Vita e morte senza miracoli di Celestino VI

Vita e morte senza miracoli di Celestino VI

Vita e morte senza miracoli di Celestino VI

Adriana Zarri

Editore: Diabasis

Prima pubblicazione : 2008

Pagine: 179 p

Genere: Narrativa religiosa

Vita e morte senza miracoli di Celestino VI. Descrizione

Un conclave dei nostri giorni. Aspro e combattuto. Uno dei cardinali elettori, d’improvviso, propone di eleggere un piccolo parroco dall’animo grande. Il miracolo infine accade. L’eletto assume il nome di Celestino VI, in memoria dell’altro Celestino, quello del “gran rifiuto” dantesco.

Il racconto esplora il terreno delle innovazioni, delle decisioni rischiose, delle difficoltà e delle lotte che l’elezione di un papa povero e non convenzionale inevitabilmente aprirebbe.

Celestino VI è il “suo” papa, il papa come lei lo vorrebbe, gatto compreso, che, guarda caso, si chiama Lutero.

Anche il nostro Celestino sarà tentato dal “gran rifiuto”, il ritorno cioè alla pace della sua parrocchia.

A questo punto il racconto apre e svolge due possibilità: la rinuncia, appunto, oppure l’accettazione dell’arduo cammino cui il protagonista è stato chiamato

Vita e morte senza miracoli di Celestino VI. L’autrice

Adriana Zarri (1919-2010) è stata teologa di linea conciliare ancor prima del Concilio Vaticano II. Ha partecipato a trasmissioni televisive fra cui Samarcanda con Michele Santoro e ha scritto su giornali e riviste: «il manifesto», «Rocca», «Concilium», «Avvenimenti». Dal 1975 ha vissuto in campagna scegliendo una vita eremitica, coltivando la terra, allevando animali e scrivendo. Fra le molte opere narrative e saggistiche ricordiamo: L’impazienza di Adamo (1964), Erba della mia erba (1981), Dodici lune (1989), Vita e morte senza miracoli di Celestino VI (2008). Nel 2011 esce per Einaudi Un eremo non è un guscio di lumaca, libro che ha come nucleo portante Erba della mia erba (Cittadella editrice 1981) a cui l’autrice ha aggiunto altre pagine nuove e inedite.
Nel 2014 esce per Einaudi Con quella lina negli occhi, libro a sfondo autobiografico.

Vita e morte senza miracoli di Celestino VI. Breve riassunto e commento personale

Sinceramente non so come fu che mi sono ritrovata con questo libro per casa…Ma mi è capitato di ripensarci di recente, mentre stavo rileggendo “Avventura di un povero cristiano” ed ho pensato di rileggerlo. La rilettura mi ha lasciata ancora più entusiasta della prima lettura. Innanzi tutto perché la Zarri aveva scritto il romanzo prima delle dimissioni di Benedetto XVI, la cui dipartita è proprio la causa dell’elezione del nuovo Papa. E in secondo luogo per i temi affrontati.

Una modernità che rare volte si incontra! Ho pianto, riso, mi sono disperata, insomma mi ha profondamente toccata.

Sarà che da sempre sono affezionata alla figura di Celestino V, che Dante tacciò di ignavia. Eppure è proprio come Celestino VI che io l’ho sempre immaginato, un papa fuori dagli schemi, che si era ritrovato solo a combattere con regole che non conosceva. E pur di mantenere intatte le sue convinzioni, preferì tirarsi indietro…

Prossimamente vi racconterò la versione che ce ne dà Ignazio Silone. Intanto vi consiglio di leggervi questo romanzo (tra l’alto ho visto che l’edizione elettronica è veramente economica!).

Occorreva un uomo nuovo, fuori da ogni collocazione e previsione, magari addirittura fuori del sacro collegio e della lista, pur ricca e variegata, dei vescovi: un uomo sconosciuto dalla pubblicistica ma ben conosciuto da Dio, saggio, interiore e anche capace di muoversi tra i problemi del mondo.

VOTO: 10 /10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!