ZENZERO MARINATO O SOTTACETO

ZENZERO MARINATO o SOTTACETO

Ho approfittato della raccolta del mio zenzero per preparare uno di quei prodotti che non trovo mai al supermercato: lo zenzero marinato!

Di solito ve lo servono al ristorante giapponese insieme al sushi ma potete anche acquistarlo nei supermercati delle grandi città. Siccome è da un po’ che non riesco a trovarlo, ho pensato bene di prepararlo da sola!

Spulciando tra i miei libri di cucina giapponese (ebbene si, ne ho 4-5!), ho scoperto che ne esistono due versioni: il gari  e il beni shoga!

Io vi propongo il gari, non avendo a disposizione la soluzione per preparare il beni gari! Ho poi pastorizzato i barattolini, per conservarli più a lungo in dispensa! A me piacciono tantissimo nell’insalata, a cui regalano un gusto fresco e stuzzicante. Inoltre lo zenzero marinato fa pure tanto bene!

GARI E BENI SHOGA : le differenze

Prima di metterci ai fornelli, però, cerchiamo di capire quale sia la differenza tra i due tipi di zenzero marinati.

Il GARI è un tipo di “sottaceto” (tsukemono= cose sottaceto) servito come accompagnamento a vari piatti. E’ formato da fettine sottili di zenzero giovane marinate in zucchero e aceto. Considerato fondamentale per accompagnare il sushi, serve a pulire il palato tra diversi piatti. Può avere un colore giallo pallido oppure leggermente rosato.

Anche il BENI SHOGA è un tipo di sottaceto giapponese, costituito però da sottili striscioline di zenzero marinato in una soluzione chiamata UMEZU, la stessa usata per preparare le prugne umeboshi. Il colore rosso tipico deriva dalla varietà shiso della perilla, che viene diluita nell’umezu. In pratica l’umezu è il succo che le prugne rilasciano dopo essere state messe in salamoia.

Viene servito crudo per insaporire diverse pietanze e non va confuso con il gari, che, come detto, è costituito da fettine di zenzero marinate in una soluzione di aceto e zucchero e che viene consumato con il sushi.

Ed ora AL LAVORO

ZENZERO MARINATO o SOTTACETO: la ricetta del GARI

  • DIFFICOLTÀ : bassa
  • PREPARAZIONE : 10 minuti + la sterilizzazione dei vasetti
  • COTTURA : 10 minuti

INGREDIENTI

  • ZENZERO FRESCO 150 g
  • ACETO (DI RISO) 200 ml
  • ACQUA 100 ml
  • ZUCCHERO 150 g
  • SALE 1 cucchiaio

PREPARAZIONE

Sbucciate lo zenzero e tagliatelo a fettine sottili.

Portate a ebollizione un pentolino di acqua e, appena arriva a bollore, aggiungete lo zenzero tagliato a fettine e fate sobbollire per una decina di minuti, quindi scolatelo.

In un altro pentolino mettete l’aceto con l’acqua, lo zucchero e il sale e fate bollire finché lo zucchero non si è completamente sciolto.

Spegnete quindi il fornello e passate alla preparazione dei barattoli di vetro.

Io li ho sterilizzati perché volevo conservare il gari più a lungo.

Mettete nei barattoli di vetro a chiusura ermetica lo zenzero scolato e poi aggiungete la salamoia che avete preparato.

Il liquido deve coprire completamente le fettine di zenzero.

Fate raffreddare senza chiudere il barattolo. Chiudete solo quando la salamoia sarà fredda.

Ovviamente più tempo passerà tra la preparazione e la consumazione e migliore sarà il gusto che otterrete.

La soluzione di aceto e zucchero garantisce già una buona conservabilità al prodotto, che però, una volta aperto, va conservato in frigo.

Io ho preparato dei barattolini piccoli ed ho saltato la fase di scottatura dello zenzero, che poi ha “cotto” nella fase di pastorizzazione.

ZENZERO MARINATO O SOTTACETO: PROVE DI BENI SHOGA

Siccome sono una gran curiosona, ho deciso di provare a fare il beni shoga a modo mio. A quanto ho capito, la fase fondamentale è quella della salatura iniziale, come si fa per le prugne. Così ho tagliato lo zenzero a fettine sottili come per il gari e l’ho messo sotto sale. Per le prugne si aspettano dei mesi invece io ho aspettato 24 ore.

Trascorso questo tempo, ho scottato lo zenzero per un paio di minuti in acqua bollente. Dopo averlo scolato, per eliminare l’eccesso di sale ho passato le fettine di zenzero sotto acqua fredda e messo da parte.

Ho poi preparato una salamoia versando in un pentolino mezzo bicchiere di acqua, mezzo di aceto (di mele), due cucchiai di zucchero e un cucchiaino di sale. Una volta messo il pentolino sul fornello, ho acceso il fuoco e fatto scaldare finché lo zucchero non si è sciolto.

Ho messo poi lo zenzero in un barattolino sterilizzato e coperto con la salamoia ancora calda. Infine ho chiuso il barattolo e capovolto per creare il sottovuoto.

Ora sto aspettando qualche giorno per vedere se l’esperimento è riuscito ed ho ottenuto un risultato simile al beni shoga!

Mi sa che proverò a fare le prughe umeboshi con le prugnette gialle del Nonno! o magari con il prugnolo…

BENI SHOGA le “dosi”

  • ZENZERO 100 g
  • ACETO (di mele, ma andrebbe usato quello di riso che io avevo finito) mezzo bicchiere
  • ACQUA mezzo bicchiere
  • ZUCCHERO 2 cucchiai 
  • SALE mezzo cucchiaino
  • SHISO ROSSO (PERILLA) 6 – 10 foglie si compra nei negozi di alimentari orientali), strappate a pezzi grossi. Serve solo a dare il colore rosso. La prossima volta ci metto un pezzetto di rapa rossa!

ZENZERO MARINATO O SOTTACETO. Idee “riciclo”

Che cosa fare della buccia dello zenzero? Mica vorrete buttarla??? Se siete certi della provenienza del vostro zenzero (beh, io lo coltivo nel mio vaso!), potete usare la buccia per preparare una tisana oppure lo sciroppo allo zenzero.

Volendo, potete anche essiccare la buccia nel microonde per 3 minuti e poi ridurla in polvere, da usare nelle vostre ricette!

Io ho preparato polvere di zenzero ed arancia, con cui poi preparo dei fantastici dolcetti allo zenzero e arancia (vedi QUI).

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!