Virtù. la minestra teramana. UN’ANTICA RICETTA PER LA VIGILIA
La Virtù abruzzese è un primo piatto tipico della tradizione culinaria teramana. Questa zuppa, sembra di antichissima origine romana, viene usualmente preparata in occasione del primo di maggio, è un piatto saporito della cucina povera a base di legumi e maiale.
Proprio per questo viene considerata di buon auspicio se consumata il giorno di San Silvestro
- Preparazione: 20 Minuti
- Cottura: 60 Minuti
- Difficoltà: Molto facile
- Porzioni: 4 Persone
- Costo: Molto economico
Ingredienti
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q.b. Aglio
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1 l Brodo vegetale
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75 g Fave
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50 g Pancetta fresca
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q.b. Olio extravergine d'oliva
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100 g Piselli
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150 g pasta corta
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50 g Prosciutto crudo
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50 g cotenna di maiale
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q.b. Erbe aromatiche
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100 g Polpa di maiale
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1 cipolla
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500 g Verdure miste
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200 g Legumi misti (Secchi o freschi)
Preparazione
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- Saltate nell’olio con aglio, cipolla ed erbe aromatiche 80 grammi di cotenne e un piedino di maiale (potete sostituirlo con il cotechino) lessati e tagliati a dadini.
- Insieme, saltate 80 grammi di carne di maiale, 50 di pancetta e 60 di prosciutto crudo a cubetti.
- Unitei poi 200 grammi di legumi, 150 di fave e piselli e 500 di verdure miste a pezzi, tutto già lessato.
- Coprite il tutto con un litro di brodo e lasciate cuocere per un’ora, unendo, al temine, pasta di vari formati. Potete anche omettere questo ingrediente
- Servite dopo aver fatto riposare per una decina di minuti, magari con una bella spolverata di pecorino grattugiato
Note
LE VIRTÙ TERAMANE. Le origini
La tradizione delle virtù è molto antica ed è legata alle antiche pratiche del culto della Terra in occasione del Calendimaggio, festeggiato dalle civiltà contadine.
Risale ai tempi in cui, dopo la lunga stagione invernale, i pochi resti della dispensa, conservati con cura dalle brave massaie, venivano uniti alle primizie della primavera.
Quindi i legumi secchi venivano cotti con le verdure (circa 17 tipi diversi), ma anche con la cotica di maiale e con la pasta fresca e secca. Le virtù rappresentano quindi la buona volontà, la saggezza e la fantasia delle donne “virtuose”, appunto.
Virtù. La minestra teramana: GLI INGREDIENTI
La scelta degli ingredienti può subire variazioni notevoli, sia nelle quantità che nella tipologia.
Senza entrare qui nel merito della ricetta, delle quantità, delle proporzioni o della preparazione che richiede una procedura lunga e complessa, si elencano qui gli ingredienti base, in modo da dare un’idea concreta della varietà di elementi che concorrono alla realizzazione di questo piatto:
- legumi secchi: fagioli di varie qualità, ceci e le lenticchie (da prepararsi separatamente e in modo diverso);
- legumi freschi: piselli e fave in primo luogo;
- verdure: zucchine, carote, patate, carciofi, bietole, indivia, scarola, lattuga, verza. cavolfiore, cicoria, spinaci, finocchio, rape;
- odori: aglio, cipolla, maggiorana, salvia, timo, sedano, prezzemolo, aneto, noce moscata, chiodi di garofano, pepe o peperoncino, pipirella, menta selvatica, borragine, finocchietto selvatico, basilico;
- carni: prosciutto crudo, cotiche di maiale, carne macinata di manzo, lardo, lonza, piedi e orecchie di maiale, pancetta, guanciale, polpettine (o pallottine) di manzo;
- tipi di pasta: pasta di grano duro corta, pasta fresca all’uovo di varie forme e dimensioni, qualche tortellino e qualche raviolo di carne, con il tempo si sono aggiunte paste all’uovo anche colorate;
- altri ingredienti: olio d’oliva, burro, sale, pepe, polpa di pomodoro