Il boulevard delle ossa
Léo Malet
Traduttore: F. Angelini
Editore: Fazi
Prima edizione originale : 1957
Anno edizione: 2017
Pagine: 250 p.
Preceduto da: Le acque torbide di Javel
Seguito da : Delitto al luna park
Il boulevard delle ossa. TRAMA:
È primavera, e all’agenzia d’investigazione Fiat Lux è un gran giorno: Nestor Burma e la sua assistente Hélène hanno appena vinto due milioni alla lotteria.
Bisogna festeggiare, pipa in bocca e bicchiere in mano. Ma non si può mai stare tranquilli. Suona il campanello e i festeggiamenti vengono interrotti da un uomo trafelato: è Goldy, un mercante di diamanti ebreo, e ha bisogno del loro aiuto.
Le informazioni che fornisce sul caso sono piuttosto fumose, ma a quanto pare ci sono di mezzo la malavita cinese e un giro di prostituzione russa d’alto bordo. Abbastanza per incuriosire Burma, che si mette subito all’opera.
Questa volta l’indagine si svolgerà su strade del tutto nuove: da un bordello di Shanghai, a una Casa d’aste di rue Drouot, fino al tesoro della Corona imperiale russa, mentre si apriranno scenari sempre più inquietanti e spunteranno elementi sempre più strani, come uno scheletro con una gamba sola che sembra appartenere a un generale scomparso nel 1939 e un cadavere che forse non è tale fino in fondo.
L’investigatore privato sciupafemmine dalla lingua tagliente è tornato, in questa nuova avventura inedita confezionata con maestria da uno dei padri del noir francese.
Il boulevard delle ossa. L’autore
Léo Malet (Montpellier, 7 marzo 1909 – Parigi, 3 marzo 1996) è stato, insieme a Georges Simenon e ad André Héléna, uno dei maggiori rappresentanti del romanzo poliziesco in lingua francese
Rimasto orfano in giovanissima età, viene cresciuto dal nonno, accanito lettore. In gioventù, svolge i più svariati lavori. Dopo una dura esperienza in un campo di concentramento nazista, nel 1941 inizia a scrivere polizieschi firmandosi con svariati pseudonimi.
Nel 1943 pubblica 120, Rue de la Gare, con cui esordisce il suo personaggio più celebre, l’investigatore privato Nestor Burma, che sarà protagonista di una trentina di avventure, inclusa un’interessante “serie nella serie” intitolata I nuovi misteri di Parigi, che va dal 1954 al 1959 e che comprende quindici racconti, ognuno dei quali dedicato a un diverso arrondissement di Parigi.
Per conoscere tutte le avventure di Nestor Burma, cliccate QUI
Il boulevard delle ossa. Breve riassunto e commento personale
.Non c’è tempo per i festeggiamenti all’AGENZIA FIAT LUX. La bella segretaria Héléne è esasperata,quando sente suonare il campanello:
«Sempre così. Quando aspettiamo un cliente, non se ne vede l’ombra, ma quando se ne potrebbe fare a meno…»
La donna non vorrebbe rispondere, ma Nestor non è d’accordo (p. 6):
«Non inizierò a mandare a quel paese i clienti solo perché abbiamo vinto alla lotteria»
Il cliente è un ometto tutto grigio, Omer Goldy, che dichiara di occuparsi di diamanti, anche se ha l’aspetto di un notaio di provincia. Chiede a Nestor di prendere informazioni sul proprietario di un ristorante cinese, Chang- Pu. Le motivazioni che adduce sono inverosimili. L’uomo racconta che ha bisogno di saperne di più perché il figlio di un suo amico è stato coinvolto in una brutta storia dal cinese “per via di una donna”..
Nestor capidce subito che l’uomo mente, ma, curioso some una scimmia, accetta subito l’incarico e, con Hélène, si reca a cena nel ristorante del cinese. Mentre Héléne fa da palo, Nestor si introduce nell’appartamento di Chang – Pu e trova uno strano biglietto, che fa pubblicità ad un bordello di Shangai. Come scopre presto, il biglietto risale agli anni Trenta del XX secolo, quando la città era “concessione internazionale” e le prostitute (p. 29)
«Erano le mogli e le figlie dei rifugiati bianchI»
ovvero erano russe “politicamente bianche”, mogli e figlie dei fuoriusciti russi, scampati alla rivoluzione di Lenin.
Secondo Nestor, il biglietto serve al cinese per ricattare qualcuna… Mentre il suo fedele “assistente a intermittenza”, Roger Zavatter, segue Chang – Pu, l’investigatore ed Hélène fanno visita a Goldy e lo trovano morto stecchito. Ma l’uomo è morto di paura, dopo aver ricevuto una botta in testa.
Nestor potrebbe lasciar perdere, ma non può. Infatti continua a considerare Goldy suo cliente e così scopre che ad essere ricattata è una sessantenne russa, Sonia Perovskaja, proprietaria con la sua amica Natasha di una casa di lingerie. Per poter pagare Chang, la donna ha dovuto sottrarre un diamante alla sua amica.
Ed è stato proprio il diamante a portare Goldy all’agenzia Fiat Lux…perché aveva riconosciuto la pietra, che faceva parte del Tesoro della Corona di Russia ed era scomparso subito dopo la Rivoluzione d’Ottobre…Come aveva fatto ad arrivare nelle mani della bella Natasha???
Solo rispondendo a questa domanda, forse, Nestor scoprirà la verità…
Personaggio famosissimo in Francia, protagonista di una quarantina di romanzi noir e di numerosi adattamenti per il cinema, la televisione, il teatro e i fumetti, Nestor Burma si rifà ai detective hard boiled americani, ma grazie a dosi di ironia e di leggerezza è un personaggio nuovo e completamente diverso.
Ambientato in una meravigliosa Parigi di fine anni Cinquanta, il libro ci trasporta immediatamente per le vie di una città ormai scomparsa e ci fa sognare atmosfere nebbiose, tra i boulevards della Ville Lumière e nelle stradine della campagna circostante…
Un romanzo che mi ha permesso di scoprire un autore che non conoscevo ed apprezzare un personaggio letterario degno di nota.
Non vedo l’ora che vengano pubblicati in edizione digitale anche i primi romanzi della serie!
