ZUPPA FANESCA

ZUPPA FANESCA. Dall’Ecuador una zuppa per i giorni di magro

La zuppa fanesca è un piatto del Centro America, derivato dalla fusione della tradizione indigena con la cultura gastronomica spagnola.

Viene di solito preparato durante la Settimana santa, in genere il Giovedì o il Venerdì Santo.

Per saperne di più su questa zuppa, guardate alla fine della ricetta

ZUPPA FANESCA. Che cos’è

È una zuppa i cui ingredienti primari sono foglie di zucca siamese, arachidi e dodici diversi tipi di fagioli e cereali, tra cui fave, lenticchie, piselli, mais, chocho e altri, che rappresentano i dodici apostoli di Gesù.

Questi vengono cotti nel latte con il baccalà, che rappresenta il pesce dell’Ultima Cena. Può essere guarnita con uova sode, platano fritto, prezzemolo e altre erbe aromatiche.

La Fanesca viene consumata a mezzogiorno (il pasto più importante della giornata nella cultura ecuadoriana) e la sua preparazione coinvolge tutta la famiglia nei giorni precedenti il pasto, in particolar modo per la sgranatura dei cereali e dei legumi

La ricetta proviene da QUI

Per fare prima ho usato tutti legumi precotti, tranne i fagiolini, le fave e i piselli, che erano surgelati

  • Preparazione: Minuti
  • Cottura: Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 6 – 8 Persone
  • Costo: Medio

Ingredienti

  • 1 kg Baccalà dissalato
  • 2 l Latte
  • 200 g formaggio grattugiato
  • 6 Uova sode
  • 1 cipolla
  • 2 spicchi Aglio
  • 50 g Mais
  • 100 g Fave
  • 100 g Piselli
  • 150 g Fagiolini
  • 50 g Ceci
  • 100 g Lenticchie
  • 50 g Fagioli neri
  • 50 g Fagioli rossi
  • 100 g Fagioli cannellini
  • 400 g Zucca
  • 300 g Patate
  • 200 g Verza (o cavolo cappuccio)
  • 2 cucchiai Olio extravergine d'oliva
  • 1 Peperoncino
  • 1 cucchiaino Semi di cumino
  • q.b. Sale
  • q.b. Origano
  • 100 g Arachidi

Preparazione

    • Bollite la verza tagliata a listarelle con la zucca e le patate tagliate a cubetti, dopodiché schiacciatele , ricavandone una purea che metterete da parte.
    • Frullate le arachidi tostate, aggiungendo latte sufficiente ad ottenere una crema
    • Mettete in una capace pentola quattro tazze di latte e incorporate tutti i legumi precucinati e la crema di arachidi, mescolando bene
    • Se usate fave, piselli e fagiolini surgelati, aggiungeteli senza averli decongelati.
    • Fate cuocere a fuoco basso per una ventina di minuti
    • Aggiungete il formaggio grattugiato prima di spegnere.
    • In un tegame fate soffriggere cipolla, aglio, cumino e origano, aggiustate di sale e pepe, e unite il baccalà, dopo aver eliminato eventuali spine.
    • Allungate con un mestolo di acqua e il latte rimasto e fate cuocere a fuoco medio per 10 -15 minuti.
    • Servite la Fanesca in scodelle di terracotta, disponendo sul fondo la purea di patate e zucca , quindi i legumi cotti nel latte ed infine alcuni tranci di baccalà.
    • Decorate ciascun piatto con uovo sodo tagliato a fette e strisce di peperoncino fresco
    • Se vi piace, aggiungete anche qualche dadino di avocado

Note

ZUPPA FANESCA. LE ORIGINI

Esistono diverse versioni sulle origini della fanesca, ma secondo numerosi studi, il  piatto risalirebbe all’epoca preispanica. Pare che in quechua si chiamasse “uchucuta” (che significa “grani teneri cotti con peperoncino ed erbe”), preparato in occasione della festa di Muchuc Nina (o giorno del Fuoco Nuovo), che cadeva, per gli indigeni, nel periodo successivo alla stagione del raccolto, alla fine di marzo.

Con la colonizzazione e la cristianizzazione degli indigeni, il piatto divenne un simbolo della Settimana santa. Alla ricetta, oltre a grani più tipicamente europei come fave e lenticchie, furono in seguito aggiunti latticini e baccalà e il piatto divenne sempre più rappresentativo della tradizione cattolica, con i dodici grani che rappresentano gli apostoli e il baccalà che rappresenta Gesù.

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

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