverso la piazza principale della città fino a ricongiungersi con la statua del figlio risorto. 

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PASQUA IN ABRUZZO. Madonna che Corre a Spoltore

Una rappresentazione analoga ha luogo anche a Spoltore. L’antico rituale si tiene in Piazza D’Albenzio. Si vede Maria Maddalena correre per annunciare la Resurrezione del Cristo. La Madonna, vestita di nero, non crede alla notizia e solo al terzo tentativo, si avvia verso il centro della piazza, seguita da San Giovanni e Maria Maddalena.

Alla vista del Figlio, la Madonna lascia cadere il manto nero sotto cui appare una splendida veste bianca.

Quest’anno la tradizione compie 100 anni! E’ infatti dal 1918 che il rito si ripete.

La stessa mattina di Pasqua, sempre a Spoltore c’è la gara di Scucchio, un antico gioco contadino con uova variopinte. Insomma, anche in Abruzzo si tengono battaglie con le uova!

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PASQUA IN ABRUZZO. IL BUONGIORNO DI PIANELLA

A Pianella, sempre in provincia di Pescara, nella notte tra Pasqua e Pasquetta, si svolge una strana rappresentazione storica, quella del “Buongiorno” (Lu Bbongiorne).

Uno o più canterini in abiti medievali, accompagnati da un’orchestrina, si recano per le vie del paese salutando con strofe in rima dal contenuto provocatorio ed ironico tutte le famiglie, quasi a voler ufficializzare le dicerie ricorrenti

Il pomeriggio di Pasqua, invece, si tiene la rappresentazione storica de Lu Bongiorne, una libera  interpretazione teatrale de lu Bbongiorne. Tale rappresentazione si conclude con “La Predeche de S. Zelvestre”, una sorta di satira originale su vizi e virtù del popolo pianellese. 

Un attore, raffigurante San Silvestro Papa (protettore di Pianella), fa la sua predica affacciandosi da una piccola finestra posta sopra l’ antica IPorta di S. Maria, posta all’ingresso del centro storico proprio dove si trova il vero busto del Santo Patrono.

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Il rituale del Buongiorno trae origine “dall’omaggio” che i signorotti Longobardi pretendevano dai propri vassalli.

PASQUA ORTODOSSA A VILLA BADESSA

Concludiamo la nostra rassegna dedicata alla manifestazioni pasquali che si svolgono in Abruzzo con un evento poco conosciuto.

A Villa Badessa, una frazione del comune di Rosciano, si rievoca annualmente, nella Domenica di Pasqua, la resurrezione di Gesù Cristo con il caratteristico rito bizantino de La luce nasce ad Oriente.

La Domenica di Pasqua, prima che sorga il sole, il papas (sacerdote), seguito dai fedeli, al termine della veglia pasquale, portano in processione l’icona della Resurrezione di Gesù Cristo, illuminando la chiesa con le candele. Tutti insieme, fedeli e papas, in assoluto silenzio, escono sul sagrato antistante la chiesa e si volgono verso Oriente in attesa dell’alba.

Allo spuntare del sole, il papas canta il primo verso del Vangelo di Giovanni (Christos Anesti) e con toni di grande gioia, riporta il corteo all’interno della Chiesa di Santa Maria Assunta.

Il papas si ferma davanti alla porta principale e batte la croce per tre volte su di essa, ripetendo la formula liturgica del rito bizantino-greco “Aprite le porte”.

All’interno della chiesa la forza del male, il demonio (djallthi) con voce cavernosa, chiede chi è che bussa; alla risposta che è il Signore risorto, le porte si spalancano al terzo colpo.

E mentre il demonio scompare, tra scoppi di mortaretti e stridore di catene, il sacerdote seguito dai fedeli entra in chiesa dove ha inizio il ”Mattutino”.

Questa cerimonia che simboleggia la Risurrezione della morte, segna la fine della Settimana Santa.

Caratteristica, al termine della funzione religiosa, è la distribuzione del pane benedetto (buka e bekuam), delle uova pasquali (vet pashkje) e del grano bollito (gruret).

Le cerimonie pasquali di Villa Badessa iniziano però il venerdì santo con le “enkomie”, ovvero le litanie delle donne durante la deposizione del Cristo

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Per conoscere invece i dolci tipici di Villa Badessa, cliccate QUI

PASQUA IN ABRUZZO. FESTA DEI TALAMI A ORSOGNA

Il Martedì successivo alla Pasqua (quest’anno quindi il 3 aprile), ad Orsogna, in provincia di Chieti, si svolge, in onore della Madonna Nera, la “Festa dei Talami”, quadri biblici viventi che sfileranno per le strade del paese, rinnovando una tradizione contadina risalente al tardo Medioevo, ispirata ai drammi liturgici e ai riti propiziatori per il futuro raccolto

Lunedì di Pasqua si depongono canestri donativi presso l’altarino devozionale della Madonna Nera, che rievoca il luogo nel quale andò in scena il primo Talamo.

Il martedì è d’obbligo, a pranzo, mangiare “li gnuccune aristufate” (gnocchi stufati). Sono rigatoni conditi con abbondante sugo di ragù e molto formaggio pecorino o parmigiano, lasciati per diversi minuti in una grossa scodella ben coperta: “la vazzije”.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!